(Foto di Colleoni)
VIABILITÀ . Primo test «vero» per il nuovo assetto con tanto traffico, complici il maltempo e gli acquisti prenatalizi. Berlanda: «Servirà qualche giorno per valutare gli effetti». Lievi miglioramenti solo nelle prime ore del mattino.
Il momento dei bilanci arriverà più avanti, quando potrà essere supportato da un periodo abbastanza lungo di osservazione e soprattutto dai dati del traffico. Intanto, però, il primo «vero» giorno della nuova viabilità alla Martinella più di qualche difficoltà sulla strada all’incrocio con la Sp 35 della Valle Seriana l’ha mostrata.
La concomitanza tra la pioggia - che ha inevitabilmente ridotto le velocità dei pendolari alla guida creando code al semaforo e in direzione del Rondò delle Valli - e il maggiore afflusso di veicoli sulle strade nel periodo pre-natalizio, ha reso - nella mattinata di martedì 16 dicembre - la circolazione dalla Valle Seriana verso la città meno fluida di quanto sperato, nonostante l’introduzione del semaforo «sempre verde» (con il rosso a chiamata pedonale).
«Questa mattina (16 dicembre, ndr) il traffico è stato molto elevato in generale in tutta la città, legato probabilmente alla pioggia, perciò anche il verde continuo non ha dato grandi benefici. Bisognerà aspettare qualche giorno e valutare i volumi di traffico e i tempi di percorrenza in condizione di normalità», riferisce l’assessore alla Mobilità, di Palafrizzoni Marco Berlanda. Il rallentamento sulla carreggiata, se non altro, è occasione per prestare più attenzione alle modifiche apportate all’assetto della circolazione. «La piena funzionalità della nuova viabilità alla Martinella a ogni modo è garantita – sottolinea Berlanda –, i new jersey all’incrocio sono stati posizionati e l’impianto semaforico è stato regolato». Mantiene cautela anche la Provincia, che prima di commentare l’andamento del traffico aspetta di avere le statistiche delle prime rilevazioni («Ragioneremo sulla base dei dati», fanno sapere da Via Tasso).
Dei miglioramenti nell’accorciamento dei tempi per raggiungere il posto di lavoro, a dirla tutta, sono stati percepiti, ma a sperimentarli è stato chi ha viaggiato nella fascia tra le 7 e le 8, e quindi prima del momento del picco del traffico, tra le 8 e le 9, quando invece sono diversi gli automobilisti ad aver segnalato incolonnamenti. «Qualcuno sul nostro gruppo “Viabilità in Valle Seriana” ha scritto che con il sempre verde è cambiato poco o nulla. Ma siamo a metà dicembre, un periodo in cui c’è parecchio afflusso sulle strade, e in più oggi (16 dicembre, ndr) pioveva. Non è la mattinata giusta per tracciare un bilancio», dice Martino Bigoni, referente della pagina Facebook che conta circa 30mila iscritti. Per chi scende dalla Valle Seriana, aggiunge Bigoni, il «sempre verde» è utile, ma non è tutto. «Bisogna capire che non è un intervento risolutivo. È chiaro che poter procedere verso la città con un semaforo in meno è un vantaggio, soprattutto per chi entra in città dal rondò delle Valli, ma per chi procede verso l’autostrada il problema rimane».
Il tema dell’introduzione del «verde continuo» alla Martinella si lega anche a un’altra viabilità, quella proveniente dall’hinterland est di Bergamo e che ogni giorno transita dal ponte Marzio di Gorle. Il Comune era stato negli scorsi mesi «protagonista» della sperimentazione della chiusura degli accessi al paese da via Trento e proprio da via Martinella, nel tentativo di alleggerire il carico veicolare sul viadotto e in centro al paese. «Spero vivamente che qualcosa possa cambiare anche sull’asse est-ovest, che tutte le mattine viene percorso da migliaia di pendolari trovando a Gorle un blocco di mezz’ora per attraversare il paese – commenta il sindaco Giovanni Testa –. Ma al di là della fiducia e della speranza ora è il momento della concretezza. Occorre guardare non solo a chi scende dalla Valle Seriana, ma anche a chi dal bacino est si reca a Bergamo», afferma Testa.
Un messaggio che riporta all’attenzione un altro intervento infrastrutturale chiesto dal territorio: quello della cosiddetta strada «Penetrante da est». Ma questa è un’altra questione.
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