Giorno della memoria, il prefetto consegna la medaglia d’onore ai parenti dei bergamaschi internati

LA CERIMONIA. «A Bergamo è un Giorno vissuto con grande attenzione. Ma dobbiamo fare di più», ha detto il prefetto Luca Rotondi.

Proseguono le iniziative per il Giorno della Memoria, a Bergamo e provincia. Come da tradizione, nel pomeriggio di lunedì 27 gennaio, il prefetto Luca Rotondi ha consegnato ai rispettivi parenti 21 medaglie d’onore in ricordo dei cittadini italiani deportati e internati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale.

Una cerimonia toccante, durante la quale sono state lette alcune lettere e cartoline spedite ad amici e parenti dai bergamaschi internati in Germania. «A Bergamo, questo è un Giorno vissuto con grande attenzione, non possiamo dimenticare quello che è accaduto», ha detto il prefetto Luca Rotondi. «Dobbiamo fare di più per far comprendere come nel 900, in un momento in cui i valori di libertà e di democrazia erano noti e condivisi, quasi silenziosamente si sia avverata una delle più grandi catastrofi dell’umanità».

Le 21 medaglie consegnate a Bergamo

A ricevere la medaglia, nel pomeriggio del 27 gennaio, i parenti di Luigi Giuseppe Quarti, Angelo Salvi, Francesco Capelli, Pietro Fagiani, Antonio Rota, Angelo Giuseppe Piazzalunga, Angelo Previtali, Alessandro Barcella, Pier Antonio Cividini, Arturo Mora, Giovanni Battista Pievani, Giuseppe Rillosi, Pietro Testa, Agostino Bergamelli, Pietro Capra, Antonio Carrara, Tomaso Taluzzi, Giovanni Battista Morlacchi, Angelo Sesana, Vittorio Stella, Benedetto Ravasio.

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