Ex Celestini, ufficiale l’acquisto e si guarda anche alla Gamec

POLITECNICO DELLE ARTI. Firmato il passaggio del complesso che ospiterà il Conservatorio. Berta: «Pronti a valutare altri spazi per l’Accademia».

L’intenzione c’è, ma per il momento resta soprattutto sulla carta. Nella giornata dell’acquisizione dell’ex complesso dei Celestini, il presidente del Politecnico delle Arti, Giorgio Berta, ha confermato l’interesse per gli spazi dell’attuale sede della Gamec, che in futuro potrebbero ospitare l’Accademia di Belle Arti. Al momento, però, si tratta solo di riflessioni preliminari: a differenza dei locali del Conservatorio, non ci sono scadenze vincolanti. Solo dopo il trasferimento del Conservatorio all’ex convento delle suore Sacramentine, previsto entro la fine del 2028, sarà possibile ragionare concretamente sulle esigenze dell’Accademia.

In quell’orizzonte temporale, la Gamec stessa sarà presumibilmente già trasferita nella nuova sede dell’ex Palasport, nonostante i ritardi accumulati dal cantiere. Ciò significa che, nel momento in cui l’idea degli spazi alla Gamec potrà tornare sul tavolo in maniera concreta, gli ambienti saranno già liberi, consentendo al Politecnico di valutare con maggiore precisione eventuali destinazioni e configurazioni interne.

«È ancora prematuro parlare degli spazi all’attuale Gamec - sottolinea Berta -. Trasferiremo il Conservatorio all’ex complesso dei Celestini, mentre per l’Accademia di Belle Arti riterrei di no. Prima di prendere decisioni dobbiamo capire se gli attuali locali saranno disponibili e se il Comune potrà metterci a disposizione qualche spazio. Non abbiamo ancora avviato valutazioni operative, ma è una questione che consideriamo e che ci piacerebbe affrontare». La priorità ora è il Conservatorio: «Dobbiamo iniziare i lavori il prima possibile perché l’affitto in via Palazzolo scade il 31 dicembre 2028. È una data sfidante, e potrebbero sorgere questioni legate alla storicità della struttura, ma sono problemi che affronteremo passo passo».

Sull’Accademia di Belle Arti, aggiunge: «Non ci sono scadenze immediate, stiamo solo valutando le esigenze future di spazio, soprattutto considerando che ogni anno le iscrizioni aumentano. Qualsiasi decisione dovrà confrontarsi con le disponibilità del Comune, con le nostre risorse e con i costi della ristrutturazione, che potrebbero incidere sulle scelte».

Formalizzato l’acquisto dell’ex complesso ex Celestini

Intanto, lunedì è stato formalizzato l’acquisto dell’ex complesso dei Celestini. Giovedì era stato stipulato il mutuo con Cassa depositi e prestiti e ieri è stato firmato l’atto con l’ormai ex proprietà, le suore Sacramentine. L’operazione, del valore complessivo di circa 7 milioni di euro - 5 messi da Cassa depositi e prestiti e 2 dal Politecnico - sblocca i 9,5 milioni stanziati dal Mur per la ristrutturazione del complesso di Borgo Santa Caterina. Dopo i 60 giorni previsti dalla legge per consentire allo Stato di esercitare l’eventuale diritto di prelazione, si procederà al secondo contratto, che sancirà il trasferimento definitivo della proprietà e permetterà di avviare i lavori.

Il percorso prevede una fase di progettazione esecutiva in cui verranno definiti in dettaglio gli spazi destinati a Conservatorio. Sarà un momento di confronto interno con insegnanti e personale per individuare le necessità funzionali e didattiche, tenendo conto delle caratteristiche architettoniche dell’ex complesso e dei costi di ristrutturazione. La «dead line» è fissata al 31 dicembre 2028: entro quella data gli spazi dovranno essere pronti per il Conservatorio. L’operazione rappresenta dunque un passo strategico per l’istituto, che da un lato garantisce la continuità del Conservatorio e dall’altro lascia aperta la possibilità di sviluppare nuovi spazi per l’Accademia di Belle Arti, in un’ottica di crescita e valorizzazione delle arti sul territorio.

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