Bergamo scommette sui turisti lombardi
«Venite a scoprire una città bella e sicura»

Cultura, enogastronomia e attività all’aperto i punti di forza per attrarre visitatori nei mesi estivi. Sanchez: abbiamo tanto da offrire in piena sicurezza. Call center e infopoint per informazioni e prenotazioni.

Eventi culturali e ristoranti all’aperto in una città che vuole allontanare lo spettro del Covid e si certifica come «sicura» puntando sul turismo di prossimità. È la veste estiva di Bergamo cui stanno lavorando amministrazione comunale e associazioni di categoria. A Palazzo Frizzoni si studia la ripartenza.

«Oggi siamo noti nel mondo come la città simbolo del Covid, da qui dobbiamo ripartire raccontando quello che abbiamo da offrire – spiega Cristophe Sanchez, amministratore delegato di Visit Bergamo –. Dovremo spiegare ai nostri visitatori che siamo stati i più colpiti ma anche i più bravi ad attrezzarci in sicurezza». Il calo degli arrivi dall’estero è da mettere nel conto, ma potrebbero crescere le presenze di turisti lombardi. «Stiamo lavorando con Milano e le città della Lombardia orientale – Brescia, Cremona e Mantova – su proposte condivise. Un rapporto solidale tra città che potranno offrire diverse occasioni a quella fascia di utenti (tra i 25 e i 50 anni) che quest’anno non trascorrerà le vacanze all’estero». Un turismo di prossimità, i visitatori arriveranno in auto e la durata media della presenza sarà ridotta. «Una mobilità di breve raggio concentrata soprattutto nel fine settimana, che avrà bisogno di una forte campagna di comunicazione regionale se vorremo favorire il ricambio» dice Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo.

Il piano della Giunta comunale sulla strategia di rilancio prevede l’attivazione di app, call center e infopoint in grado di dare ai turisti informazioni in tempo reale e di assisterli nelle prenotazioni e nei pagamenti. Visit Bergamo tirerà le fila. «Tra i progetti ci sono un call center che attraverso i social e il telefono darà risposte immediate, i turisti potranno prenotare tavoli al ristorante, stanze d’albergo e biglietti per i musei attraverso gli infopoint di Città alta e bassa. E pensiamo a pacchetti per visitare la città e il territorio facilmente prenotabili», spiega ancora Sanchez.

«Prenotare e stare all’aperto sono le due regole che i turisti e i bergamaschi dovranno seguire per godersi la città in sicurezza» avverte Fusini. Sarà necessario non creare assembramenti e mantenere il distanziamento sociale, per questo amministrazione comunale e associazioni di categoria stanno studiando un piano che preveda l’allestimento di dehors per ristoranti e bar, con la possibilità da parte dei gestori dei locali di trasferire le loro attività in piazze e parchi. «Il Duc darà una mano agli imprenditori che vorranno allestire spazi esterni, nelle strade dei borghi chiuse con le Ztl, nei giardini pubblici, in aree che già sono senza le auto come piazza Mascheroni in Città Alta» spiega Cesare Rossi, vicedirettore di Confesercenti Bergamo. Prenotazioni obbligatorie e ingressi contingentati anche per gli eventi estivi, ancora allo studio dell’assessorato alla Cultura. Il Lazzaretto potrà ospitare concerti e spettacoli, mentre in strade e piazze si terranno eventi dalle dimensioni più ridotte. Il tutto in attesa di protocolli e linee guida del governo. «Il turismo è il settore più fragile e più colpito dall’emergenza sanitaria in atto, lo scenario è preoccupante – ammette Rossi – . Viviamo nell’incertezza, abbiamo bisogno di regole chiare. In città abbiamo circa seicento strutture ricettive extra-alberghiere tra b&b e affittacamere, che non sanno se e come potranno aprire. Anche le guide turistiche aspettano indicazioni, ci chiedono come organizzare il loro lavoro».

Cosa proporrà Bergamo ai turisti che questa estate sceglieranno di trascorrervi qualche giornata di vacanza? Musei e ristoranti aperti in sicurezza, arte e cultura ma anche la possibilità di passeggiare nel verde, sui Colli, e di fare escursioni in bicicletta, magari con le due ruote elettriche prese a noleggio. «Enogastronomia e attività outdoor saranno i punti di forza non solo della città ma di tutto il territorio, questa estate mi aspetto un ritorno massiccio nelle seconde case delle nostre valli», prevede Sanchez con una buona dose di ottimismo.

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