Frane e alluvioni, oltre 88mila persone in zone a rischio nella Bergamasca

Prevenzione.Nell’analisi di Merati, ex capo del Genio civile, in base ai dati di Ispra emerge il quadro di un territorio dalla conformazione molto variegata e con edifici vulnerabili.

«La Bergamasca non è messa bene», e a incidere sono sia i fattori geomorfologici sia quelli più legati alla mano dell’uomo. Il tema del dissesto idrogeologico resta al centro dell’attenzione: lunedì ne ha parlato anche Claudio Merati, l’ultimo «ingegnere capo» del Genio civile, che ha speso 40 anni di carriera in Regione Lombardia , dove ha ricoperto anche il ruolo di Dirigente di Unità Organizzativa per la sede territoriale di Bergamo. Un profondo conoscitore del territorio, delle sue fragilità e anche di ciò che serve per prevenire le tragedie; tema al centro di un incontro al Mutuo soccorso di Bergamo promosso da Terza Università.

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