I furti in casa tornano ai livelli pre-Covid. Sui Colli 300 residenti fanno «rete»

Sicurezza. Nel 2022 i colpi sono stati 2.711, quasi come i 2.844 del 2019. Il questore: «Non svelate sui social cosa fate». Funziona il gruppo Whatsapp per le segnalazioni.

«Tra i consigli che mi sento di dare c’è anche questo: evitate il più possibile di far sapere sui social cosa fate e dove andate. Capisco che questo è un periodo storico molto social, ma i ladri sono pronti a controllarci anche tramite questi canali, perché sono a loro modo dei professionisti: sanno dove andare a carpire informazioni su di noi». Il questore Stanislao Schimera sa bene quanto la tecnologia possa aiutare a contrastare i furti nelle case – «consiglio a tutti di installare quelle piccole telecamere, ormai vendute a poco prezzo e collegate facilmente con i propri smartphone», spiega –, ma anche, nel contempo, quanto i vari social possano diventare pericolosi se si pubblica ogni spostamento: «C’è modo e modo di raccontare quello che si fa», chiosa.

Del resto è un dato di fatto che i furti siano tornati ai livelli pre Covid: «Si è chiusa la parentesi del 2020 e 2021, in cui i dati erano in calo – spiega Schimera – per la pandemia. L’anno di confronto è il 2019, l’ultimo pre Covid». E infatti lo scorso anno a Bergamo e provincia tutte le forze dell’ordine sono intervenute per 2.711 furti in abitazione: un numero che si avvicina molto ai 2.844 appunto del 2019 e che si discosta, invece, dai soli 1.730 del 2020 e 2.287 del 2021. Tra l’altro, in città i furti lo scorso anno sono aumentati – da 370 a 422 – rispetto all’intera provincia, sempre nel confronto con il 2019. E i primi due mesi di quest’anno hanno già fatto registrare 489 colpi, di cui 72 in città. «I numeri vanno interpretati – spiega il questore –, perché tra i furti in abitazione rientrano anche colpi di poco conto, come una bici o un vaso di fiori rubati in cortile. I furti veri e propri, con effrazione in casa, sono meno, per fortuna. Questo però non deve farci sottovalutare il fenomeno. Un altro consiglio è di installare i nuovi nottolini antirapina nelle serrature di casa: impediscono ai trapani di perforarli. E quando si sta via per qualche giorno, per esempio per Pasqua, è bene fare in modo che la casa sembri viva: qualche parente ogni tanto apra le finestre e accenda le luci». Pochi, invece, i furti consumati con persone all’interno delle case, reati registrati come rapine: 35 i casi da inizio anno, comunque 10 in più rispetto alle 25 del 2022 (erano state 23 nel 2019, 22 nel ’20 e 23 nel ’21).

«A tutti viene in mente la rapina al nostro amato concittadino Roby Facchinetti, per la quale le indagini stanno proseguendo – spiega il questore –, ma si è per fortuna trattato di un caso isolato». Uno degli aspetti fondamentali nel contrasto ai furti nelle case è il buon rapporto di vicinato. Emblematico in tal senso quello che sta accadendo sui Colli, dove dal 2018 si è formato un comitato di residenti che ha aderito ai «Gruppi di vicinato»: attualmente circa 300 cittadini, per l’esattezza 292, fanno «rete» tramite Whatsapp per segnalarsi in tempo reale movimenti e situazioni sospette, ma anche scambiarsi informazioni e consigli pratici. «Nell’ultimo mese in zona si sono registrate tre effrazioni con persone in casa, tutte tra le 22 e mezzanotte, ma per fortuna in nessuno dei casi il colpo è andato a buon fine – sottolinea Dino Ubiali, referente dei gruppi di vicinato cittadini –. Sui Colli il gruppo era nato nel 2018 con una decina di vicini di casa che avevano iniziato a scambiarsi le segnalazioni e oggi siamo a 292 contatti, per un totale di 209 famiglie e abitazioni. Il quartiere è stato diviso in 5 zone, ciascuna delle quali ha due referenti». Un sistema efficace, che non prevede le cosiddette «ronde», ma solo lo scambio di informazioni e in cui il rapporto con polizia e carabinieri è costante e fruttuoso. In un recente caso, per esempio, la polizia ha potuto rintracciare il presunto autore di un furto in una casa dopo che all’appello su Whatsapp su eventuali telecamere private puntate in quella strada ha risposto un altro residente mettendo a disposizione delle forze dell’ordine le sue riprese video in cui si vedeva molto bene il ladro transitare dopo il colpo.

Chiunque si può iscrivere al gruppo, inviando una mail a [email protected] (sarà poi verificata l’identità). «In caso di avvistamento di persone sospette, a tutti consigliamo sempre di chiamare subito il 112, meglio se con l’app Where Are U – spiega Ubiali –, avvisare poi i carabinieri di Città Alta, e poi fornire nel gruppo Whatsapp indicazioni più dettagliate possibile». Un sistema che sembra davvero funzionare.

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