Ex Reggiani, spunta l’ipotesi Ingegneria. «Non smobiliteremo il polo di Dalmine»

Il progetto . Unibg ha ricevuto la proposta dal gruppo Pessina proprietario dell’area. Investimento da 70 milioni. Il rettore Cavalieri: «Abbiamo un gran bisogno di spazi».

«Un fulmine a ciel sereno». Così, dopo le indiscrezioni delle ultime ore, il possibile trasferimento della facoltà di ingegneria da Dalmine all’area dell’ex Reggiani (per un investimento stimato di circa 70 milioni di euro), è piombato al centro del dibattito sul futuro dell’università, ma anche della città, trattandosi di uno dei pochi grandi complessi ancora da recuperare all’interno della circonvallazione. E non c’è altro modo per descrivere la reazione, in primis di Regione Lombardia e del Comune di Dalmine, sul progetto di recupero del vecchio edificio industriale.

Il rettore Sergio Cavalieri, interpellato sull’argomento dal nostro giornale, conferma che «l’università ha ricevuto la proposta dal gruppo Pessina (oggi la proprietaria dell’area è la divisione Real Estate di Ags Spa) sull’ex Reggiani, ma siamo ancora in una fase preliminare. Tengo a chiarire che non abbiamo preso alcuna decisione e non ho ancora avuto il tempo di fare i passaggi con gli organi preposti. Certo, l’università ha un grande bisogno di spazi e la facoltà di ingegneria ha difficoltà enormi, anche alla luce dei finanziamenti ricevuti dal Pnrr per 30 milioni di euro destinati a laboratori e attività di ricerca – prosegue Cavalieri -. Periodicamente pubblichiamo manifestazioni di interesse e riceviamo proposte. Anche se andasse in porto, questo non vuol dire che dobbiamo per forza di cose smobilitare la sede di Dalmine, dove peraltro ci sono il Cus e diverse residenze universitarie».

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