Ex Guardia medica, 7 nuovi dottori per l’assistenza nei paesi

SANITÀ . Il servizio di Continuità assistenziale (Ca) della Bergamasca registra un incremento di 7 nuovi medici, questa la novità principale comunicata da Ats durante la call con i sindaci. In 48 si sono iscritti all’ultimo bando. Al lavoro con gli Ordini professionali.

Il servizio di Continuità assistenziale (Ca) della Bergamasca registra un incremento di 7 nuovi medici. Questo il dato e la novità principale comunicata giovedì 24 agosto da Ats durante la call avvenuta, su invito di Ats stessa e del Collegio dei Sindaci, con i primi cittadini. «In tema di Ca – spiega Ats in una nota –, vi è stato un aumento delle contrattualizzazioni di medici. Attualmente i contratti attivi sono 103: 36 nel territorio di competenza dell’Asst Papa Giovanni XXIII; 45 nel territorio di competenza dell’Asst Bergamo Est; 22 nel territorio di competenza dell’Asst Bergamo Ovest». Nell’ultimo aggiornamento fornito sempre da Ats, risalente al 27 luglio, i contratti attivi con i medici di Ca erano 96 e il confronto col dato comunicato ieri mostra come nell’ultimo mese si siano aggiunti al servizio altri 7 professionisti.

«Con un dato di partenza di 7 sedi attive (sulle 27 esistenti sul territorio orobico, ndr) con 33 medici di Ca – ricorda Ats –, i frutti dell’avvio della nuova piattaforma e la continua attività di reclutamento da parte di Ats hanno consentito di riattivare le sedi di: Bergamo, Villa d’Almè, Sant’Omobono Terme e Serina, nel territorio di competenza dell’Asst Papa Giovanni XXIII; Dalmine, Calusco e Romano, nel territorio di competenza dell’Asst Bergamo Ovest; Clusone, Gandino, Albino, Alzano, Grumello, Seriate, Trescore e Lovere, nel territorio di competenza dell’Asst Bergamo Est».

Le sedi attive

Attualmente le sedi di Ca attive nella bergamasca sono 15, con 12 che restano ancora chiuse. Durante la call di ieri, inoltre, Ats ha aggiornato anche sul bando regionale Ambiti carenti di Assistenza primaria e ai prossimi passaggi operativi previsti. Dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle domande per l’assegnazione di incarichi di Assistenza primaria rimasti carenti dopo la pubblicazione di marzo 2023, fissata al 18 luglio scorso, e con 53 posti messi a bando dalla Regione, Ats ha comunicato di aver ricevuto 48 candidature: 8 da medici in possesso del titolo di formazione specifica in Medicina generale; e 40 da medici iscritti al relativo corso di formazione specifica.

Ora il prossimo passo è convincere i medici iscritti al bando a insediarsi sul territorio e prendere così servizio. Per questo i professionisti, che in fase di presentazione della domanda hanno espresso una preferenza di massima sulla sede dove svolgere l’attività, sono invitati in Ats il 14 e 15 settembre, per confermare la preferenza o indicare la scelta finale dell’Ambito in cui intendono aprire lo studio medico.

Disponibilità e agevolazioni

«L’obiettivo comune – dichiara Massimo Giupponi, direttore generale di Ats – è raccogliere il maggior numero di scelte dai 48 medici iscritti al bando, un numero importante che Ats e i Comuni hanno il dovere e la responsabilità di intercettare. Stiamo anche lavorando con gli Ordini professionali a un progetto per rendere più attrattivo il nostro territorio e incentivare l’arrivo di un maggior numero di professionisti sociosanitari. Ringrazio i medici che si sono iscritti al bando: assicuriamo sin d’ora tutto il supporto necessario per l’avviamento della loro attività nella nostra provincia, dove una consolidata rete di rapporti tra Ats e il territorio è in grado di favorire le migliori condizioni di lavoro e di permanenza. Su questo aspetto, ringrazio il Collegio dei sindaci e i sindaci stessi della costante presenza e collaborazione».

Per raggiungere l’obiettivo, e raccogliere il maggior numero di scelte dai 48 medici iscritti al bando, Ats ha chiesto ai sindaci di rendere noti eventuali supporti e agevolazioni messi a disposizione per facilitare l’apertura dello studio medico. In fase di convocazione, il 14 e 15 settembre, Ats ne darà poi informazione ai professionisti.

«Il Collegio dei sindaci – dichiara il vicepresidente Gabriele Cortesi – sta seguendo da vicino il lavoro di Ats per garantire il reclutamento di medici di medicina generale nelle aree dove la necessità è più pressante. Riconosciamo l’importanza cruciale di avere professionisti sanitari dedicati e competenti su tutto il territorio, e siamo fermamente convinti che una relazione costruttiva tra gli amministratori e i medici del territorio rappresenti un passo fondamentale verso la realizzazione di tale obiettivo».

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