
Cronaca / Bergamo Città
Sabato 10 Maggio 2025
Cre, bando per aiutare le famiglie in difficoltà: stanziati 155mila euro
PER L’ESTATE. A disposizione di parrocchie e terzo settore. Bonomi (Faces): alzato l’Isee per aumentare la partecipazione. Don Trussardi: diamo così a tutti la possibilità di aderire.
Un contributo per aiutare le famiglie che faticano a coprire i costi dei Cre estivi e che magari, con la scusa che «andiamo in vacanza», salvo poi restare a casa, devono rinunciare ad iscrivere i propri figli. È il bando «Estate 2025» ideato e finanziato da Fondazione Azzanelli Cedrelli Celati e per la salute dei fanciulli (Faces), Caritas diocesana bergamasca, Fondazione istituti educativi di Bergamo (Fieb), Fondazione misericordia maggiore di Bergamo (Mia) e Fondazione Opera Pia Maria Caleppio Ricotti di Bergamo.
155mila euro a disposizione
A disposizione di parrocchie ed enti del terzo settore 155mila euro, per consentire a tutti i bambini e adolescenti di partecipare alle attività ricreative estive. Lo scorso anno la prima edizione, con 1.353 minori coinvolti (la previsione era di almeno 400) e oltre 70 enti raggiunti dai contributi in città e provincia. Il nuovo bando raccoglie nuove forze, aumentando anche il plafond a disposizione (di 55mila euro) rispetto allo scorso anno. I termini per partecipare chiudono il 29 maggio, saranno gli organizzatori dei Cre (organizzazioni e associazioni non lucrative private, oratori e Parrocchie, enti locali, purché siano enti gestori) a fare domanda a Faces ([email protected]) per i casi a loro vicini (il contributo coprirà fino all’80% della retta e in misura non superiore a 250 euro per minore. Per ogni organizzazione richiedente il tetto massimo è di 4mila euro).
«Con il venir meno delle attività scolastiche, le famiglie presentano un bisogno di accudimento dei figli, questo incontra il desiderio educativo che le comunità cristiane hanno da sempre verso i più piccoli»
Un bisogno comunitario
Il bando nasce da una necessità emersa dalle comunità: «La carità è anche educare e con questi contributi andiamo a sostenere le famiglie che fanno più fatica, affinché i propri figli possano partecipare ai Cre – afferma don Roberto Trussardi, direttore Caritas –. La partecipazione di nuove Fondazioni può essere uno stimolo per altre realtà a contribuire». I Cre rappresentano una proposta importante. Lo sa bene don Gabriele Bonzi, direttore dell’Ufficio pastorale dell’età evolutiva della Diocesi, che coordina le attività estive negli oratori: «Con il venir meno delle attività scolastiche, le famiglie presentano un bisogno di accudimento dei figli, questo incontra il desiderio educativo che le comunità cristiane hanno da sempre verso i più piccoli - premette -. Nel 2024 abbiamo registrato 220 Cre, con il 90% delle parrocchie che li organizza. I bambini e i ragazzi coinvolti, dai 6 ai 20 anni, sono stati 60mila di cui 12mila animatori. Un’attenzione importante alla disabilità: mille i frequentanti e un centinaio gli animatori».

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