Luci in Città Alta e rotatorie: il Comune a caccia di sponsor

La delibera della Giunta. Visibilità del logo in cambio di contributi dei privati. C’è anche il futuro rondò di via Carnovali-Autostrada.

Il Comune è a caccia di sponsor. In cambio di un contributo economico, sulla nuova rotatoria di via Autostrada all’incrocio con via Carnovali, sulla nuova illuminazione monumentale di Città Alta e su altri interventi di arredo urbano o ritenuti strategici per Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura, ci sarà «un opportuno ritorno di immagine consistente nella visibilità del proprio logo o marchio e nella pubblicizzazione dell’iniziativa» si legge nell’atto di indirizzo politico approvato dalla Giunta nei giorni scorsi.

Spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Brembilla: «Questi interventi sono a Pop (piano opere pubbliche, ndr) e li realizzeremo in ogni caso. Ma se qualcuno si farà avanti, abbiamo una procedura definita da seguire per le sponsorizzazioni. Ci sono alcuni requisiti da rispettare, è una cosa abbastanza nuova per il Comune di Bergamo».

L’iniziativa è legata a Bergamo Brescia Capitale 2023, «occasione per realizzare progetti che abbiano come finalità la valorizzazione del patrimonio artistico monumentale di Città Alta e l’abbellimento di rotatorie stradali, oltre ad altri interventi ritenuti strategici». Da sponsorizzare, si diceva, il primo lotto dell’illuminazione monumentale di Città Alta (costo 385mila euro) e la nuova rotatoria tra via Autostrada e Carnovali (opera da quasi 1,8 milioni di euro, prevede la «realizzazione di un’importante fontana con sistemazione del verde e complementi d’arredo urbano»).

Le modalità di sponsorizzazione sono diverse: c’è quella finanziaria «attraverso il versamento al Comune di un importo», quella tecnica indiretta «attraverso l’esecuzione di lavori la fornitura di beni e servizi mediante il ricorso ad altri soggetti», quella tecnica diretta, «attraverso l’esecuzione di lavori, la fornitura di beni e servizi relativi alla propria attività d’impresa» oppure la forma mista «composta da erogazione economica e tecnica».

A breve una procedura ad evidenza pubblica, «per procedere – si legge nella delibera – all’affidamento, mediante sponsorizzazione a soggetti esterni, della realizzazione di uno o più stralci funzionali dei progetti». Palafrizzoni pone dei paletti: no a sponsorizzazioni riguardanti propaganda politica, sindacale, religiosa o filosofica, pubblicità legata a tabacco, prodotti alcolici e farmaceutici, materiale a sfondo sessuale e giochi d’azzardo. E ancora no a messaggi offensivi, espressioni di fanatismo, razzismo, odio e mancato rispetto delle pari opportunità.

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