Bergamo più verde nel 2023: parchi ampliati e nuovi giardini

I progetti Interventi a Malpensata, Monterosso e Campagnola. A sud cresce la cintura green Sfumano i fondi del Pnrr per Suardi-San Tomaso- Marenzi. Marchesi: troveremo altre risorse.

Come cambierà il verde in città nel 2023? Quali novità porterà l’anno della Cultura sul fronte della natura e dell’ambiente, una delle aree tematiche che Bergamo e Brescia hanno scelto di approfondire? «Vogliamo far percepire a cittadini e turisti l’identità verde delle nostre due città, entrambe circondate da parchi che penetrano l’area urbana - spiega l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti -. Il verde in città migliora la qualità della vita, è importante che se ne abbia consapevolezza, per questo abbiamo promosso progetti di formazione nelle scuole, che riguardano anche la nutrizione e la sicurezza del cibo, lasciti di Expo che porteremo avanti. Così come, in coerenza con le linee di mandato, ci stiamo impegnando nelle politiche di transizione ecologica ed energetica.

Vogliamo far percepire a cittadini e turisti l’identità verde delle nostre due città, entrambe circondate da parchi che penetrano l’area urbana

Tutti temi che troveranno riscontro nel programma del 2023». Una premessa è necessaria: «Oggi il rapporto tra città e natura è mutato, non si tratta più solo di una questione estetica, di abbellimento dei centri urbani - dice l’assessore al Verde Marzia Marchesi -. Il verde mitiga gli effetti dannosi dei cambiamenti climatici, dell’innalzamento delle temperature, dello smog e della siccità. Gli alberi in città aiutano a ridurre le isole di calore, a limitare gli effetti delle bombe d’acqua, e hanno effetti positivi sul benessere delle persone. La pandemia ci ha fatto riscoprire la natura, spazi verdi e giardini hanno fatto la differenza. Ne dobbiamo tenere conto e siamo consapevoli che il tema della manutenzione sarà sempre più centrale.Servono personale qualificato e risorse per il nostro verde».

Cantieri green I progetti in cantiere per l’anno che verrà riguardano il centro come le periferie, i parchi storici e di quartiere, e la fascia verde che lambisce la città. «Interverremo con un’azione di raccordo sulla cintura che dalla Valle d’Astino arriva sino a Longuelo e alla Grumellina. E realizzeremo una seconda area umida.

Cantieri green I progetti in cantiere per l’anno che verrà riguardano il centro come le periferie, i parchi storici e di quartiere, e la fascia verde che lambisce la città

Nell’espansione a sud daremo spazio all’agricoltura urbana, ai campi in città». Sempre restando in periferia, il Bosco della Memoria, nato alla Trucca nel 2020 su proposta dell’associazione Comuni virtuosi e dedicato alle vittime del Covid, sarà rinnovato. «È previsto un secondo lotto con percorsi, slarghi e luci nel bosco, così da renderlo visitabile e adatto anche ad iniziative culturali. Dei 200mila euro necessari per il primo lotto, ne sono stati raccolti 130mila, il resto lo metterà il Comune. Il secondo lotto, da 300mila euro, da realizzare entro la primavera del 2023, è in fase di progettazione».

Marzia Marchesi ricorda che «le linee del nostro mandato prevedono di sistemare in città ogni anno quattro parchi e aree verdi. Il Parco della Malpensata sarà riqualificato e ampliato, di fatto trasformeremo il parcheggio in area verde. Metà piazzale, lato Bonomelli, sarà depavimentato e bonificato. Entro l’estate avvieremo la bonifica di 5mila metri quadri di terreno.

«Abbiamo attivato la piattaforma “Dona un albero”, sul sito del Comune. Si sceglie l’albero nel catalogo online, si fa una donazione e da fine novembre a inizio marzo gli alberi vengono messi a dimora nei parchi» .

Per il 2023 interverremo anche sul Parco del Quintino di Monterosso, sarà riqualificato, reso più agibile e inclusivo. E a Campagnola il Parco Brigate Alpine sarà più vissuto, con un campo da pallacanestro e pallavolo e una casetta dei libri. Tutti interventi per i quali abbiamo coinvolto le reti di quartiere». Orti, alberi e api Toccherà cercare risorse alternative a quelle del Pnrr per realizzare il polmone verde che unisce Parco Suardi, gli orti di San Tomaso e Parco Marenzi: un progetto da 2 milioni di euro. «Purtroppo la nostra partecipazione al bando sui parchi storici che prevedeva l’assegnazione di fondi del Pnrr non è andata a buon fine - annuncia l’assessore Marchesi -. Non potendo contare su quei fondi dovremo ricorrere a risorse interne o ad altri bandi. Ma il progetto resta. Mentre dovremo accantonare il piano di recupero del Parco della Rocca, che prevedeva un intervento di manutenzione da 880mila euro».

In San Tomaso verranno ripristinate le «ortaglie medievali», al Parco Suardi sarà sostituito l’asfalto, messe in sicurezza le alberature, sistemata l’area giochi e sarà predisposto un collegamento con gli orti. Al Parco Marenzi sono previsti lavori di consolidamento e un collegamento con la Montelungo. Poco distante da lì, un altro intervento sul verde. Il Comune sistemerà i giardini della Scuola della Carrara mentre il parco della pinacoteca, di cui si occuperà la Fondazione Accademia Carrara, sarà riaperto nel 2023. La collaborazione tra Bergamo e Brescia coinvolgerà l’Orto botanico Lorenzo Rota, con il progetto «Città amica delle api», diretto a promuovere l’apicoltura urbana attraverso corridoi delle api e dei fiori, ma anche con percorsi, eventi e laboratori. «E poi ci sono i Maestri del Paesaggio che sbarcano anche a Brescia. Arketipos creerà situazioni di verde nelle piazze delle due città. L’idea è che queste iniziative continuino anche dopo il 2023» spiega l’assessore, che ricorda ai bergamaschi che possono contribuire alla crescita del patrimonio verde cittadino. «Abbiamo attivato la piattaforma “Dona un albero”, sul sito del Comune. Si sceglie l’albero nel catalogo online, si fa una donazione e da fine novembre a inizio marzo gli alberi vengono messi a dimora nei parchi» .

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