In città 10mila anziani vivono soli. Il Comune: «Ma in estate più servizi»

IL FENOMENO. Un over 65 su tre non ha compagnia o familiari in casa. L’assessore Messina: «Aggregazione nei quartieri e anche il taxi gratuito».

Sono in tanti gli anziani che vivono da soli in città. Uno su tre, dicono le statistiche. Significa che sui circa 30mila over 65, quelli per cui l’estate si presenta come il periodo più complicato sono circa 10mila. Perché magari i parenti che abitualmente possono dare una mano e garantire un po’ di compagnia sono in vacanza o più semplicemente perché questi parenti non esistono. Anche per questo il Comune, proprio nel periodo estivo, aumenta e arricchisce i servizi che contribuiscono a contrastare questa solitudine. Fra i trentamila cittadini anziani, inoltre, 11mila sono i «fragili» tra i 75 e gli 84 anni che necessitano quindi di essere seguiti in modo particolare.

La linea telefonica «Lisa»

«L’amministrazione presta grande attenzione a questa fascia della popolazione – spiega l’assessore alle Politiche sociali Marcella Messina – con un’offerta che integra gli aspetti sociosanitari, e una presenza nei territori dove le persone abitano». Tra i progetti più recenti, c’è «Lisa», la linea telefonica sociale e gratuita dedicata agli over 65 (e ai loro caregiver) che offre ascolto, informazioni sui servizi rivolti agli anziani, sulle attività di socializzazione e aggregazione realizzate nei diversi quartieri. «Una persona può chiamare anche solo per fare due chiacchiere e chiedere di essere ricontattato in giorni e orari concordati. L’idea di una linea telefonica era stata attivata durante la pandemia. Da una situazione di emergenza siamo passati a una proposta strutturata», spiega Marcella Messina. Un servizio che gli utenti sembrano apprezzare particolarmente: a tre mesi dall’avvio della linea (gli operatori rispondono da lunedì a sabato, dalle 9 alle 12 al numero 035.0770223) sono 450 le chiamate ricevute e una quarantina le persone con cui gli operatori sono in contatto.

L’App «Argentovivo»

Recentemente è stata attivata anche l’App «Argentovivo», progetto realizzato sempre con Consorzio Ribes, Solco Città aperta e Televita spa. Si tratta di una piattaforma tecnologica via smartphone che informa su tutte le iniziative promosse in città da concerti a spettacoli teatrali, da laboratori a incontri relativi alla salute. Anche in questo caso i destinatari saranno tutti gli anziani e disabili con fragilità media o lievi a rischio di isolamento sociale. Obiettivo di «Argentovivo» è quello di contrastare l’isolamento favorendo la partecipazione a occasioni di socializzazione. Fondamentale per questa iniziativa il coinvolgimento dei Cte–Centri per tutte le età, dei commercianti locali e dell’associazionismo.

Il ruolo dei Cte

Proprio i Cte sono luoghi di aggregazione e socializzazione che anche in estate propongono numerose iniziative dedicate agli over 65. Il sito dedicato al Coordinamento dei 18 Cte (ctebg.it) presenta un calendario di attività in cui è possibile selezionare il quartiere, la data e vedere, quindi, quale evento è proposto. «Il bisogno degli anziani è di non stare da soli, trovare qualcuno con cui scambiare due chiacchiere – sottolinea Giancarlo Cattaneo, presidente del Cte del Villaggio degli Sposi e del coordinamento dei Cte –. Ad agosto organizziamo le cene del giovedì. Alla prima del 3 agosto di quest’anno c’erano 75 persone coinvolte, dopo averne intercettate almeno 300. Il fine delle diverse iniziative è quello di evitare l’isolamento in casa, soprattutto in una stagione in cui per il caldo non si esce, in particolare ci rivolgiamo ad anziani fragili, senza parenti o una rete di amicizie». In quest’ottica la proposta dei Cte sta cambiando: non più le attività classiche un tempo proposte per la terza età - tombola e giochi delle carte per intenderci -, ma un orizzonte che include anche altre proposte: «I “ nuovi” anziani – spiega Cattaneo – esprimono bisogni anche di tipo culturale, e possono essere coinvolti con gite, visite a mostre, incontri su temi di approfondimento. Il Cte del Villaggio per esempio ha circa 500 iscritti, ma quelli che partecipano assiduamente sono solo una cinquantina, il 10% degli iscritti. Ci stiamo impegnando per ampliare la gamma di iniziative che possano soddisfare tutti, chi ha interessi culturali e chi magari di intrattenimento». E siccome le parole esprimono intenzioni e idee i Centri sono ormai definiti Cte-Centri per tutte le età perché la volontà è di sviluppare l’intergenerazionalità e interculturalità.

La «Custodia sociale»

Sempre nei quartieri è presente il servizio di «Custodia sociale», con una figura che opera in modo discreto con il compito di essere un punto di riferimento per persone sole o in difficoltà. Interviene se c’è bisogno di un piccolo aiuto, si occupa di semplici commissioni come il ritiro di ricette mediche o piccole spese. Offre momenti di compagnia, favorisce occasioni d’incontro tra gli abitanti del condominio e del quartiere, fa conoscere e fa da collegamento con i servizi esistenti. La Custodia sociale si rivolge ad anziani soli, a nuclei familiari con anziani, adulti soli che attraversano momenti di criticità sanitaria o sociale (per brevi malattie o altro). Quest’anno, infine, è stato riproposto il Centro ricreativo estivo per anziani, che accoglie fino all’8 settembre una quarantina di persone che si ritrovano al Cte di Celadina, ogni lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 17.

«Il progetto – conclude l’assessore Messina – si pone l’obiettivo di aiutare gli anziani ad arricchire e sviluppare rapporti interpersonali, contrastando la condizione di isolamento ed emarginazione grazie alle molteplici iniziative, favorendo anche il benessere psicofisico. Il Comune, grazie alla collaborazione con i tassisti di Bergamo, garantisce il trasporto gratuito».

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