Crs acquisisce l’ex Reggiani Macchine: la nuova sede sarà firmata da Tadao Ando

LA NOVITÀ. Lo studio di architettura giapponese guiderà il progetto di rigenerazione dell’area industriale. Con lui gli studi Cassinelli e Benini. Carnevali: «Un passo decisivo per la trasformazione della città».

Dopo l’acquisizione, a fine settembre 2025, della porzione sud dell’ex comparto industriale da parte del Gruppo Manzi, arriva un nuovo passo decisivo per il futuro dell’area. Crs Impianti e Costruzioni spa, guidata da Andrea e Stefano Civettini, ha ufficializzato l’acquisto della parte nord dell’ex Reggiani Macchine: circa 50 mila metri quadrati destinati a ospitare la nuova sede del Gruppo. «Per noi non è solo una sede, ma un simbolo della nostra visione futura», affermano i vertici di Crs.

Il progetto sarà firmato da Tadao Ando, maestro dell’architettura contemporanea, noto per il linguaggio essenziale e l’uso raffinato del cemento. A supportarlo saranno Mca – Mario Cassinelli Architetto di Bergamo e Dante O. Benini Partners & Architects, incaricati dell’integrazione territoriale e della gestione tecnica e urbanistica. «Siamo orgogliosi di lavorare con professionisti di tale livello», sottolineano i fratelli Civettini.

La nuova sede comprenderà uffici, laboratori, spazi per ricerca e innovazione, aree verdi e un hub formativo, configurandosi come un intervento di rigenerazione urbana capace di restituire valore a un sito industriale storico. I lavori preliminari partiranno nei prossimi mesi, mentre la presentazione del progetto architettonico arriverà in una fase successiva.

Un masterplan complessivo definirà il destino delle diverse porzioni dell’area, distinguendo gli interventi di Crs da quelli previsti dal Gruppo Manzi, che manterrà la proprietà della parte sud. Sono previste funzioni di servizio nell’edificio storico firmato da Bergonzo e nuove residenze nella porzione meridionale. Il piano includerà inoltre nuova viabilità, parcheggi adeguati e ulteriore dotazione di verde, in dialogo con il tracciato della linea Teb della valle Brembana.

La sindaca Elena Carnevali saluta l’operazione come «un’ottima notizia per la città», frutto di un lavoro avviato da anni sull’area. Per l’assessore Francesco Valesini, la prospettiva di mantenere funzioni produttive di qualità «rappresenta un elemento di arricchimento per la trasformazione urbana». «È un risultato importante, che arriva dopo anni di inerzia», aggiunge Franco Manzi, ribadendo l’impegno del gruppo a completare la riqualificazione dell’intero comparto.

Approfondisci l'argomento sulla copia digitale de L'Eco di Bergamo

© RIPRODUZIONE RISERVATA