Fiera, via libera ai due i nuovi sottopassi. «E l’ampliamento non è più rinviabile»

I PROGETTI. Treno per Orio: verranno realizzati collegamenti ciclopedonali in via Lunga, in vista della futura fermata. Zambonelli: a breve l’appalto. Per il raddoppio degli spazi espositivi servono 20 milioni: «Incontreremo la Regione».

L’assemblea degli azionisti di Bergamo Fiera Nuova segna un passaggio cruciale nel percorso che accompagna la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario tra la stazione di Bergamo e l’aeroporto di Orio al Serio. All’ordine del giorno l’accordo con il Comune di Bergamo per le modifiche progettuali relative alla costruzione di due nuovi sottopassi ciclopedonali in corrispondenza del nuovo tracciato di via Lunga. Collegheranno il parcheggio alla futura fermata del treno.

Il progetto dei due sottopassi

Non ci sarà un unico tunnel, come previsto in origine, ma due sottopassi distinti, più ampi e meglio integrati nel contesto urbano. «Parliamo di manufatti lunghi circa 15 metri ciascuno e larghi 6, dotati di illuminazione e videosorveglianza di ultima generazione, pensati per garantire standard elevati di sicurezza e fruibilità, anche in assenza della fermata ferroviaria che verrà realizzata in una fase successiva», spiega Giovanni Zambonelli, presidente della Camera di Commercio di Bergamo, socio di maggioranza di Bergamo Fiera Nuova con il 51,63% delle quote, accanto al Comune di Bergamo (36,57%) e alla Provincia (11,80%).

Il progetto complessivo

L’intervento si inserisce nel quadro dell’accordo più ampio che vede coinvolti il Comune di Bergamo, Rete ferroviaria italiana e il commissario straordinario del governo per l’opera, l’ingegner Rosa Pannetta, chiamata a coordinare il progetto finanziato con fondi del Pnrr. Le aree interessate dai sottopassi sono di proprietà di Rfi, che contribuirà all’operazione riconoscendo al Comune un importo pari a 1,5 milioni di euro a scomputo delle opere previste.

Trattandosi di una variante rispetto al progetto originario del collegamento ferroviario per Orio, è stata avviata una nuova conferenza dei servizi, aperta lo scorso ottobre e alla quale partecipano tutti gli enti già coinvolti nella conferenza precedente, compresa la Soprintendenza per i beni paesaggistici e ambientali. «Il progetto è stato condiviso con tutti i soggetti istituzionali e la conferenza si chiuderà entro la fine dell’anno», precisa Zambonelli.

Il cronoprogramma dell’opera

Dal punto di vista operativo, i tempi sono serrati: i lavori dei sottopassi dovranno, infatti, essere realizzati tra febbraio e aprile del prossimo anno. «C’è un’esigenza molto chiara – continua Zambonelli –: è necessario procedere immediatamente con la gara d’appalto, che verrà indetta già nei prossimi giorni. Considerata la variante, la base economica dell’intervento sarà pari a circa 2,6 milioni di euro». Un investimento rilevante, ma indispensabile per non rallentare un’opera strategica per il sistema Bergamo. «La differenza tra il costo iniziale e quello attuale sarà interamente a carico di Bergamo Fiera Nuova, che accederà a un finanziamento bancario di 600mila euro», fa presente Zambonelli.

L’ampliamento dei padiglioni della Fiera

Quello del collegamento ferroviario non è l’unico tema sul tavolo di Bergamo Fiera Nuova. La società proprietaria degli spazi espositivi di via Lunga attende entro fine gennaio il masterplan affidato al Politecnico di Milano, documento strategico in vista dell’ampliamento del polo fieristico. «La consegna del documento è stata rallentata proprio per integrare le modifiche progettuali relative ai sottopassi», evidenzia Zambonelli.

Le previsioni urbanistiche esistenti consentono già il raddoppio della Fiera. «Non servono varianti al Piano di governo del territorio – continua Zambonelli –. Anzi: l’accordo di programma del 2002 per la costruzione della Fiera, che non è mai stato chiuso, già prevedeva il raddoppio in caso di necessità». Necessità che puntualmente si è manifestata post-Covid con la ripresa dell’attività di Promoberg, che gestisce il polo fieristico di via Lunga.

«L’ampliamento non è più rinviabile – osserva Zambonelli – perché la domanda di spazi espositivi cresce e il rischio, altrimenti, è perdere manifestazioni. La Fiera di Bergamo è parte di un sistema integrato che unisce città, aeroporto, nuovo centro congressi in costruzione a Orio: un unicum europeo che va accompagnato con scelte coerenti e tempestive». Per il raddoppio degli spazi servirebbe un finanziamento di circa 20 milioni. Proprio per reperire fondi pubblici la Camera di Commercio si era mossa nel 2023 per acquistare le quote di Bergamo Fiera Nuova in mano ai privati, riuscendo a concludere l’iter nel 2024. «A quel punto – ricorda Zambonelli – erano state avviate interlocuzioni tecniche con la Regione, favorite anche dall’assessore Claudia Terzi, ed era stato presentato il piano strategico per l’ampliamento redatto da Pwc (società di revisione di livello internazionale con una forte esperienza nel settore fieristico, ndr)».

Dopo il progetto l’incontro con la Regione

«Appena avremo il masterplan del Politecnico chiederò un incontro in Regione con il presidente Attilio Fontana e gli assessori competenti per presentare il documento», annuncia Zambonelli. La priorità sarà la realizzazione di almeno uno dei nuovi padiglioni previsti, con una superficie compresa tra i 6 e i 7mila metri quadrati. Un intervento che richiederà un investimento stimato tra i 9 e i 10 milioni di euro.

E se il finanziamento della Regione non dovesse arrivare? «La nostra Fiera è un’infrastruttura strategica non solo per Bergamo, ma per l’intero sistema lombardo, perciò contiamo sul sostegno politico degli assessori regionali bergamaschi. Se necessario – conclude Zambonelli – valuteremo anche l’opportunità di accedere a finanziamenti da parte del sistema bancario».

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