Inizia la scuola, l’assessora Poli: «21milioni di euro dal Pnrr»

PRIMA CAMPANELLA. L’assessora all’istruzione del Comune di Bergamo coglie l’occasione dell’avvio dell’anno scolastico per fare il punto della situazione sulla scuola bergamasca che ha ricevuto 21 milioni di euro per l’edilizia scolastica.

Il 12 settembre prende avvio il nuovo anno scolastico. A tutti i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, le famiglie, i dirigenti, i docenti, il personale scolastico della città l’augurio speciale dell’assessora all’istruzione Loredana Poli che a giugno 2024 conclude il suo mandato.

«Eccoci all’inizio dell’ultimo anno scolastico del mio secondo mandato come Assessore all’Istruzione della Città di Bergamo. Dieci anni di affiancamento a tutto il mondo della scuola e dei servizi per l’infanzia che mi hanno mostrato che i migliori risultati si ottengono quando le istituzioni e gli enti educativi – così come i singoli adulti – riescono a spogliarsi della tendenza ad essere autocentrati e ascoltano i bambini, le bambine, i ragazzi, le ragazze, cogliendo nelle loro esigenze, proposte, modalità di apprendimento, le migliori occasioni di collaborazione e condivisione di obiettivi costruttivi.

La nostra città ha un sistema di enti ed istituzioni educative e formative e di servizi che è diventato più solido e che è riuscito a passare attraverso la terribile esperienza della pandemia reagendo e poi conservando alcune modalità sperimentate in quei mesi e poi ritenute significative. Le persone, invece, sia adulti che giovani e piccoli, ancora si portano appresso il fardello di fatiche e timori che non hanno abbandonato le nostre giornate. Eppure le belle esperienze, gli incontri significativi, le occasioni di incontro della bellezza di apprendere cose su di sé e sul mondo che abitiamo ci dicono con chiarezza che insieme, con cura e attenzione educativa da parte di tutti e tutte, si può continuare a rendere questa città un luogo capace di educare.

Questo è il mio augurio per tutti i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, le famiglie, i dirigenti, i docenti, il personale della scuola e dei servizi educativi della città: mantenere la fiducia e la reciproca disponibilità per arricchire di buone esperienze e di competenze significative l’esperienza di crescita di ciascuno e ciascuna, dentro una comunità a sua volta capace di continuare a crescere grazie a cittadini e cittadine consapevoli, capaci di imparare sempre e di esprimere nel lavoro la propria dignità e il proprio impegno.»

Che cosa si è fatto e cosa si sta facendo

Questa è anche l’occasione per fare il punto su quanto in corso di realizzazione e in programmazione, a cominciare dagli interventi sul diritto allo studio, rispetto al quale il ruolo dell’Amministrazione Comunale si pone accanto alle scuole e alle famiglie per costruire contesti di apprendimento e di crescita accoglienti e attenti alla valorizzazione delle differenze di ciascuno e ciascuna, con tre finalità, che poi sono gli assi di lavoro principali:

- favorire coordinamento e supporto alle politiche educative e all’offerta formativa territoriale

- supportare l’ampliamento e il miglioramento dell’offerta formativa nel territorio

- garantire e supportare l’accesso a scuola e ai servizi educativi per tutti

Diritto allo studio: i numeri

Investiamo su scuola ed educazione circa 12.100.000 euro per la popolazione 0/14 anni che rappresenta circa il 12% del totale, cioè circa 14.500 ragazzi e bambini.

1. Coordinamento e supporto delle politiche educative e della didattica: dal vero e proprio lavoro di coordinamento dei diversi soggetti che si occupano di scuola ed educazione nel nostro territorio, fino alle manutenzioni ordinarie e straordinarie e le spese per le forniture e per il funzionamento (come pulizie e utenze) totale circa 5.067.000 euro di cui 1.104.000 euro provenienti da vari contributi dello Stato.

2. Ampliamento e miglioramento dell’offerta formativa nel territorio: progetti pensati e proposti dal Comune alle scuole anche da settori diversi da quello dell’istruzione, contributi alle scuole per finanziare i loro progetti di ampliamento dell’offerta formativa in autonomia, progetti tematici di rinforzo di particolari target (0-6, attività motoria di base, progetti inseriti in forniture di servizi comunali – mense e raccolta rifiuti) totale circa euro 500.000.

3. Accesso a scuola e servizi per il diritto allo studio: supporto a fragilità socioeconomiche e agli alunni con disabilità da 0 a 14 anni come rette dei nidi comunali personalizzate su base ISEE, posti convenzionati e poli per l’infanzia, convenzione con le scuole dell’infanzia paritarie per la calmierazione delle tariffe (che forniscono circa il 52% dei posti disponibili in città), consulenza pedagogica per tutti gli Istituti Comprensivi statali, assistenza educativa e trasporto dedicato per alunni e alunne con disabilità, gratuità rette mensa, in collaborazione con i Servizi sociali, trasporto scolastico e riduzione tariffe ATB per abbonamenti studenti, acquisto libri scuole primarie. Totale circa euro 6.550.000

Progetto scuole aperte verrà ampliato

Per potenziare le strategie di resilienza del nostro territorio in risposta a nuovi bisogni di relazione, socialità e movimento che emergono in particolare tra i ragazzi e gli adolescenti, il Comune di Bergamo, in collaborazione con gli Istituti Comprensivi De Amicis, Camozzi, Da Rosciate e da quest’anno anche Muzio e in partnership con Consorzio Sol.Co Città Aperta, Consorzio R.I.B.E.S., Opera Diocesana Patronato S. Vincenzo, ha elaborato il progetto «Scuole Aperte - GPS».

Il progetto vede la realizzazione di attività e laboratori, aperti a tutti gli alunni dagli 11 ai 14 anni nella fascia oraria del pomeriggio in giorni e orari concordati con le scuole, i plessi degli IC sopra citati. In particolare, le azioni, incluse in un Catalogo esperienziale di attività e laboratori realizzato in co-progettazione con gli stessi ragazzi, e gestite da Comune, scuole, partner del progetto e soggetti del territorio, possono essere così classificate:

1. creazione di spazi aperti d’incontro e relazione nel contesto scolastico, gestiti mediante presenza educativa leggera da parte degli educatori del Servizio Politiche giovanili del Comune di Bergamo;

2. attivazione di laboratori integrativi di potenziamento linguistico, matematico, scientifico;

3. attivazione di momenti di studio in un clima di collaborazione tra pari e nel rispetto dei tempi di apprendimento di ciascuno (spazi di studio individuali, gruppi di studio auto-organizzati, lezioni di piccolo gruppo);

4. attivazione di laboratori di comunicazione, gioco, manualità;

5. proposta di attività sportive, multi sportive e di gioco motorio;

4. strutturazione di spazi per pranzare insieme o di mensa, eventualmente con programmi di educazione alimentare.

Edilizia scolastica: i soldi del Pnrr

Quest’anno scolastico si caratterizza per i lavori importanti sull’edilizia scolastica in corso di realizzazione grazie ai fondi Pnrr e non solo.

Com’è noto, circa 21 milioni di euro hanno preso la strada di Bergamo nell’ambito dei progetti di rinnovamento delle scuole previsti grazie al Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si va dai 6,5 milioni di euro del piano #Scuolenuove per finanziare la ricostruzione della scuola Scuri (Invitalia lavorando per e appaltare i lavori, e al Comune per completare la progettazione esecutiva), ai 2,85 milioni per la palestra di San Tomaso, i cui lavori sono cominciati.

A Bergamo, il Pnrr ha destinato ai nidi a gestione comunale ben 8.719.000 euro. Tutti interventi di demolizione e di ricostruzione, con un incremento complessivo di 140 posti.

I fondi riguardano 5 nidi: il Nido Il Villaggio, in via Don Bepo Vavassori, i cui lavori sono in corso; il Nido I Coriandoli, in via Mozart; il Nido Il Bruco Verde, via Biava; il Nido L’erba Voglio, via Toscanini; il Nido Il Ciliegio, via Isabello. Per gli altri quattro nidi i lavori sono stati aggiudicati alle imprese e partiranno entro l’anno o al massimo a gennaio.

Sempre per quel che riguarda le scuole, a tutto questo si aggiungono 1.300.000 euro per il primo lotto di riqualificazione della scuola Mazzi-Calvi (in approvazione il progetto esecutivo); 400.000 euro per la riqualificazione parziale della scuola Donadoni, parzialmente eseguita quest’estate e parzialmente nella prossima.

Il Comune di Bergamo ha attuato il piano di intervento per l’estate 2023 nei propri istituti, con manutenzioni previste in diverse scuole e altrettanti quartieri.

Innanzitutto i lavori di manutenzione straordinaria, opere, che si sono concentrati quest’anno nella scuola primaria Diaz con il rifacimento di tutti i controsoffitti dell’edificio; nella scuola Papa Giovanni XXIII a Monterosso (primaria e scuola dell’infanzia), istituto nel quale – dopo il rifacimento del manto di copertura e tutti i blocchi dei servizi igienici avvenuto lo scorso anno – si è provveduto a tinteggiare tutte le pareti e svolgere alcuni lavori di sistemazione necessari ad accogliere alcune classi della scuola Rosa, il cui edificio si prepara alla demolizione e alla successiva ricostruzione – inizio lavori previsto in autunno 2023, finanziati attraverso il bando Spazi_Are per oltre 5,5 milioni di euro.

A questi due interventi principali si aggiungono altre opere significative, come – tra gli altri – il rifacimento dei servizi igienici della scuola Ghisleri e la sostituzione di tutti i serramenti della scuola Locatelli di via Pradello, con nuovi serramenti più sicuri e performanti dal punto di vista dell’efficientamento energetico.

A Longuelo scuole primarie e secondarie di primo grado convivranno nell’edificio della scuola Cavezzali nel prossimo anno scolastico: i due plessi scolastici verranno per la prima volta uniti nello stesso edificio, consentendo così di centrare l’importante obiettivo di mantenere il presidio educativo nel quartiere, migliorando nello stesso tempo le performance in termini di sostenibilità energetica dell’istituto. Nell’edificio che si svuoterà, nell’anno 2023/24 troveranno sede l’asilo nido nel piano terra, alcune classi del Liceo Secco Suardo al primo piano.

Gli Stati Generali della Scuola digitale

Infine tornano venerdì 24 e sabato 25 novembre 2023 alla Fiera di Bergamo gli «Stati generali della Scuola digitale», l’evento di carattere nazionale, che si è svolto a Bergamo per sette edizioni dal 2016 al 2022, diventato un appuntamento di rilievo a cadenza annuale.

Gli Stati Generali della Scuola Digitale si pongono l’obiettivo di aggiornare, condividere e mettere a fattor comune le più significative esperienze in atto nella scuola italiana, con particolare attenzione all’apertura di interlocuzioni con i territori, con i contesti educativi più innovativi e col mondo del lavoro. Quest’anno tenendo in particolare considerazione i temi del dossier di Capitale Italiana della Cultura. Organizzato in collaborazione con l’Associazione Centro Studi ImparaDigitale e quest’anno in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito

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