Escalation di furti alle piscine di Bergamo: armadietti e zaini nel mirino

Italcementi Razzie di soldi, orologi e cellulari. Baruffi: intensificate le ronde. Gli autori spesso ragazzini che scavalcano: sabato allontanati 25 portoghesi.

Tempo di calura e le piscine sono prese d’assalto. Non soltanto dai bagnanti in cerca di fresco, ma anche dai ladri. Nelle ultime settimane l’impennata di presenze alla struttura dell’Italcementi – a giugno gli utenti sono stati ben 17.290 (la struttura è aperta da un mese esatto) – è andata di pari passo anche con un’escalation di furti, messi a segno in particolare negli armadietti e negli zainetti degli utenti. Spariti spesso i soldi – anche se mai cifre importanti – e orologi o braccialetti, ma anche cellulari, lasciati dagli utenti negli armadietti mentre si trovano nelle vasche, oppure nelle borse posizionate a terra, accanto al salviettone.

Resta da capire se gli autori dei furti siano sempre gli stessi – come parrebbe da alcune modalità d’azione sempre uguali – e come accedano all’impianto natatorio: entrano come normali utenti, pagando l’ingresso (magari il solo pomeridiano a 5,50 euro), oppure – come appare più verosimile – scavalcano la recinzione per poi mescolarsi tra i bagnanti?

La preoccupazione

Un fenomeno che sta preoccupando quanti frequentano la piscina. La presenza di tante persone invoglia evidentemente i malintenzionati a compiere i furti con la certezza di non essere scoperti perché mescolati tra la ressa di bagnanti. Resta da capire se gli autori dei furti siano sempre gli stessi – come parrebbe da alcune modalità d’azione sempre uguali – e come accedano all’impianto natatorio: entrano come normali utenti, pagando l’ingresso (magari il solo pomeridiano a 5,50 euro), oppure – come appare più verosimile – scavalcano la recinzione per poi mescolarsi tra i bagnanti? Un dato può fornire il quadro della situazione: soltanto nella giornata di sabato scorso sono stati individuati dal servizio di sicurezza della struttura (e mandati via) ben 25 «portoghesi», ovvero giovani che non avevano pagato l’ingresso e che si erano mescolati al migliaio di bagnanti presenti.

«Quello dei furti è un fenomeno di cui siamo a conoscenza – sottolinea amareggiato Attilio Baruffi, presidente di Bergamo Infrastrutture –: credo che alla base ci sia un fenomeno di crescente inciviltà generalizzata. Un degrado che sta coinvolgendo noi come piscina ma in generale anche gli ambienti ricreativi e di socializzazione dei ragazzi. È davvero sconfortante. Quello che possiamo suggerire ai nostri utenti, come riportano anche i cartelli, è di non entrare con oggetti di valore: l’altro giorno a un ragazzo è stato sottratto un orologio di marca del valore di diverse migliaia di euro. L’armadietto è un servizio compreso nel prezzo d’ingresso alla struttura e dunque tutti lo possono utilizzare: abbiamo anche predisposto delle chiusure piuttosto sicure, che tuttavia questi soggetti riescono a scassinare lo stesso. E abbiamo, inoltre, predisposto un incremento delle ronde sia nella zona delle vasche, sia sul perimetro della struttura, dove sono anche presenti delle telecamere, sia nell’area degli armadietti». Molti degli utenti, scoperto il furto, avvisano le forze dell’ordine: altri sporgono denuncia in un secondo momento. «C’è grande amarezza perché questo fenomeno coincide con la ripartenza estiva del centro e lascia un po’ l’amaro in bocca», conclude Baruffi.

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