
Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 14 Agosto 2025
Bimbi da Gaza per le cure all’ospedale Papa Giovanni: «Accolti casi complessi»
LA MISSIONE. Sei nuovi arrivi negli ospedali della Lombardia. Al «Papa Giovanni» un piccolo di 5 mesi affetto da grave patologia cardiaca e un bimbo di 3 anni con gravi ferite da scoppio.

Ha appena cinque mesi e il respiro affannato di chi ha già dovuto lottare troppo. E’ uno dei due piccoli pazienti provenienti da Gaza e accolti all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Il piccolo è affetto da una grave patologia cardiaca. Per lui la speranza ha preso la forma di un volo militare atterrato nella notte tra il 13 e 14 agosto all’aeroporto di Linate. A bordo, insieme a lui, quattro familiari pronti a stargli accanto nel difficile percorso di cure salvavita che lo attende a Bergamo. Sempre all’ospedale di Bergamo è stato accolto anche un bimbo di 3 anni con gravi ferite da scoppio inizialmente destinato a Padova, ma che l’equipe sanitaria del Veneto ha preferito accompagnare a Bergamo. Per l’ospedale bergamasco non è la prima volta. Negli ultimi dodici mesi, il «Papa Giovanni» ha già aperto le sue porte ad altri quattro bambini provenienti dalla Striscia: nell’agosto 2024 un 12enne con lesioni alla testa provocate da un’esplosione; nel febbraio 2025 un neonato di 4 mesi per accertamenti cardiologici; a maggio Fadl, 10 anni, ferito in un bombardamento; a giugno la 12enne Nehal, anche lei colpita da un’esplosione e tuttora in cura in reparto. Gli altri piccoli pazienti sono stati dimessi, dopo i difficili interventi e la lunga riabilitazione.
Sono stati tre i voli speciali dell’Aeronautica Militari in partenza dall’aeroporto di Eliat, nel Sud di Israele, per portare in Italia per le cure 31 piccoli pazienti evacuati dalla Striscia di Gaza, con i loro accompagnatori, per un totale di 120 persone. Si tratta della 14ªevacuazione sanitaria condotta dall’Italia dal gennaio 2024, la più importante realizzata sinora. I voli sono arrivati a Roma Ciampino, Milano Linate e Pisa. A Roma, ad accogliere il gruppo, era presente il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani: «L’Italia continua il suo impegno per l’accoglienza, in prima linea», ha commentato dichiarando «profonda emozione».
Il volo arrivato nella notte a Linate
I picoli giunti al «Papa Giovanni» fanno parte di un gruppo di sei bambini giunti in Lombardia. Ad accoglierli in pista, il direttore generale dell’Agenzia regionale di emergenza urgenza (Areu), Massimo Lombardo, che ha coordinato le operazioni in stretto contatto con l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso. Dopo una prima valutazione clinica in pista, i piccoli pazienti sono stati trasferiti nelle strutture ospedaliere individuate: oltre ai bambini trasferiti al «Papa Giovanni», un neonato di 4 mesi e un bimbo di 4 anni (entrambi al Niguarda di Milano), una bimba di 7 anni agli Spedali Civili di Brescia e un piccolo di 7 mesi al Buzzi di Milano. «Stiamo continuando a dare la massima disponibilità ad accogliere i bambini malati e feriti che necessitano cure salvavita – ha spiegato Guido Bertolaso –. Si tratta di casi complessi che a Gaza hanno ricevuto al massimo i primi interventi di emergenza ma che ora necessitano di un’assistenza continuativa e multidisciplinare. Ringrazio Areu e le strutture ospedaliere che si occuperanno dei pazienti, sia bambini che adulti, visto che tra di loro c’è anche un’intera famiglia composta da genitori e figlio, feriti tutti da una bomba. La Lombardia anche questa volta sta facendo la sua parte in sinergia con le strutture nazionali».
L’impegno costante degli ospedali lombardi
Un impegno costante che, nelle parole dello stesso assessore, è anche un motivo di orgoglio: «Niguarda e Papa Giovanni sono ormai due ospedali globali dove di fatto ogni giorno viene assistito e ricoverato chi arriva da regioni del mondo intrise di dolore, di povertà e di solitudine, che trovano nelle nostre strutture pubbliche assistenza e accoglienza ineguagliabili ovunque nel pianeta. Sfido chiunque a trovare altri analoghi esempi di dedizione e competenza a disposizione degli ultimi, in modo gratuito, in strutture pubbliche fra le prime 50 migliori del mondo». Da inizio anno, sono 19 i bambini provenienti da Gaza accolti in Lombardia grazie al lavoro congiunto di Governo, Regione Lombardia, Areu e Protezione Civile. «Un lavoro di squadra che trasforma il dolore in una possibilità di cura – ha sottolineato ancora Bertolaso –. Anche per questi cinque bimbi e le loro famiglie ora inizia il viaggio verso una vita e un futuro migliore».
© RIPRODUZIONE RISERVATA