Da Cisano ai ponti di Sedrina: tutti i cantieri dell’anno nuovo

INFRASTRUTTURE. Nel mese di gennaio si completa la tangenziale di Verdello. Al via il raddoppio ferroviario Bg-Ponte. Rondò più «snelli» a Capriate.

Il primo taglio del nastro arriverà entro la fine di gennaio: il secondo lotto della tangenziale di Verdello vedrà la luce questo mese, portando a conclusione l’opera. L’accertamento della fine lavori è previsto già per la prossima settimana; per l’apertura, spiegano da Cal, occorrerà qualche giorno in più.

Per un’infrastruttura che si conclude, molto altro è sul piatto per il 2024 nella nostra provincia. Tra i cantieri più importanti ai blocchi di partenza, quelli legati al trasporto pubblico: la linea T2 della Teb verso la Valle Brembana – alcuni interventi preliminari sono già in corso –, l’e-Brt verso Dalmine, il raddoppio ferroviario Bergamo-Ponte San Pietro, con lavori da febbraio a cura di Rfi: ancora da definire è la questione dei servizi alternativi da garantire ai pendolari per i tre anni di chiusura della tratta. Il valore complessivo di questi tre interventi sfiora i 400 milioni di euro.

Pochi giorni fa è arrivata inoltre la notizia che la Provincia stanzierà 3 milioni avuti dalla Regione per dar vita a un polo di interscambio a Ponte San Pietro, in modo da rendere pienamente fruibili, dal 2026, i nuovi e più frequenti servizi su ferro.

Spostandoci su strada, tra i cantieri stradali al debutto quest’anno c’è quello della variante di Cisano (quasi 50 milioni di intervento, per la maggior parte con fondi statali): la gara di livello europeo è aperta in Via Tasso, tra pochi giorni scadrà il termine per la presentazione delle offerte, e da lì si metterà in moto l’assegnazione dei lavori.

A marzo i lavori al viadotto di Sedrina

Partirà a marzo la messa in sicurezza del viadotto di Sedrina: trattasi di manutenzione, ma decisamente rilevante: 4,5 milioni di euro, per «sollevare», sostanzialmente,un pezzo di ponte alla volta, e lavorare sulle strutture sottostanti. Durante il cantiere (stimato in otto mesi circa) si viaggerà su una corsia per senso di marcia. Altro adeguamento atteso per quest’anno («slittato» dal 2023) è quello che riguarda le rotatorie di Capriate San Gervasio, nell’ambito dell’accordo di programma su Crespi d’Adda: la Provincia si farà carico, per un importo di 2,8 milioni di euro, di ridisegnare tre rondò (con raddoppio, tra l’altro, delle corsie in entrata e in uscita, dove possibile) per migliorare la circolazione all’uscita del casello A4 di Capriate, poco più avanti all’incrocio tra le provinciali 170 e 184, e nei pressi del parco di Leolandia. A giorni è attesa la convocazione della conferenza di servizi sul progetto.

Verifiche in corso sul progetto definitivo per quel che riguarda la prosecuzione della Provinciale 91 bis da Grumello del Monte fino al casello di Ponte Oglio. Intervento che con i suoi 10 milioni di euro (arrivati dal Piano Lombardia) è il più «pesante» tra quelli inseriti nel programma delle opere 2024 di Via Tasso. L’obiettivo è arrivare a indire la gara per quest’anno.

Un nuovo ponte sulla 671 a Ponte Nossa

Così come per Ponte Nossa: qui, con la certezza di 3,5 milioni di euro «girati» dalla Regione al Comune, la Provincia si è assunta l’incarico di attuatore del nuovo ponte tra la 671 e l’area produttiva al di là del Serio. Sono in corso gli approfondimenti geologici per completare lo studio di fattibilità.

Ancor da chiudere è invece la partita del finanziamento della variante di Cerete: qui il tema è «bypassare» l’abitato per evitare alcune criticità che riguardano specialmente i mezzi pesanti, con le strettoie del centro. Il progetto definitivo è praticamente chiuso, ma i 7,5 milioni a suo tempo inseriti nel Piano Lombardia, a causa del tempo trascorso e dei rincari, non bastano: ne mancano altri 3,5, su cui sono in corso interlocuzioni tra la Provincia e l’Anas.

Dovrebbero arrivare dal Ministero del Turismo i tre milioni che servono per la passerella panoramica sull’Oglio, a Castelli Calepio, nell’ambito della ciclovia culturale Bergamo-Brescia: si attende però ancora la conferma ufficiale delle risorse.

I progetti che dovrebbero chiudersi nel 2024

Il 2024 sarà anche l’anno della chiusura della progettazione – dopo un lungo stop – della Paladina-Sedrina, ultimo tratto della tangenziale Sud: sono in corso le indagini del caso, con l’obiettivo di avere i disegni per fine marzo. A quel punto si conosceranno i costi definitivi dell’intervento, che dai calcoli fin qui noti superano i 420 milioni di euro.

L’attesa si protrae da tempo, sui territori interessati, per la Trescore-Entratico: la conferenza di servizi sul progetto definitivo (che si aspettava già per l’autunno scorso) non è ancora scattata, ma c’è chi ipotizza che il primo semestre di questo nuovo anno possa portare sviluppi.

Forte dibattito sul territorio continua a scatenare la Bergamo-Treviglio: per la primavera dovrebbe prendere forma il progetto definitivo, a seguito del quale si aprirà la conferenza di servizi.

Non ultima, in questa carrellata di opere di cui sentiremo parlare nell’anno che si è appena aperto, la questione del nuovo ponte sull’Adda, a Calusco: il «San Michele» è destinato alla pensione nel giro di otto anni, Per rimpiazzarlo non si può perdere tempo (l’appello è arrivato, nella conferenza stampa di fine anno, anche dal presidente della Provincia Pasquale Gandolfi). Le progettazioni preliminari risultano in corso da parte di Rfi.

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