Il consiglio per le feste: «Le vacanze sui social? Le foto mettetele dopo» - Il vademecum

LE FORZE DELL’ORDINE. Il colonnello Sauco: «I vicini sono i primi alleati». Il questore Schimera: «Servizi mirati in base a ondate e zone più colpite».

«I furti nelle abitazioni sono indubbiamente i più fastidiosi e quelli che creano maggiore allarme sociale, perché i ladri, oltre ad appropriarsi spesso di beni economici affettivi, violano anche la propria intimità. Per contrastarli noi mettiamo in atto delle risposte concrete che si basano sull’analisi precisa dei luoghi più colpiti e degli orari in cui avvengono di più: in base a questi dati, predisponiamo i servizi di prevenzione e controllo mirati».

A riferire dell’impegno quotidiano per contrastare i furti nelle abitazioni dei bergamaschi sono il colonnello Salvatore Sauco, comandante provinciale dei carabinieri, e il questore Stanislao Schimera. «Come polizia di Stato, assieme a carabinieri, polizie locali e Guardia di finanza stiamo organizzando una serie di controlli extra del territorio, accanto ai consueti pattugliamenti – spiega il questore –, in base alle zone e alle ondate che registriamo. L’unione fa la forza, per noi, non è solo un motto».

Non manca qualche consiglio: «In primis, quando si esce di casa è bene controllare di aver chiuso porte e finestre – spiega Sauco –: a volte è capitato che i ladri siano passati da infissi lasciati accidentalmente aperti. Quando poi si osservano facce sconosciute nel proprio quartiere, è bene chiamare il 112: siamo qui apposta per ricevere le chiamate e fare controlli. Meglio un controllo in più, che uno in meno. E comunque ogni chiamata si tramuta in un passaggio delle nostre auto, il che è sempre un bene anche per la prevenzione».

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«Denunciate anche i tentativi di scasso»

Ed è poi bene denunciare anche i tentativi di scasso: «Se troviamo la porta manomessa ma i ladri non sono riusciti a entrare, è meglio segnalarci l’episodio e non sottovalutarlo – aggiunge il colonnello –. Ed è importante anche fare rete con vicini e conoscenti e condividere le segnalazioni. Non da ultimo, attenzione ai social: se pubblichiamo in tempo reale che siamo in vacanza con tutta la famiglia, il ladro scopre che la casa è vuota e può agire indisturbato. Le foto sui social, dunque, meglio in differita». «E poi si faccia tenere la casa “viva” da parenti o conoscenti cui lasciare le chiavi se si va in vacanza – prosegue il questore. Purtroppo i ladri in vacanza non ci vanno mai. Inoltre, uno degli aspetti fondamentali per contrastare il fenomeno dei furti nelle case è il buon rapporto di vicinato: i cittadini sono i primi ad aiutarsi tra loro scambiandosi informazioni su movimenti, situazioni e persone sospette».

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