Bergamo, ecco come rinascerà tra un anno e mezzo l’ex palazzo delle Poste

IL CANTIERE. Partiti i lavori, lunedì 9 giugno è stata montata la gru. La proprietà: «Tante richieste, siamo pronti a rispondere». Valesini: «Progetto di qualità in un punto critico della città».

Per quindici anni lo abbiamo visto invecchiare, decadere, finire in mano di sbandati e senzatetto. Aggredito, occupato, dimenticato fino a diventare il simbolo del degrado di un’intera zona della città a un passo dal centro. Ora che i mezzi di cantiere sono entrati al pianterreno per svuotarlo dalle macerie di tre lustri di abbandono e che sul retro è stata montata (proprio ieri, lunedì 9 giugno) la gru che scandirà i lavori di recupero, una luce di speranza si è finalmente riaccesa.

Come diventerà l’ex palazzo delle Poste

Non solo: vedere come sarà tra un anno e mezzo quello che per molti resterà l’ex palazzo delle Poste di via Pascoli, un certo effetto lo fa, soprattutto per come ormai siamo abituati a vederlo. I rendering che pubblichiamo qui a fianco rendono bene l’idea del salto di qualità che aspetta l’edificio, le cui colonne portanti resteranno in piedi, ma che si presenterà in una veste del tutto moderna e diversissima da quella attuale, per certi versi quasi irriconoscibile, soprattutto nella parte posteriore, quella che guarda su via Angelo Mai. L’area sulla quale insiste il palazzo è di 6.500 metri quadrati più altri 1.300 metri quadrati esterni. Sorgeranno appartamenti, uffici, autorimesse e spazi commerciali, tra cui una pasticceria che sarà gestita direttamente dalla nuova proprietà, la società «Gmg» Centro edile di Bottanuco, che si è aggiudicata il bando pubblicato a giugno del 2024 dalla società Europa Gestioni Immobiliari spa del Gruppo Poste Italiane (con un rialzo sulla base d’asta di 4,5 milioni di euro) e che per la prima volta opera in città. A sei mesi dal rogito i lavori sono ormai in rampa di lancio: manca l’ultimo timbro sul documento che renderà effettivo il permesso di costruire, ma da entrambi le parti – la proprietà e il Comune di Bergamo – si parla ormai di «formalità». Dalla strada s’intravvedono le ruspe negli spazi che fino al 2010 ospitavano gli uffici e i magazzini delle Poste; gli accessi che un tempo erano meta di persone senza fissa dimora, sono un viavai ininterrotto di operai.

Un anno e mezzo di lavori

«Abbiamo iniziato a sgomberare l’interno dello stabile da circa un mese e il 16 giugno inizieremo a montare il ponteggio. Contiamo di concludere l’opera in un anno e mezzo», conferma Giorgio Ferrari, amministratore unico della società bergamasca che spazia dall’attività immobiliare ed edilizia a quella della ristorazione.

«Quello di oggi è un passaggio molto importante, che guardiamo con soddisfazione perché risolve uno dei punti critici di un’area che versa in condizioni complesse»

Appartamenti e non solo

Il progetto dell’ingegner Alessandro Pagnoncelli prevede la realizzazione di 33 appartamenti, più due attici con vista panoramica e copertura di proprietà, e altrettante vasche idromassaggio esterne. Il piano terra sarà destinato alle attività commerciali; oltre alla pasticceria – che avrà una zona esterna in giardino, con tavolini e sedie – troveranno spazio un’agenzia immobiliare, altri uffici direzionali e una piccola palestra a disposizione degli inquilini. Saranno costruiti anche 53 box tra singoli e doppi, per un totale di 85 posti auto. Se dovessero avanzare, rispetto alle richieste degli acquirenti che avranno la priorità di acquistarne uno in più rispetto a quello abbinato all’appartamento, saranno messi in vendita ai residenti della zona. «Abbiamo già tante richieste – spiega Ferrari, riferendosi sia agli appartamenti che agli spazi commerciali –. Presto inizieremo a rispondere a tutti».

«Risolto un punto critico»

Si chiude così una vicenda lunga e tormentata, durata quasi un decennio in cui Palazzo Frizzoni si è impegnato a sbloccare, per quanto fosse nelle sue possibilità, una situazione di stallo che si era fatta preoccupante. Nel 2024 la svolta e oggi dopo tanti anni, l’avvio della riqualificazione dell’edificio. «Il progetto è di indubbia qualità – dice l’assessore all’Edilizia privata Francesco Valesini –. Quello di oggi è un passaggio molto importante, che guardiamo con soddisfazione perché risolve uno dei punti critici di un’area che versa in condizioni complesse. Si tratta di un progetto residenziale coerente con la destinazione di tutto il quartiere e di una certa qualità architettonica che abbiamo molto apprezzato e che ora stiamo definitivamente provando». I passaggi tecnici finali riguardano, spiega l’assessore, approfondimenti su alcuni dettagli tecnici costruttivi. Il permesso finale sarà rilasciato dopo un nuovo passaggio in commissione.

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