Curva sud pronta a primavera 2024

Stadio Definita la nuova convenzione tra Palafrizzoni e l’Atalanta: il via ai lavori è previsto per fine anno. Le scadenze sono state rimodulate rispetto all’ultima ipotesi che prevedeva il termine a dicembre del 2023.

A questo punto la palla è tutta nel campo dell’Atalanta che deve «solo» decidere quando far partire i lavori della nuova curva Sud, il pezzo che manca al restyling del Gewiss Stadium. La convenzione con il Comune è cosa fatta e nelle mani della società nerazzuurra, condivisa nei contenuti, nel quadro economico e soprattutto nei tempi: entro fine anno via ai lavori, a primavera 2024 il termine. Tutto nero su bianco. Le parti hanno preso atto delle oggettive difficoltà del mercato, sia in termini di costi che di reperimento dei materiali, rimodulando le scadenze inizialmente fissate per agosto 2023 e fine dello stesso anno: la prima relativa alla curva e al parcheggio interrato, la seconda all’intervento completo.

Dal punto di vista tecnico il Comune ha così esaurito la parte di propria competenza, ora tocca all’Atalanta depositare il Piano attuativo in variante: al suo interno c’è la convenzione, il documento più importante perché definisce i reciproci impegni.

Anche nel bilancio 2021 dell’Atalanta era stato tracciato un orizzonte temporale simile a quello (ri)concordato tra le parti, sottolineando altresì come alla luce «del processo inflazionistico che sta in particolare impattando i costi relativi alle opere edili, è ipotizzabile allo stato attuale che l’avvio dei lavori possa avvenire entro la fine dell’esercizio 2022 con ultimazione entro primavera 2024». Ma si tratta di indicazioni meramente contabili che fanno il paio con quelle del bilancio dell’anno precedente dove il via ai lavori era previsto il 1° giugno 2021 e il termine a febbraio del 2022. Diverso è l’inserimento di indicazioni temporali in una convenzione che assumono così un carattere vincolante. E non è un mistero che Palafrizzoni abbia particolarmente premuto affinché i lavori terminassero prima della scadenza dell’attuale mandato amministrativo, in calendario per maggio del 2024.

La palla nel campo nerazzurro

Dal punto di vista tecnico il Comune ha così esaurito la parte di propria competenza, ora tocca all’Atalanta depositare il Piano attuativo in variante: al suo interno c’è la convenzione, il documento più importante perché definisce i reciproci impegni. Una volta depositato, la palla torna in Comune, con un passaggio in Giunta per l’adozione. Essendo un documento conforme allo strumento urbanistico non è previsto il via del Consiglio, bensì tempi più ridotti rispetto a una normale variante: 15 giorni più altri 15 tra osservazioni e controdeduzioni e non i normali 30 più 30.

Poi la questione è tutta in mano alla società nerazzurra, a cominciare dalla tempistica del cantiere. Lo stop di due mesi tra novembre e dicembre per gli insoliti Mondiali quatarioti potrebbe essere l’occasione per dare il via ai cantieri. La convenzione non prende in esame le varie fasi, ma è chiaro che una prima (importante, fondamentale) indicazione arriverà dalla prossima campagna abbonamenti e da come l’Atalanta deciderà di trattare la questione curva Sud.

Quei 5 anni per il cantiere

In sede di 2ª Commissione, lo scorso dicembre, i progettisti dello studio De8 avevano presentato un’ipotesi di lavoro che non dovrebbe discostarsi granché da quella definitiva: prima la demolizione della parte centrale della Sud e lo scavo del parcheggio interrato, preservando in questa fase le porzioni più laterali della curva così da a) avere un settore ospiti a norma anche per gli eventuali match europei, b) conservare le torri-faro indispensabili per le gare in notturna e c) pure le cabine Enel che servono per tutto il quartiere e no n solo lo stadio. In questa fase di fatto verrebbe realizzato l’80% della nuova gradinata, architettonicamente e strutturalmente simile alla Nord, parcheggio interrato a parte: in quella successiva, a questo punto da ricalendarizzare, si realizzerebbero le parti mancanti della curva, posa dell’impianto d’illuminazione compreso. ovvero le due «americane» a raccordare le estremità delle curve.

Piccolo dettaglio: accordo alla mano l’Atalanta ha 5 anni di tempo dal rilascio del primo permesso di costruire per completare il restyling. Ovvero 5 anni dall’aprile 2019, quindi saremmo in perfetto orario.

Piccolo dettaglio: accordo alla mano l’Atalanta ha 5 anni di tempo dal rilascio del primo permesso di costruire per completare il restyling. Ovvero 5 anni dall’aprile 2019, quindi saremmo in perfetto orario. Ma al di là delle possibili dilazioni frutto del covid, c’è in sospeso anche il ricorso dell’Albinoleffe sui lavori fatti nel 2015 allo stadio, ora al Consiglio di Stato. Il primo round al Tar è stato favorevole all’Atalanta e a Palafrizzoni, nell’attesa del secondo, tutto è cristallizzato: fermo restando che l’Atalanta ha tutta l’intenzione di chiudere la partita dello stadio nei tempi. In caso contrario lo stadio, passati i 5 anni, tornerebbe al Comune che dovrebbe però riconoscere alla società nerazzurra l’importo dei lavori finora eseguiti. Una prospettiva poco più che improbabile. Più di un autogol.

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