Disputa sul nome del ristorante: la risposta del Sant’Ambroeus milanese

LA QUERELLE. Le precisazioni dello storico marchio meneghino, sulla vertenza in corso con il locale di Città Alta.

In una nota pervenuta al nostro giornale, l’ufficio legale della società Newyorkese che gestisce il marchio Sant’Ambroeus afferma che «Sagh proprietaria dello storico e rinomato Sant Ambroeus di Milano - oltre che degli omonimi ristoranti negli Stati Uniti - ha appreso con stupore quanto rilasciato ai media dai titolari della trattoria Sant Ambroeus di Bergamo. In merito a tali dichiarazioni, recentemente riprese da alcuni quotidiani, tiene a precisare quanto segue. Il Sant Ambroeus è un locale storico ed opera ormai da quasi un secolo, in centro a Milano e da decenni è uno dei luoghi iconici di incontro di milanesi, italiani e stranieri. Sagh, proprietaria del Sant Ambroeus di Milano, sin dal 1950 è legittima titolare di validi marchi registrati relativi al nome «Sant Ambroeus» e sta semplicemente esercitando i propri diritti di tutela del marchio storico e rinomato. Per quanto attiva dalla metà degli anni ‘90, la trattoria Sant Ambroeus non ha alcun marchio registrato.

Non corrisponde al vero che l’azione giudiziaria è giunta inaspettata ai soci della trattoria di Bergamo, essendoci stato, su iniziativa di Sahg, un lungo confronto tra le parti al fine di risolvere in via amichevole la questione relativa al marchio. Non essendo stato possibile giungere ad un accordo, ci siamo visti costretti a tutelare i diritti e ad instaurare un contenzioso dinnanzi al Tribunale di Brescia del quale attende con serenità e fiducia la sentenza».

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Nei giorni scorsi i proprietari del Ristorante Sant’Ambroeus di Città Alta si erano detti sorpresi dell’accanimento nei loro confronti per l’utilizzo del marchio, diffuso un pò in tutt’Italia e a Bergamo nome anche di altri due locali.

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