Mercato allo stadio, trasloco in vista per il via ai lavori

Da maggio si cambia. Aperto il confronto tra il Comune e gli ambulanti.Tra le opzioni sul tavolo in pole position il parcheggio del parco Goisis.

Trasloco in vista per il mercato dello stadio. Tra gli ambulanti serpeggia preoccupazione, in attesa di sapere dove saranno spostati da maggio, quando prenderà il via il cantiere per il rifacimento della Curva Sud e, gioco-forza, le bancarelle del sabato dovranno traslocare.

Dove? C’è più di un’ipotesi sul tavolo di confronto aperto tra Comune e associazioni di categoria, che si incontreranno nei prossimi giorni: in pole position (almeno per l’amministrazione comunale) ci sarebbe il parcheggio del parco Goisis (quello usato per l’estivo), poi il parcheggio davanti alla tribuna di viale Giulio Cesare (che sarebbe però troppo piccolo per ospitare tutti i banchi) e l’opzione ex Reggiani, ma più complicata perché parliamo di un’area privata.

La soluzione più semplice sarebbe via Marzabotto, dietro al Lazzaretto, che già gli ambulanti sono abituati a utilizzare quando il piazzale dello stadio è off limits. Ma durante l’estate è prevista la demolizione della vicina scuola Rosa, un cantiere non banale che rende impossibile il trasloco del mercato in via Marzabotto. Da qui la necessità di individuare un’alternativa che possa ospitare 54 banchi per circa 18 mesi. Questa la durata dei lavori allo stadio, ma gli ambulanti sono pronti ad affrontare una trasferta lunga due anni, in caso di sforamenti delle tempistiche: «Il mercato dello stadio è il mercato commercialmente più rilevante della città, quindi abbiamo le antenne drizzate – spiega Cesare Rossi, vicedirettore Confesercenti –. Andiamo alla riunione con il Comune con un po’ di trepidazione, sperando che la proposta che ci farà l’amministrazione comunale sia percorribile».

La soluzione più semplice sarebbe via Marzabotto, dietro al Lazzaretto, che già gli ambulanti sono abituati a utilizzare quando il piazzale dello stadio è off limits. Ma durante l’estate è prevista la demolizione della vicina scuola Rosa

Da Palazzo Frizzoni bocche cucite sul futuro del mercato dello stadio, la nuova location «sarà comunicata quando si sarà chiuso il confronto con le associazioni di categoria» fanno sapere da piazza Matteotti.

Gli ambulanti intanto si dicono pronti a collaborare su «quelle procedure di spostamento tutt’altro che semplici» continua Rossi. Che porta alla luce una preoccupazione degli operatori: «Sono pronti a spostarsi – premette –, al Comune però chiedono che a fine cantiere si torni nella piazza riqualificata. Il timore è che il nuovo disegno architettonico non consenta a tutti i banchi di avere il proprio spazio. Comprendiamo che non si possa progettare una piazza in base alle necessità di un mercato che la utilizza una volta a settimana, ma crediamo si possano ottemperare tutte le esigenze».

In via Spino

E mentre sul fronte di viale Giulio Cesare si cerca una soluzione condivisa, in via Spino il fu mercato della Malpensata non decolla. Anzi, gli operatori parlano di «situazione drammatica», acuita dai lavori per il nuovo svincolo autostradale che si è mangiato una parte del piazzale. In realtà le bancarelle sono state riposizionate senza troppa difficoltà, anche perché alcuni operatori hanno rinunciato alla loro postazione: «La mancata sostituzione di alcuni operatori, per esempio quelli che vanno in pensione, è un problema che non riguarda solo Bergamo – riflette Rossi –. È certo però che il cantiere per lo svincolo non agevola la ripresa di un mercato che già era in difficoltà».

Tra i banchi c’è malumore, alcuni ambulanti storici che hanno scelto di andare in via Spino si «pentono di non aver scelto piazzale Alpini. I nostri colleghi che si sono spostati là (quando è stato smembrato il mercato della Malpensata, ndr) adesso sono addirittura sul Sentierone e lavorano bene».

E in effetti i banchi sul rinnovato centro piacentiniano sono l’altro volto del mercato: maglioncini perfettamente piegati sul banco, griffe a prezzi scontati, non si vedono le sbavature di via Spino, dove qualche ambulante ammassa la merce a terra in sacchetti di plastica e improvvisa tavolini per la siesta sui plinti antiterrorismo.

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