
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 27 Giugno 2025
Caldo torrido nelle Rsa, Cisl Fp: «La situazione per gli anziani è insostenibile»
LA CISL BERGAMO. La Cisl Fp vuole fare un appello richiamando gli organismi preposti, in primis Ats Bergamo, a mettere fine a questa situazione di emergenza che puntualmente si ripete a ogni estate, chiedendo di monitorare costantemente le condizioni ambientali all’interno delle Rsa.
Con l’arrivo dell’estate e l’innalzamento delle temperature, la situazione in alcune residenze sanitarie assistenziali (Rsa) si fa sempre più critica e «calda». Gli anziani ospiti, tra i soggetti più fragili e vulnerabili, sono costretti a vivere in ambienti dove il caldo torrido supera spesso i 30 gradi, senza un adeguato sistema di climatizzazione che garantisca loro un minimo di sollievo; soprattutto per chi di loro è più compromesso dal punto di vista della salute e costretto a stare sempre, o per la maggior parte della giornata, a letto. È incomprensibile perché non si imponga un obbligo normativo specifico per le Rsa di garantire un microclima degno di questo nome. La normativa regionale e nazionale si concentra di più sui requisiti igienico-sanitari e di sicurezza, mentre per la climatizzazione si rimanda alle buone pratiche di gestione ambientale di ogni singola struttura.Il caldo torrido non è solo un disagio, ma una minaccia concreta per la salute degli anziani, che possono andare incontro a disidratazione e all’aggravamento di esistenti patologie cardiocircolatorie, respiratorie, renali e psichico-comportamentali.
Spesso i progetti degli impianti di climatizzazione restano sulla carta perché i bilanci delle Fondazioni non lo permettono e gli anziani, continuano a soffrire in stanze che raggiungono temperature tra i 28 e i 30 gradi, con solo qualche ventilatore portatile a mitigare la calura o a spostare aria calda da una parete all’altra della stanza. I ventilatori meccanici – dice il Ministero della Salute – accelerano soltanto il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale; stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi.
Medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ausiliari socio-assistenziali, fisioterapisti ed educatori lavorano già in condizioni proibitive a causa della cronica carenza di personale e dell’aumento dei carichi di lavoro, in un periodo di ferie che, in alcune strutture si garantiscono con tanta difficoltà, arrivando a concedere le autorizzazioni solo il mese precedente per quello successivo. Come se già tutto questo non bastasse, stanno garantendo assistenza in ambienti spesso faticosamente vivibili, sottoposti ad operare in condizioni di forti sollecitazioni da stress psico-fisico e da calore, dove nel migliore dei casi le zone ventilate sono soltanto gli spazi comuni delle sale da pranzo e dei saloni. Migliore è invece la situazione negli uffici e nelle direzioni, dove l’impianto di condizionamento è presente ed utilizzato spesso con un notevole sbalzo termico rispetto all’esterno.
Situazioni simili si riscontrano in altre Rsa, dove i condizionatori, anche se presenti, spesso non funzionano o sono attivi solo parzialmente, aggravando il rischio per la salute e il benessere degli anziani e l’ulteriore affaticamento degli operatori. La mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti, quando presenti, è una delle cause principali di queste criticità che rimane comunque correlata alla capienza finanziaria dei bilanci.
La Cisl Fp vuole fare un appello richiamando gli organismi preposti, in primis Ats Bergamo, a mettere fine a questa situazione di emergenza che puntualmente si ripete ad ogni estate, chiedendo di monitorare costantemente le condizioni ambientali all’interno delle Rsa, coinvolgendo anche le famiglie, i Comitati Ospiti e Parenti e gli operatori professionisti della cura e dell’assistenza nelle decisioni per migliorare la qualità di vita degli ospiti residenti. E’ arrivato il momento di garantire un ambiente salubre nelle strutture di assistenza e cura. Il nostro intento è quello di sollecitare interventi immediati e decisi da parte delle istituzioni regionali e locali, anche con finanziamenti dedicati, per progettare, completare ed attivare gli impianti di climatizzazione e garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti esistenti. La dignità, la salute e il benessere delle persone più fragili devono diventare una priorità in un paese che invecchia sempre di più.
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