Omicidio Bonomelli, condanne confermate in Appello: nessuno sconto per i quattro imputati - video

IL PROCESSO. La Corte d’Appello di Brescia ha confermato le condanne inflitte in primo grado ai quattro imputati per l’omicidio di Angelo Bonomelli, l’imprenditore 80enne di Trescore Balneario ucciso nel novembre 2022. Secondo i giudici fu omicidio volontario.

In camera di consiglio c’è rimasta tre ore. Poi, alle 13.20 di mercoledì 21 maggio, la Corte d’assise d’appello di Brescia presieduta da Eliana Genovese (a latere Anna Maria Dalla Libera) ha pronunciato il suo verdetto sulla morte di Angelo Bonomelli, 80 anni di Trescore, l’imprenditore delle onoranze funebri trovato morto nella sua auto l’8 novembre 2022 in un parcheggio di Entratico senza il cellulare, il portafogli con 120 euro e il suo inseparabile orologio d’oro Longines.

Anche i giudici di secondo grado hanno letto la vicenda come un omicidio volontario con dolo

eventuale, come aveva fatto la Corte d’assise di Bergamo, e hanno confermato la sentenza: 26 anni per Matteo Gherardi, 34enne di Gaverina, ritenuto la mente, e per l’amico Omar Poretti, 26enne di Scanzorosciate; 15 anni per l’ex compagna del primo Jasmine Gervasoni, 25enne di Sedrina, e per il padre 69enne Luigi Rodolfo Gherardi.

«È una sentenza esemplare perché così viene ribadito che il metodo di rapinare con il sedativo è subdolo oltre che pericoloso» commenta dopo il verdetto il figlio di Bonomelli, Emanuele, costituitosi parte civile con le sorelle e la madre.

Bonomelli fu attirato in trappola dai quattro il giorno precedente al bar Sintony di Entratico e fu narcotizzato con del Rivotril, un sedativo che Poretti aveva versato di nascosto nel caffè sorseggiato dall’80enne durante l’incontro. E poi derubato e abbandonato. Dovevano mettere in conto che il farmaco poteva essere letale per un anziano, è il concetto con cui i giudici di primo grado avevano motivato il dolo eventuale.

A Brescia la Procura generale aveva chiesto la conferma delle condanne. Mercoledì 21 maggio, in mattinata, il pg ha depositato le proprie repliche, cui sono seguite quelle delle difese. Secondo le quali (avvocati Luca Bosisio, Gianluca Quadri, Roberta Zucchinali) si tratterebbe di una morte come conseguenza della rapina o, al massimo, un omicidio preterintezionale. La parte civile (avvocati Raffaella Sonzogni e Daniele Goglio) nelle proprie repliche ha insistito sul sequestro di persona, reato che non è mai stato contestato.

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