Cantiere e-Brt: riaperta via della Grumellina, avanti con i lavori - Foto e video

I CANTIERI IN CITTÀ. Raggiunto il 70% dell’intubamento della roggia colleonesca e il 45% dell’opera complessiva. Cantieri attivi su più fronti, conclusione prevista entro giugno 2026.

È stata riaperta giovedì 3 luglio alle 10 via Grumellina a Bergamo, dopo gli interventi nell’ambito dei lavori per la realizzazione dell’e-Brt, il nuovo sistema di trasporto rapido con bus elettrici che collegherà la stazione di Bergamo con Lallio, Dalmine, Osio Sopra, Osio Sotto e Verdellino. Il progetto prosegue secondo cronoprogramma: a poco più di un anno dall’inizio dei cantieri, l’avanzamento complessivo ha raggiunto il 45%, mentre i lavori per l’intubamento della roggia colleonesca – uno degli interventi più complessi – sono al 70%. Sono stati posati circa 3.200 metri di manufatti prefabbricati su 4.650 totali, e 224 metri di tubazioni rinforzate in vetroresina su 510 previsti.

Restano alcune modifiche alla viabilità

La riapertura di via della Grumellina rappresenta una tappa significativa: consente nuovamente l’accesso alla città e conclude la fase di lavori che ha interessato anche le intersezioni con via Moroni e via Sant’Ambrogio, dove è stato necessario realizzare un manufatto in opera per la presenza di sottoservizi non spostabili. Permangono modifiche alla viabilità: su via Promessi Sposi resta attivo il senso unico in direzione Dalmine, mentre è consentita la svolta a sinistra da Bergamo verso via della Grumellina.

Rimodulati i turni di lavoro per il caldo

Attualmente sono impegnati nei cantieri 50 operatori suddivisi in 17 squadre: 9 a Bergamo, 4 a Lallio e 4 a Dalmine. I lavori proseguono in diverse aree: a Bergamo tra via Campi Spini e via Roggia Colleonesca, in via Promessi Sposi e largo Tironi; a Lallio in via Aldo Moro, via Nigarzola e via Vaglietta; a Dalmine su viale Lombardia, via Dossi e viale Locatelli. L’intero progetto, che punta a migliorare la mobilità sostenibile tra città e hinterland, resta previsto in conclusione entro giugno 2026. La recente ondata di calore e l’ordinanza regionale n. 348 hanno portato a una rimodulazione dei turni di lavoro, ma l’impegno resta costante per rispettare le scadenze.

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