Il nuovo servizio «Papa Giovanni»: al via le cure domiciliari

LA NOVITÀ. Il servizio offerto nel territorio dei Distretti di Bergamo, Val Brembana, Valle Imagna e Villa D’Almè. Per attivarlo serve la prescrizione del medico o del pediatra, oltre all’autorizzazione finale del distretto.

Avvicinare i servizi dell’ospedale ai cittadini, «portandoli» sin dentro casa. L’Asst «Papa Giovanni» ha avviato il nuovo Servizio di cure domiciliari, finalizzato a offrire «al domicilio gratuitamente prestazioni specialistiche, infermieristiche, riabilitative, socio-assistenziali, cura della persona e supporto psicologico ed educativo». Ne potranno beneficiare in particolare adulti e bambini in condizioni di fragilità e impossibilitati – in via temporanea o definitiva – ad accedere autonomamente ai servizi del territorio, che potranno così far richiesta per ricevere direttamente al domicilio le cure sociosanitarie da parte degli operatori qualificati dell’Asst. «Le prestazioni sono assicurate da personale qualificato e si aggiungono, ma non si sostituiscono, all’assistenza già garantita dai famigliari e/o loro collaboratori – sottolinea Simonetta Cesa, direttore sociosanitario dell’Asst cittadina – e si realizzano in stretta collaborazione con il medico di assistenza primaria, che rimane il responsabile della cura».

Il servizio di cure domiciliari opera nel territorio del Distretto di Bergamo e del Distretto Val Brembana, Valle Imagna e Villa D’Almè, cioè in Comuni il cui territorio ricade nel «bacino» dell’Asst «Papa Giovanni». Per l’erogazione delle prestazioni ai cittadini residenti al di fuori del territorio di afferenza dell’Asst «Papa Giovanni» è invece necessaria un’autorizzazione da parte dell’Ats.

Come funziona

Dall’Asst illustrano anche le procedure per richiedere il servizio. Possono fare richiesta di cure domiciliari i soggetti che abbiano tutti i seguenti requisiti: «Bisogni sanitari e sociosanitari gestibili al domicilio», «non autosufficienza, parziale o totale, di carattere temporaneo o definitivo», «impossibilità a deambulare e non trasportabilità, con i comuni mezzi, presso i servizi ambulatoriali territoriali», «presenza di una rete familiare formale e/o informale di supporto», «caratteristiche abitative che garantiscano la praticabilità dell’assistenza».

Per l’attivazione serve la prescrizione da parte del medico di Medicina generale, del pediatra di libera scelta o di un medico specialista del Servizio sanitario nazionale; l’autorizzazione finale sarà poi rilasciata da parte del Distretto di Bergamo o del Distretto Val Brembana, Valle Imagna e Villa d’Almé, a seguito di una valutazione da parte dell’«équipe per la valutazione multidimensionale».

In caso di valutazione positiva, il richiedente riceve un elenco – predisposto dall’Ats – che indica gli enti erogatori accreditati nel proprio territorio, per la propria libera scelta e per l’attivazione e del servizio. Per attivare l’assistenza, il cittadino (o la famiglia) che sceglie il Servizio di cure domiciliari della Asst «Papa Giovanni» deve rivolgersi alle sedi territoriali di riferimento: per entrambe le sedi (cioè per il Distretto di Bergamo e per il Distretto Val Brembana, Valle Imagna e Villa D’Almè) è possibile telefonare al numero 035/26.76.110 oppure inviare una mail a [email protected]. Per la sede di Bergamo, che si trova al «Matteo Rota», è possibile presentare la documentazione in segreteria, mentre per la sede di Zogno la documentazione può essere presentata al front office che si trova alla Casa di comunità (piazza Bortolo Belotti 1).

Sia il front office del «Matteo Rota» (padiglione Mazzoleni) sia quello di Zogno sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 15; solo la domenica e i giorni festivi è possibile contattare i recapiti pubblicati sul sito aziendale (nelle apposite sezioni sulle cure domiciliari raggiungibili dal sito www.asst-pg23.it ). Responsabile sanitario del Servizio è Silvia Ghidoni, medico specialista in Geriatria, mentre referente aziendale è Cristina Caldara, responsabile dei Processi socio-assistenziali territoriali per la Direzione aziendale delle Professioni sanitarie e sociali.

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