Il maggio piovoso allenta la morsa della siccità, stop alle autobotti

AMBIENTE. Diminuisce il rischio crisi idrica nei paesi. Bertocchi (Uniacque): i bacini di accumulo si stanno ricaricando, interrotte tutte le uscite con le autobotti. Le ordinanze per contenere i consumi possono restare in vigore per precauzione.

Le piogge dell’ultimo periodo continuano a «fare il proprio dovere», permettendo un recupero della risorsa idrica, fino al mese scorso in forte deficit, e allentando così la morsa della siccità in provincia di Bergamo. A rendere noto l’attuale miglioramento della situazione sono i dati forniti dal gestore del servizio idrico integrato Uniacque nel report periodico sulla siccità.

Dati che evidenziano una diminuzione del rischio in 20 Comuni, tra quelli gestiti da Uniacque. Sono ben 14 – Selvino, Gandosso, Zandobbio, Entratico, Luzzana, Borgo di Terzo, Vigano San Martino, Casazza, Gaverina Terme, Berzo San Fermo, Monasterolo al Castello, Endine Gaiano, Fonteno, Solto Collina – infatti i comuni che passano dal rischio di livello 3 (su una scala di rischi individuati proprio da Uniacque in modo decrescente dal livello 4, dove il rischio di attenzione è ordinario, al livello 1 per i comuni con criticità su parte significativa dell’abitato e con interventi di somma urgenza, il livello 3 indica comuni con livello di attenzione elevato) al livello 4. Comuni ai quali ne vanno aggiunti ulteriori 6 – Val Brembilla, Gandellino, Alzano Lombardo, Oneta, Nembro e Albino – che presentavano un livello 2 (corrispondente a criticità limitate alle reti locali delle frazioni per abbassamento sorgenti o portate disponibili) in alcune località e che ora risultano scesi a livello 3.

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Riduzione delle temperature

«Le piogge delle ultime settimane – dichiara Pierangelo Bertocchi, amministratore delegato di Unicque – concedono un po’ di respiro sul fronte siccità nella Bergamasca, permettendo alle piccole sorgenti montane di ricaricare i bacini di accumulo, complice anche l’abbassamento delle temperature e la conseguente riduzione dei consumi. Le sorgenti che vanno in emergenza prima sono quelle meno profonde ma sono anche quelle che quando piove un poco ne risentono subito in modo positivo. Quindi quelle più in difficoltà nelle passate settimane, ora hanno subito avuto un beneficio. I bacini si stanno quindi ricaricando e abbiamo interrotto tutte le uscite delle autobotti anche in quelle località più in difficoltà in precedenza. La situazione quindi rimane attenzionata, ma più alleggerita rispetto ai mesi precedenti». Uniacque precisa però che le ordinanze di contenimento dei consumi idrici emesse nelle scorse settimane dai Comuni della Val Brembana e della Val Imagna, dai Comuni montani di villeggiatura e dai Comuni serviti dall’Acquedotto dei Laghi potranno rimanere in vigore in un’ottica tutelante e di sicurezza, visto l’avvicinarsi dell’estate.

La scelta prudenziale tiene conto delle analisi e degli studi condotti dal centro studi Copernicus dell’Unione Europea il quale ha previsto che «per quanto riguarda le temperature, si prospettano valori stagionali superiori alla media ovunque, soprattutto nell’Europa meridionale e occidentale, ma nel complesso le previsioni non sembrano essere più preoccupanti di quelle che erano state fatte per l’estate 2022».

Ordinanze di risparmio

«Oggi siamo più tranquilli rispetto al mese scorso – continua –, ma è bene mantenere le ordinanze di risparmio idrico in vigore, anche per far maturare la coscienza delle persone sul tema: l’acqua è un bene prezioso, una risorsa e dobbiamo prendercene cura». Proprio per questo Uniacque ricorda l’importanza della collaborazione di tutti nell’evitare sprechi d’acqua e consumi non indispensabili della risorsa idrica e invita i cittadini, anche ora che la situazione sembra essere in parte meno preoccupante, a ridurre la propria impronta idrica mettendo in atto semplici accorgimenti per l’utilizzo consapevole dell’acqua.

«È sempre più necessario – specifica Bertocchi – rapportarsi alla risorsa acqua potabile in modo diverso: è una risorsa pregiata e con disponibilità limitata che deve essere usata solo per scopi legati ai fabbisogni umani, mentre altri usi vanno sostenuti con altre tipologie di acqua, di recupero, piovana, di fiumi e torrenti. Conservare prudenzialmente l’efficacia delle ordinanze di limitazione dell’uso per scopi non alimentari e sanitari, in una fascia notturna, sin qui emesse dalle amministrazioni comunali, è una misura che con pochi sforzi e pochi disagi consente di mantenere elevato il livello di attenzione per un uso sempre più consapevole della risorsa da parte della cittadinanza».

«Serve mantenere questo livello di attenzione – conclude – e di risparmio dell’acqua e un suo corretto utilizzo perché grazie a queste ultime piogge abbiamo ottenuto un “vantaggio” rispetto all’anno scorso in previsione della stagione estiva, che comunque richiederà utilizzo di acqua. Non ha senso aver fatto un passo in avanti e bruciarlo proprio ora mancando di attenzione».

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