Bergamo, progetto «Redona centro»
A giorni aprirà la nuova strada

Con l’intervento che trasformerà il volto del quartiere a giorni,si potrà contare su un collegamento tra via Leone XIII e Monterosso.

Al momento bisogna ancora giocare di immaginazione, ma entro fine ottobre il nuovo centro di Redona sarà pronto. La pavimentazione della nuova piazza sarà posata, la pista ciclabile percorribile, la nuova strada aperta, le case abitate e il bar-bistrot della piazza aperto.

L’intervento «Redona centro» ha preso forma, a partire dal pacchetto di opere pubbliche che porta con sé. La pista ciclabile che va verso la nuova rotonda di via Corridoni è stata realizzata nei giorni scorsi, a breve sarà pronto anche l’impianto di illuminazione. Questione di settimane e la nuova strada che collega via Berlese con via Galimberti sarà percorribile e sarà così possibile chiudere al traffico via Leone XIII, futura piazza del quartiere che sarà intitolata a Don Sergio Colombo, parroco di Redona molto amato dalla comunità, venuto a mancare nell’ottobre 2013.

L’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini è soddisfatto dell’andamento del grande cantiere sull’ex area Zambaiti, rimasto al palo per anni: «I lavori sono ripresi e stanno entrando nel vivo – commenta -, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione delle opere pubbliche. La più attesa è sicuramente la pedonalizzazione della via Leone XIII, altrettanto importante la consegna all’amministrazione comunale degli spazi al piano terra di uno dei nuovi edifici, dove stiamo valutando l’insediamento di uno dei poli del sistema di decentramento». L’amministratore della società «Redona srl» Marco Birolini sta seguendo passo passo i lavori, in stretto contatto con i tecnici di Palafrizzoni: «A breve completeremo la nuova strada – annuncia l’impresario -. Abbiamo organizzato un sopralluogo con gli uffici comunali per fissare la data del collaudo e se tutto andrà bene, potremo aprirla la prossima settimana: entrati nella via Leone XIII e raggiunta l’edicola, che è stata spostata davanti alle scuole, si potrà continuare dritti e raggiungere via Baertsch oppure svoltare e percorrere la nuova strada, andando verso Monterosso».

Gli operai sono pronti a concentrarsi su via Leone XIII, che chiuderà per sempre al traffico, eccezion fatta per gli autobus (qualche residente e i mezzi legati alle funzioni religiose della vicina chiesa parrocchiale). Si lavorerà sui sottoservizi (in primis il rifacimento delle fognature, che negli anni hanno creato più di un problema nel quartiere) a seguire sulla pavimentazione, sperando che il materiale arrivi al più presto: «Abbiamo accumulato un lieve ritardo perché la pandemia ha rallentato gli approvvigionamenti del lastricato – dice dispiaciuto Birolini -. Contiamo di riceverlo entro luglio, intanto andiamo avanti con i sottoservizi e con l’apertura della nuova strada, siamo determinati a finire il prima possibile. Redona avrà finalmente una piazza e un centro pedonale». L’intervento porta nel quartiere la fibra («Abbiamo fatto un accordo con la Planetel di Treviolo» spiega Birolini) e anche il teleriscaldamento.

Le opere pubbliche procedono con celerità, ma anche sulla parte privata si è a buon punto. Entro la fine dell’anno, nelle due nuove palazzine si insedieranno 32 famiglie (gli appartamenti sono stati tutti venduti, l’operatore ha fatto partire i lavori per il secondo lotto che comprende tre palazzine e un parco da 4mila e 500 metri quadri).

Al piano terra apriranno un parrucchiere e un’estetista e già fervono i lavori per il futuro bar-ristorante, nel corpo di fabbrica in vetro e legno che domina la piazza. Timoniere dell’operazione Giancarlo Bassi, past president di Oriocenter che già gestisce altre attività di somministrazione (nel centro commerciale di Orio, ma anche a Stezzano). A Redona aprirà «Chapeau»: «Ho deciso di avventurarmi anche fuori dai centri commerciali perché credo che il futuro sia nelle piazze belle ed eleganti come questa – spiega Bassi -. Apriremo un bar-bistrot con un servizio di alto livello, ristorazione curata e attenzione nell’utilizzo delle materie prime, con un occhio di riguardo al bio. Il locale avrà un grande spazio esterno verde, a due passi dalla pista ciclabile e con un parcheggio a disposizione dove ci saranno anche le colonnine di ricarica per i mezzi elettrici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA