Chiuso circolo privato e sequestrati 250 kg di carne in Malpensata. Due arresti alle Autolinee - Foto

BERGAMO. La Polizia Locale è intervenuta questa settimana nella zona delle pensiline della Stazione Autolinee e alla Malpensata dove ha chiuso un circolo privato per mancanza di autorizzazioni e scarsa igiene.

Funzionava come uno spazio di somministrazione, ma non risultava avere alcun requisito né licenza per farlo: per questo motivo è intervenuta la Polizia Locale di Bergamo in un controllo programmato su alcuni esercizi pubblici della città.

Lo spazio in questione risultava essere un circolo privato alla Malpensata, ma funzionava in tutto e per tutto come pubblico esercizio. Gli agenti in borghese del Comune di Bergamo si sono subito accorti della situazione igienico sanitaria precaria, tanto da contattare immediatamente il personale di Ats per tutti i controlli del caso. Sono stati sequestrati circa 250kg di carne non conservata correttamente ed è stata immediatamente disposta la chiusura dei locali per l’inibizione al pubblico a tutela dei consumatori.

Arresti alla Stazione Autolinee

Due arresti, invece, alla stazione autolinee per un’operazione straordinaria sempre della Polizia Locale di Bergamo nella zona delle pensiline dei bus, spesso frequentata da spacciatori che avvicinano gli studenti negli orari di uscita da scuola.

Cinque auto della Polizia Locale, tre moto e due unità cinofile sono state impiegate nello scorso martedì pomeriggio per controllare tutta l’area e procedere all’identificazione delle persone «sospette».

Due i fermi: un ragazzo di 22 anni, in possesso di 20 grammi di hashish, ma soprattutto ricercato per un ordine di carcerazione. Doveva scontare una condanna a 3 anni e 4 mesi per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il secondo è un ragazzo di 24 anni, in possesso di 13 grammi di hashish e gravato da molti precedenti per spaccio, già sottoposto a divieto di dimora a Bergamo e provincia e per questo nuovamente arrestato. Gli agenti del Comando di via Coghetti hanno accompagnato il primo nel carcere di via Gleno, mentre il processo per direttissima ha confermato per il secondo spacciatore ha confermato il divieto di dimora a Bergamo e provincia.

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