Candidati, uno su 10 è under 35. «C’è la voglia di mettersi in gioco» - Il grafico

L’ANALISI. Gli aspiranti sindaci sono 323, i nati dal 1989 una trentina. Un dozzina i «senior» over 75.

È di circa 53 anni l’età media dei candidati sindaci alle elezioni amministrative per la tornata di giugno. E sfogliando le liste si scoprono sia giovanissimi, sia figure «senior» pronte a mettersi in campo per guidare i rispettivi paesi. I nati dal 1989 in avanti sono una trentina, a fronte di 323 candidati sindaci: questo significa che uno su dieci, tra gli aspiranti primi cittadini che si presentano alle amministrative in Bergamasca, ha meno di 35 anni.

Nel 2019 in Bergamasca il sindaco più giovane

Cinque anni fa, proprio la nostra provincia aveva eletto il sindaco più giovane d’Italia: Michele Schiavi da Onore, all’epoca fresco ventenne (oggi è consigliere regionale per Fratelli d’Italia). E altri sette nuovi sindaci nel 2019 erano «under 30».

Oggi, il più giovane candidato in lizza è Lorenzo Rota, che corre ad Ambivere e i vent’anni li compirà a settembre. Ma altri due giovanissimi, nati nel Duemila, sono in lizza a Gorle (Roberto Filisetti) e a Grassobbio (Stefano Nozza).

Lorenzo Rota, diplomando al Vittorio Emanuele II di Bergamo e già iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza della Bocconi di Milano, candidato per la civica «Noi di Ambivere Per la Comunità – Lorenzo Rota sindaco» appoggiata dal centrodestra: ha solo 19 anni: «Credo che Ambivere, più che mai, oggi meriti una boccata di aria nuova – dichiara –. Mi sono messo in gioco direttamente per essere portavoce di un progetto di cambiamento che durerà negli anni, indipendentemente dagli esiti delle amministrative. So che l’incarico non è semplice. Sarà faticoso e richiederà un duro lavoro, ma sono abituato e non ho paura. Già in questa campagna elettorale sto provando bellissime sensazioni. È un’esperienza che mi sta dando tanto». Rota dovrà vedersela con il vicesindaco uscente Vittorio Leoni che si presenta per la civica «Insieme per Ambivere – Vittorio Leoni sindaco». Stefano Nozza, 24 anni tra poche settimane, un impiego nella ditta di famiglia Euroscavi di Nozza srl, è candidato sindaco a Grassobbio con la civica «Cambiamo Insieme Grassobbio»: «Non è stato una scelta facile – dice Nozza -, ma voglio dimostrare che non è vero che i giovani di oggi non hanno più voglia d’impegnarsi e mettersi in gioco. L’incarico non mi spaventa. Dalla mia parte ho la spregiudicatezza tipica della mia età unita a una squadra molto eterogenea che mi supporta. Io sono pronto e insieme possiamo far bene portando in paese aria di rinnovamento. Credo che l’età sia un punto a mio favore. Noi siamo gli adulti di domani. L’intenzione è quindi di pensare soprattutto a progetti a lungo termine in ogni ambito, che diano prospettive per il futuro e non si esauriscono nel giro di pochi anni». Nozza darà battaglia al sindaco uscente Manuel Bentoglio per la lista «Andiamo Avanti Insieme – Manuel Bentoglio Sindaco». Ha 24 anni anche per Roberto Filisetti, studente di Economia aziendale, consigliere di minoranza uscente e candidato sindaco a Gorle per la civica «Per una Gorle migliore»: «Sono entrato in Amministrazione quando avevo 19 anni e negli ultimi cinque, con un lavoro di minoranza attiva, ho fatto esperienza – spiega –. Tutti i gruppi di minoranza hanno appoggiato la mia candidatura e ne sono lusingato. Mi metto in gioco per il paese dove sono nato e che porto nel cuore. Dalla mia parte ho l’entusiasmo della giovane età e idee nuove, oltre a poter garantire tempo e presenza». Tre le liste in gara a Gorle: oltre a quella di Filisetti, anche «Innovazione e Tradizione per Gorle» di Manuele Miceli e «Uniti per Gorle» del sindaco uscente Giovanni Testa.

Cinque anni fa, la nostra provincia aveva espresso anche il sindaco più giovane a conquistare il terzo mandato: Alberto Maffi da Gandosso nel 2019 aveva 35 anni. Se riconfermato, diventerebbe dunque, in automatico, il più giovane a conquistare pure il quarto «giro» consecutivo: la possibilità, nei Comuni sotto i cinquemila abitanti, di ricandidarsi senza «pause» anche dopo 15 anni è stata infatti introdotta quest’anno per la prima volta. Maffi, oggi quarantenne, se la dovrà però vedere con un altro giovane: Andrea Maffi, classe 1998, anch’egli candidato a Gandosso.

Le candidature senior

Sul versante opposto, delle candidature «senior», si segnala Lodovico Locatelli, classe 1945, in corsa (peraltro solitaria: se la vedrà con il quorum) a Corna Imagna: è già stato primo cittadino dal 1999 al 2009, e oggi si ripropone all’età di 78 anni. In generale, sono una dozzina gli «over 75» che si propongono per guidare il loro Comune. C’è poi, oltre all’età, il tema dell’«anzianità di servizio». E qui il record spetta senza dubbio a Giovanni Manzoni, che si propone come sindaco di Brumano per la settima volta, seppur non consecutiva.

I paesi monolista

Sono 46 in tutto i Comuni in cui si è presentato un solo candidato sindaco, con relativa squadra, tra cui anche realtà popolose come Brembate, Almenno San Bartolomeo, Telgate e Pedrengo. Cinque anni fa furono quaranta i «monolista». Un aumento che conferma una certa difficoltà, almeno in alcuni casi, nel formare le liste e trovare candidati. Va detto però che chi il sindaco l’ha fatto almeno una volta, sembra in molti casi trovare poi la voglia e l’entusiasmo per proseguire: ben 109 sindaci uscenti, su 164 Comuni, sono ricandidati per un nuovo quinquennio con la fascia tricolore.

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