Ex Zopfi di Ranica, intesa sulla nuova riqualificazione

Il progetto. Annunciato venerdì in assemblea pubblica un accordo di massima fra il Comune e la proprietà. Sembra superato lo scoglio della cessione di un’area verde di 38mila mq. Non ci sarà un altro supermercato.

Nuovo progetto per la riqualificazione e il riassetto urbanistico dell’ex Zopfi di Ranica. Ancora una volta riflettori accesi sui circa 79mila metri quadrati di quella che è stata a lungo una delle più importanti aziende tessili del Bergamasco. Un’area strategica per Ranica che da decenni aspetta di essere restituita alla comunità conferendo così al territorio un volto nuovo.

Raggiunto un accordo di massima tra la proprietà e l’amministrazione comunale sul progetto di riqualificazione dell’area ex Zopfi

«Abbiamo raggiunto un accordo di massima su tutta una serie di criticità che, negli anni passati, avevano portato l’amministrazione comunale a bocciare le diverse proposte presentate dalla proprietà», hanno spiegato il sindaco Mariagrazia Vergani e Carlo Beretta, vicesindaco e assessore con delega alla Pianificazione e gestione del territorio, in coda all’assemblea convocata venerdì scorso per presentare ai cittadini il bilancio di previsione 2023.

Una lunga storia

Una storia che arriva da lontano quella della riqualificazione di quest’area. Il primo progetto risale al 2009, anno in cui la società Ranica Residence & Village presentò un programma, a cui però non fece seguito la sottoscrizione della convenzione.

Nel 2016 è la volta del Gruppo Piramide Spa, che tre anni prima aveva acquistato l’area, a presentare al Comune di Ranica una propria proposta che viene però bocciata. A distanza di un anno ne segue una nuova che, ancora una volta, non viene approvata. I diversi progetti presentati prevedevano la realizzazione di due nuove piazze (una adiacente al centro, l’altra all’ingresso del paese), la creazione di un ampio parco, di una pista ciclopedonale, di posti auto distribuiti lungo tutte le vie confinanti l’area di intervento, oltre il recupero degli edifici storici della filatura e della cascina. Anche l’attuale corso della Roggia Serio Superiore che, tra l’altro, dal 2010 è protetta dal ministero dei Beni Culturali, sarebbe stato mantenuto.

Si tratta di un’area di 79mila metri quadrati di quella che è stata a lungo una delle più importanti aziende tessili del Bergamasco

«Sta procedendo in modo spedito la concertazione con la proprietà su diverse questioni - ha ribadito l’assessore Beretta -. Al momento c’è un’intesa sulla superficie lorda massima di pavimentazione realizzabile, sulle opere di urbanizzazione e sulla cessione gratuita dell’area agricola posta tra la roggia Serio e il torrente Riolo. L’area naturalmente verrà ceduta al Comune dalla proprietà al momento della firma della convenzione». E proprio sulla modalità di cessione di questa area verde di circa 38 mila metri quadri si era ai tempi arenata tutta l’operazione:«È un’area di tutela ambientale – ha confermato Beretta – che richiede un progetto specifico». Altra questione, non meno importante, è quella relativa alla superficie ad uso commerciale. Non ci saranno più i 1.500 mq destinati a un supermercato, ma all’interno dell’edificio storico, che verrà preservato, potranno essere realizzate unità commerciali per negozi di vicinato con una superficie massima di 400 mq.

«Non ci saranno più i 1.500 mq destinati a un supermercato»

I ricorsi verrebbero ritirati

«Tutto ciò sta a sottolineare l’attenzione e la cura che abbiamo verso il nostro territorio e la nostra comunità - ha sottolineato il sindaco Vergani -. Per questo vogliamo preservare l’aspetto del paesaggio in una zona come questa che si trova all’ingresso del nostro comune e dare grande attenzione agli spazi pubblici che devono essere fruiti da tutti i cittadini». Se il nuovo accordo dovesse andare a buon fine la proprietà rinuncerebbe ai diversi ricorsi presentati a seguito delle passate bocciature. A breve sono attesi nuovi aggiornamenti sul proseguimento dei colloqui tra l’amministrazione e la società Piramide:«Sembra essere stato raggiunto un accordo di massima – ha ribadito il sindaco Vergani –. Siamo sulla stessa linea».

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