Ospitare i profughi ucraini, nasce «l’albo» delle famiglie accoglienti

L’iniziativa La «chiamata» arriva dal Comune di Bergamo, che ha ulteriormente stretto la collaborazione con Refugees welcome.

Una casa, ma soprattutto un po’ di tempo libero ed empatia, per aiutare i profughi ucraini a lasciare alle loro spalle gli orrori della guerra. La chiamata all’accoglienza viene lanciata dal Comune di Bergamo che, con una delibera di Giunta ha ulteriormente stretto la collaborazione con Refugees welcome, associazione attiva a livello internazionale che, dal 2019, ha una sua sezione anche a Bergamo. Il primo passo è la registrazione all’albo delle «Famiglie accoglienti», dove è possibile iscriversi, compilando un breve form. Chi deciderà di partecipare non sarà lasciato solo, le famiglie saranno affiancate da un team di esperti.

Messina: «La comunità rappresenta una risorsa»

Nella mattina di venerdì 1 aprile la presentazione del progetto con il lancio dell’«Albo», con l’assessora alle Politiche sociali Marcella Messina: «L’idea di welfare di comunità è per noi una risposta importante, a maggior ragione oggi che parliamo di Ucraina la comunità rappresenta una risorsa – commenta -. Per questo promuoviamo questo lavoro, costituendo un Albo per le famiglie accoglienti, dove vengono richiesti requisiti minimi».

Le famiglie devono essere disposte ad accogliere un adulto ucraino, a diversi livelli. Prevista anche un’accoglienza «leggera, dove la persona può vivere la dimensione famigliare condividendo i loro tempi – continua Messina -. Si tratta di sostegno e di supporto. Il Comune di Bergamo già collaborava con “Refugees welcome”, l’impegno è rendere questa esperienza strutturale e di fattiva collaborazione. Questa prima sperimentazione durerà 6 mesi, ma ci piacerebbe che possa proseguire in futuro».

Il progetto sarà seguito da Refugees welcome

Il progetto sarà seguito dall’associazione «Refugees welcome», «associazione che nasce in Germania nel 2014 e nel 2015 in Italia, dove è presente con 30 città, tra cui Bergamo – illustra la fondatrice e presidente Fabiana Musicco -. L’innovatività sta nel modello promosso, di pieno coinvolgimento dei cittadini che stanno a fianco dei rifugiati, insieme ad attivisti e facilitatori appositamente formati. Le relazioni di prossimità sono i fattori decisivi per favorire accoglienza e soprattutto inclusione, abilitando le persone all’autonomia». Per informazioni: https://refugees-welcome.it/

In città al momento ci sono 2.608 persone accolte, di cui 1.835 femmine e 773 maschi. Del totale, 1.048 sono bambini da 0 a 14 anni, 271 ragazzi dai 15 ai 19 anni, 1.177 adulti tra i 20 e i 64 , 100 tra i 65 e i 79 anni, 12 over 80.

L’Albo delle famiglie accoglienti è un progetto riservato ai residenti a Bergamo. In città al momento, accolti soprattutto dalla rete Caritas diocesana, ci sono 2.608 persone di cui 1.835 femmine e 773 maschi. Del totale, 1.048 sono bambini da 0 a 14 anni, 271 ragazzi dai 15 ai 19 anni, 1.177 adulti tra i 20 e i 64 , 100 tra i 65 e i 79 anni, 12 over 80.

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