Multe, è scattata la rivoluzione digitale. Tablet e codice Qr: ecco cosa cambia

LA RIORGANIZZAZIONE. La Polizia locale ha rottamato i vecchi blocchetti, sostituiti da dispositivi e stampanti portatili. Il verbale si «scarica» e il Comune risparmia 30mila euro l’anno. Angeloni: «Meno costi e ridotti i margini d’errore».

Chi ha preso una multa in città dopo il 1° settembre lo ha già sperimentato. Sul parabrezza dell’auto non avrà trovato il classico «foglietto» giallo con i dati scritti a mano dal vigile, ma una sorta di «scontrino» con «Qr code» che rimanda al portale da cui si può scaricare il verbale e provvedere al pagamento. È la sanzione «digitale», parte della trasformazione tecnologica delle pubbliche amministrazioni, novità ormai attuata anche dal Comune di Bergamo. Così da un paio di settimane il comando della Polizia locale di via Coghetti ha «rottamato» i blocchetti dei vigili, sostituendoli con 90 tablet, 80 stampanti «portatili» e 15 stampanti «slim» da posizionare sul cruscotto delle «volanti».

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Una rivoluzione anche dal punto di vista dell’immaginario collettivo, dell’«iconografia» del vigile con il blocchetto in mano intento a dare multe alle auto, o moto, in divieto di sosta. In termini pratici, dal punto di vista del Comune di Bergamo e del Comando della Polizia locale, i risvolti sono solo che positivi.

I numeri

L’operazione «tablet», al netto del costo dei nuovi dispositivi, porterà a un risparmio annuo di 30mila euro per le casse comunali. Ma soprattutto, libererà gli agenti della Polizia locale dall’incombenza di dover riportare i dati delle sanzioni cartacee nel sistema informatico della Polizia locale (azzerando il margine di errore). Parliamo di circa 50-60mila sanzioni scritte sui blocchetti in un anno, un numero non banale se si pensa che ogni anno le multe staccate dal comando di via Coghetti (comprese quindi quelle per le Ztl, superamento del limite di velocità, dove il riscontro al contravventore non è immediato) sono circa 170mila. Spiega l’assessore alla Sicurezza e all’Innovazione Giacomo Angeloni: «Da tempo la Polizia locale ha intrapreso un percorso di adeguamento tecnologico, grazie al lavoro della comandante Monica Porta questa novità viene ora attuata. Il passaggio ai tablet è essenziale per garantire tempestività e precisione nelle attività, assicurando una gestione più rapida ed efficace delle informazioni. Anche il margine di errore nel riportare le informazioni contenute nel verbale sarà ridotto, sarà risparmiato infatti molto tempo che prima era dedicato al “data entry”, per non parlare del risparmio di carta». Agli agenti basterà togliere la scheda dal tablet e inserirla nel pc, caricando le sanzioni su «Send» (Servizio notifiche digitali), piattaforma nazionale che raccoglie tutti gli atti amministrativi da notificare al cittadino, multe comprese.

Le novità

E qui scattano le novità per gli utenti. La prima riguarda l’avviso nell’immediato. Come si diceva, non più il «foglietto» ma una sorta di «scontrino» con Qr code, da utilizzare per il pagamento della sanzione, attraverso l’App «Io» o attraverso le piattaforme bancarie. Tecnicamente un «atto di cortesia», non obbligatorio ma che, assicura l’assessore Angeloni, «verrà sempre lasciato sul parabrezza, per avvisare il cittadino». In ogni caso (sia che lo scontrino venga messo sul cruscotto, sia in quello in cui non possa essere apposto contestualmente alla contestazione della violazione, ad esempio per gli accessi alle Ztl), la notifica avviene sempre anche per vie «informatiche» (come la Pec o una mail registrata). Un’altra voce rilevante, questa, per Palazzo Frizzoni, che ogni anno accantona qualcosa come un milione e mezzo di euro nel bilancio per le sole spese di notifica cartecea. A gestire la notifica non è direttamente la Polizia locale, ma la piattaforma «Send» che conosce i dati del cittadino, eventuale indirizzo e-mail, Pec o account sulla app «Io».

Al posto del classico «foglietto» sui parabrezza delle auto gli agenti della Polizia locale lasciano ora una sorta di «scontrino» con Qr code, da utilizzare per il pagamento della sanzione, attraverso l’App «Io» o attraverso le piattaforme bancarie.

E per chi non ha «recapiti digitali»? In questo caso è previsto l’invio a casa di una raccomandata cartacea. Attenzione però: non conterrà il verbale, ma solo l’avviso. Per poter quindi scoprire gli «estremi» della violazione e della sanzione, il cittadino potrà scaricare il verbale seguendo le indicazioni presenti nell’avviso oppure recarsi al comando della Polizia locale, in via Coghetti, dove è stato attivato un apposito servizio di stampa, annunciato ieri dal Comune che – come è accaduto in altre città – ha già ricevuto più di una lamentela da parte dei cittadini meno avvezzi al digitale. Palafrizzoni precisa comunque che la copia cartacea del verbale stampato al Comando ha solo «finalità informative e di supporto al pagamento della sanzione. Non ha valore di notifica ufficiale, che resta regolata dalle modalità previste dalla piattaforma Send».

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