Contagi: la curva sale, ma a marcia ridotta. Restano stabili a 12 i Comuni Covid free

Il report I dati di Ats registrano, per la seconda settimana consecutiva, un rallentamento del tasso di crescita. Sono 800 i nuovi casi negli ultimi 7 giorni. Giù l’indice di trasmissibilità (RdT): da 1,22 a 1,07. Aumentano i ricoveri.

La risalita dei contagi prosegue, ma a marcia ridotta. Che la curva si stia ammorbidendo, il Servizio epidemiologico aziendale di Ats Bergamo l’aveva già ravvisato settimana scorsa. Ora arriva la (buona) conferma: negli ultimi 7 giorni – cioè dal 13 al 19 luglio – la curva pandemica si è mantenuta in crescita, ma il monitoraggio mette in luce che l’aumento dei nuovi casi settimanali registra, come la scorsa settimana, i valori più bassi da quando, a metà del mese scorso, si è registrata l’inversione della curva.

Lo dicono i numeri: sono 800 i nuovi casi assoluti negli ultimi 7 giorni, pari a un +11,2% rispetto alla settimana dal 6 al 12 luglio, quando ne erano stati registrati 666 in più (+10,3% della settimana precedente), ma nulla che vedere con i +3.449 nuovi casi assoluti, pari a + 114,0% di due settimane fa, i +801, pari a +36,0% di tre settimane fa, i +745, pari a +50,3% di un mese fa.

Insomma, «la fase di risalita della curva, che ha visto un’importante impennata dei casi incidenti e del relativo tasso di incidenza (nuovi casi per 100mila abitanti) nelle scorse settimane – spiegano Alberto Zucchi, Elvira Beato, Roberta Ciampichini e Giacomo Crotti del Servizio epidemiologico aziendale di Ats Bergamo – pare confermare i primi segnali di rallentamento nella crescita rilevati la scorsa settimana. Ciò è corroborato dalla diminuzione dell’indice di trasmissibilità (RdT), pari a 1,07 a fronte di un 1,22 la scorsa settimana». Il che fa dire che «l’ondata estiva della Covid-19 sembra stia esaurendo la sua crescita. La settimana entrante ci permetterà di capire se raggiungeremo il plateau, seppur con una fase oscillatoria, oppure, come ci auguriamo, avrà inizio un calo costante».

Negli ultimi 7 giorni – cioè dal 13 al 19 luglio – la curva pandemica si è mantenuta in crescita, ma il monitoraggio mette in luce che l’aumento dei nuovi casi settimanali registra, come la scorsa settimana, i valori più bassi da quando, a metà del mese scorso, si è registrata l’inversione della curva

Un quadro dentro il quale però «è bene ricordare – proseguono –, come più volte affermato, che quanto osserviamo si riferisce a quanto rilevato attraverso l’attività diagnostica legata a coloro che si sono sottoposti a tampone; verosimilmente, i dati di positività sono tuttavia sottostimati e i casi reali più numerosi» e ciò per il semplice fatto che, con la chiusura dello stato formale di emergenza, non è più obbligatorio il Green pass e il ricorso ai tamponi per accertare una situazione di positività in presenza di sintomi compatibili con Covid-19 è di conseguenza diminuito.

Quanto invece al tasso di incidenza, nella settimana dal 13 al 19 luglio è stato di 705 nuovi casi per 100mila abitanti contro i 634 della scorsa settimana, i 575 di due settimane fa, i 269 di tre settimane fa e i 198 di un mese fa. Ed è utile sottolineare come la Bergamasca, secondo gli ultimi dati disponibili, si conferma essere sempre la provincia lombarda con il tasso di incidenza più basso.

La mappa in cima a questa pagina mostra inoltre la «solita» tenuta dei piccoli paesi al virus: erano 12 e restano 12 i comuni con zero nuovi casi: in Valle Brembana sono Blello, Cassiglio, Foppolo, Mezzoldo, Moio de Calvi, Piazzolo e Vedeseta),in Valle Seriana Valgoglio e in Valle di Scalve Schilpario, sotto il Resegone figurano senza nuovi contagi Costa Valle Imagna e Fuipiano, mentre in zona lago Parzanica. E nessun Ambito territoriale risulta essere Covid free, anche se «si colgono i primi segnali di decremento – spiegano gli epidemiologi di Ats –, si evidenzia infatti la presenza di 3 Ambiti con valori in decremento (Alto Sebino, Valle Imagna e Villa d’Almè e Romano di Lombardia), contro i 2 della scorsa settimana».

Oltre alla fotografia che emerge dai tamponi effettuati, Ats ne scatta anche una all’interno degli ospedali: aumentati i ricoveri ordinari (da 80 della scorsa settimana a 107) e si registra una lieve variazione di quelli nelle terapie intensive (da 5 a 7). Ma anche in questo caso una precisazione: «I dati non si riferiscono esclusivamente alle persone ricoverate per patologie Covid19 correlate, ma alle persone risultate positive all’atto del ricovero per qualsiasi patologia o durante il ricovero stesso», dicono da Ats, non dimenticandosi di ricordare che «è assolutamente opportuno, per le categorie a particolare rischio non aspettare l’autunno per la quarta dose».

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