Morì cadendo dalla finestra, sul conto ammanchi di soldi: giallo a Colognola

Le indagini. I familiari di una 77enne hanno presentato denuncia. Indagata una ragazza ucraina che faceva le pulizie nel suo appartamento. «Dei testimoni hanno sentito un litigio».

L’ipotesi iniziale del suicidio sembra perdere consistenza: Rosanna Aber, pensionata di 77 anni morta il 22 aprile cadendo dalla finestra al quarto piano della palazzina di via Einstein in cui viveva, potrebbe non essersi gettata spontaneamente.

Qualche giorno dopo sarebbe partita per il mare e non aveva dato segnali di crisi o depressione. I familiari dopo la tragedia hanno presentato denuncia per ammanchi di denaro sul suo conto e mercoledì mattina la Polizia Scientifica ha effettuato un accurato sopralluogo intorno alla palazzina e nell’abitazione. In tanti hanno visto gli agenti al lavoro, intenti a scattare fotografie e prendere misurazioni, e lo hanno pure segnalato sul sito Facebook «Sei di Colognola se...». Impossibile non accorgersene, anche perché la Polizia locale ha chiuso temporaneamente la strada per consentire gli accertamenti. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Emanuele Marchisio, sono affidate alla squadra Mobile della questura: gli accertamenti di mercoledì sono serviti a ricostruire la dinamica della caduta, per capire se la donna sia stata spinta o se si sia gettata volontariamente. Si attendono anche gli esiti dell’autopsia, durante la quale è stato prelevato del materiale trovato sotto le unghie della pensionata.

La tragedia il 22 aprile in via Einstein. La Scientifica è tornata mercoledì per accertamenti

La denuncia presentata dai familiari in questura (Rosanna Aber era vedova e madre di tre figli e una figlia) è incentrata su due fatti che li hanno insospettiti: un ammanco di denaro dal conto della donna e la testimonianza dei ragazzi che, il pomeriggio del 22 aprile, erano seduti su una panchina e hanno riferito di aver sentito una lite tra due donne e poi il tonfo della 77enne precipitata dalla finestra.

Dopo la caduta Rosanna Aber respirava ancora, ma tutti i tentativi dei soccorritori del 118 di rianimarla erano risultati vani. Nel suo appartamento gli agenti della questura, intervenuti per i primi accertamenti, avevano trovato una ragazza ucraina che da un mese e mezzo aiutava la pensionata nei lavori domestici. Avevano ascoltato sia la sua testimonianza, sia quella dei parenti e dei ragazzi sulle panchine. Il pm aveva disposto l’autopsia e successivamente dato il nullaosta alla sepoltura. I funerali di Rosanna Aber sono stati celebrati il 2 maggio e da allora i familiari sono in attesa di avere risposte ai loro dubbi.

Secondo quanto riferito nella denuncia, la pensionata il giorno della morte era andata in banca per segnalare che da un mese e mezzo, da quando cioè era arrivata la ragazza delle pulizie, ogni settimana qualcuno aveva prelevato dal suo conto corrente, utilizzando il suo bancomat, 6-700 euro. Dalla banca le avevano consigliato di andare a sporgere denuncia, e lei era intenzionata a recarsi dai carabinieri quello stesso pomeriggio. Ma non ci è mai arrivata. Tornata a casa sarebbe nato il litigio con la ragazza, sentito dai testimoni seduti sulle panchine e su cui gli inquirenti stanno indagando.

La denuncia per il furto dei soldi presentata dai familiari ha permesso agli agenti di acquisire le immagini dei bancomat nei momenti in cui risultavano i prelievi dal conto della pensionata. Le immagini avrebbero consentito di identificare la ragazza, che risulta indagata. È difesa dall’avvocato Andrea Pezzotta, che preferisce non rilasciare dichiarazioni.

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