
Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 14 Maggio 2025
Mense a scuola, Bergamo la più cara in Lombardia
LA CLASSIFICA. In città costo massimo di 5,50 euro a pasto contro una media regionale di 4,83 . Marchesi: «Previste agevolazioni».
Pasti «salati». Fuor di metafora, se si guarda alle tariffe massime, le mense scolastiche del Comune di Bergamo sono le più care della Lombardia: è il responso della nuova indagine annuale dell’associazione Cittadinanzattiva su questi servizi. L’analisi si basa sul costo sostenuto da una «famiglia tipo» di due genitori e un figlio minore con reddito lordo annuo di 44.200 euro, equivalente a un Isee di 19.900 euro.
Numeri e classifica
A Bergamo la spesa per questo nucleo si attesta a 5,50 euro per pasto, per un costo mensile di 110 euro (stimando 20 giorni di fruizione della mensa) e di 990 euro annui se si considerano i classici nove mesi scolastici. In Lombardia il costo massimo medio è invece di 4,83 euro a pasto, le tariffe più vantaggiose sono a Milano (3,63 euro). Per una «famiglia tipo» bergamasca la spesa annua è di circa 120 euro superiore alla media lombarda. Bergamo si conferma la città più cara in regione, come già l’anno scorso, ma non è più nella top-ten nazionale del caro-mensa.
Il tema della qualità
«La tariffa indicata dal report – precisa Marzia Marchesi, assessore ai Servizi per l’infanzia, educativi e scolastici – rappresenta il valore di contribuzione massimo previsto per una famiglia col valore Isee più alto. Il Comune garantisce una serie di agevolazioni quando ci sono più fratelli o sorelle iscritti al servizio, o quando si è in presenza di alunni con disabilità certificata, e prevede inoltre l’esenzione nel caso di alunni segnalati dai servizi sociali comunali in situazione di grave disagio socio-economico». C’è poi un altro tema: «È importante parlare di tariffe ma anche di qualità. Anche quest’anno Bergamo è ai vertici nella classifica stilata da Foodinsider, che dal 2017 ci vede nella top-ten dei Comuni più virtuosi grazie ad un intenso lavoro finalizzato a coniugare l’attenzione alle linee guida nazionali sulla nutrizione». In questo ambito, nelle mense scolastiche vengono distribuiti «mediamente 4.500 pasti al giorno che prevedono l’utilizzo di prodotti Bio (almeno 80%), di produzioni Igp, Dop, Stg, Pat e produzioni a km 0», dice Marchesi, ricordando anche «l’impegno costante per la riduzione dello spreco».
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