Bonus baby sitter, 100 euro a settimana per i figli in Dad

La misura L’Inps eroga il contributo fino al 30 giugno per minori di 14 anni. Possibile anche iscrivere i bambini ai centri estivi o ai servizi per l’infanzia

Anche per quest’ anno l’Inps ha previsto un sostegno economico per le famiglie con figli in didattica a distanza, contagiati dal virus o in quarantena. È il bonus baby-sitting, un’agevolazione che serve per garantire l’assistenza e il controllo dei figli che rimangono a casa. Si tratta di un massimo di 100 euro a settimana per figli minori di 14 anni per eventi che si siano verificati dal 1o gennaio al 30 giugno 2021.

Nell’ipotesi in cui, all’interno del medesimo nucleo familiare, siano presenti più soggetti minori, sarà possibile formulare più domande; in ogni caso, non potrà essere superato l’importo complessivo settimanale di 100 euro. Con il bonus si potranno pagare una baby sitter - quindi non per remunerare le prestazioni rese dai familiari - e anche iscrivere i figli ai centri estivi o ad altri servizi rivolti all’infanzia. In questo caso il sostegno non è compatibile con il bonus asilo nido. Il bonus non potrà poi essere richiesto se uno dei genitori ha la possibilità di lavorare in smart working o se si è utilizzato il congedo Covid.

Chi può fare domanda?

I lavoratori autonomi iscritti all’Inps e quelli iscritti alla gestione separata, gli occupati del comparto sicurezza e del soccorso pubblico impiegati per esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, e anche i lavoratori del sistema sanitario pubblico e privato accreditato. Nel dettaglio, per la sanità possono richiedere il bonus: i medici, gli infermieri (inclusi gli ostetrici), i tecnici di laboratorio biomedico, i tecnici di radiologica medica, gli operatori sociosanitari (tra cui anche soccorritori e autisti del 118). L’importo sarà erogato direttamente mediante il Libretto famiglia.

Mentre per l’iscrizione ai centri estivi o agli altri servizi rivolti all’infanzia, c’è invece la possibilità dell’erogazione diretta al richiedente. Le richieste possono essere inoltrate tramite gli enti di patronato utilizzando i servizi da loro offerti gratuitamente, e dall’8 aprile scorso anche on line, tramite il sito internet www.inps.it, utilizzando l’apposito servizio «Bonus servizi di baby-sitting». In questo caso per presentare domanda via web i cittadini devono utilizzare un sistema di riconoscimento di identità digitale ossia: Spid almeno di livello 2, o in alternativa la carta nazionale dei servizi, la carta d’identità elettronica, oppure il Pin rilasciato dallo stesso istituto.

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