
(Foto di Bedolis)
VIAGGIO TRA I BANCHI. Le aree affollate anche ad agosto: «Qui si risparmia». In periferia si soffre l’assenza dei parcheggi, in centro vanno anche i turisti.
C’è chi percorre anche dieci chilometri a piedi pur di arrivare al mercato di via Spino. È lunedì 18 agosto, Bergamo rallenta nel pieno delle ferie, ma le bancarelle non conoscono sosta e il mercato in via Spino si conferma affollato. In centro, sul Sentierone, le file sono più contenute ma costanti, con un pubblico diverso e tanti turisti che approfittano della passeggiata per fermarsi agli stand.
Negli ultimi anni i banchi di via Spino sono scesi da 145 a 116 (di cui 2 di produttori agricoli), ma il cuore del mercato resta vivo: famiglie, giovani coppie, bergamaschi e stranieri che qui vengono per i prezzi imbattibili. Scarpe a 6 euro, magliette a 3, biancheria intima a 1,50, reggiseni a 5 euro, costumi persino a 50 centesimi. «Con venti euro torno a casa con due borse piene», racconta Giovanni, padre di tre figli. E un’ambulante conferma: «Qui a fare la differenza è il prezzo – spiega Marco, che vende biancheria –. Oggi è questo che conta». A pesare, è la mancanza di parcheggi. L’ipotesi del parcheggio multipiano di via Spino resta sul tavolo della Giunta, ma senza certezze: «A oggi nulla di definito, solo ipotesi», conferma l’assessore ai Lavori pubblici Ferruccio Rota. «Il mercato di via Spino, lo sappiamo, soffre la posizione decentrata e le caratteristiche un po’ sfortunate del posto: lontano dal centro, circondato da capannoni, molto assolato – puntualizza Diego Pesenti, presidente della Fiva Confcommercio (Federazione italiana venditori ambulanti di Bergamo) –. In cinque anni però possiamo dire che la situazione è migliorata e presto ci hanno detto che ci sarà un’importante riqualificazione del mercato, con più parcheggi e una migliore suddivisione delle merci».
I banchi di via Spino sono scesi da 145 a 116 negli ultimi anni, mentre al mercato del centro sul Sentierone sono rimasti stabili (32). Gli ambulanti confidano in una riqualificazione a breve termine degli spazi vicino all’A4.
Atmosfera diversa al mercato del Sentierone, lo stesso lunedì di pieno agosto. «La situazione lì è differente, più rosea. È il salotto della città e gli ambulanti godono di tutti i benefici della posizione: vicinanza con i clienti, selezione di articoli di qualità», illustra Pesenti. I numeri al mercato del centro in chiave agostana, restano stabili (32 bancarelle aperte tutti i lunedì, tranne il 25 agosto per la Festa di Sant’Alessandro, quando il mercato non si farà). «È un mercato più piccolo, ma funziona – spiega Dario Maranza, ambulante –. Qui passa gente in ferie, che ha tempo di guardarsi attorno e comprare qualcosa. Il 60% dei clienti sono habitué, il 20% turisti e un altro 20% occasionali».
«In centro il passeggio ci aiuta – dice il collega vicino di banco Aristide Veneziano –. Non è il mercato delle occasioni, ma una tappa che completa la visita a Bergamo». Il confronto è netto: via Spino è popolare, multietnico, a prezzi stracciati, utile a chi deve far quadrare i conti di una famiglia numerosa. Il Sentierone è più ordinato, con prezzi più alti e quasi una «chicca» da centro città. Entrambi, però, raccontano la vitalità dei mercati bergamaschi, capaci di resistere anche ad agosto. «Due mercati molto diversi tra di loro. Dal Sentierone solo riscontri positivi. Via Spino invece soffre soprattutto per la mancanza di parcheggi che abbassa la qualità dei servizi offerti», puntualizza Antonio Caffi, presidente di Anva Confesercenti Bergamo.
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