Palafrizzoni, conti in ordine per il 2024. Polemica con il governo sui tagli ai fondi

IL BILANCIO DI PREVISIONE. Si sentono i contraccolpi dell’inflazione alta e dell’emergenza minori non accompagnati. L’affondo di Gandi: «Inseriti gli 80 milioni del Piano di ripresa, ma ci arriveranno 520mila euro in meno all’anno».

È stato presentato venerdì 12 gennaio l’ultimo bilancio preventivo della Giunta Gori bis, dove i numeri sul 2024 tengono, nonostante l’inflazione aumenti i costi dei servizi e l’emergenza dei minori stranieri non accompagnati a cui far fronte (9,2 milioni di euro di spesa, di cui 8,7 coperti dallo Stato). Il Comune può però contare su una città «vivace», dove il gettito Irpef aumenta (di 2 milioni sui 20,9 incassati), così come la tassa di soggiorno da record con la Capitale della Cultura (2,5 milioni di euro).

A sostenere il documento i fondi del Pnrr, 80 milioni di euro con cui concretizzare nel 2024 opere già annunciate, dai nuovi asili nido alla vasca di laminazione in largo Barozzi. Ma, commenta Sergio Gandi, vicesindaco e assessore al Bilancio, «dovremo fare a meno di 520mila euro sul 2024 e altrettanti sul 2025 e 2026 perché il governo Meloni, con il ministro Giorgetti (all’Economia, ndr), ha tagliato fondi ai Comuni per 200 milioni di euro, una brutta sorpresa annunciata prima di Natale. La stima fatta dagli uffici è di 520mila euro all’anno, conosceremo la cifra precisa a fine mese.

A questi si aggiungono i 210mila euro in meno di “spending review informatica”, risorse che il governo toglie al nostro Comune perché siamo stati bravi, a fronte della digitalizzazione di alcune pratiche comunali (per i minori costi di carta ad esempio, ndr). In tutto quindi parliamo di oltre 700mila euro all’anno di cui dobbiamo fare a meno. E dovremo anche restituire i 6 milioni di euro per l’emergenza Covid che non abbiamo utilizzato». Gandi ringrazia i tecnici di Palafrizzoni «e in particolare il dirigente Corrado Viscardi. Avremmo voluto approvare il bilancio prima di Natale, lo abbiamo fatto giovedì (nell’ultima seduta di Giunta, ndr); è un documento che implica il lavoro di molte persone e la necessità di allineare i numeri. I tempi di approvazione sono importanti (passerà in commissione il 23 e il 25 gennaio e verrà discusso in Consiglio il 29, 30 e 31 gennaio, ndr), gli investimenti possono partire immediatamente, continuando a lavorare in questi ultimi mesi di mandato del sindaco Giorgio Gori».

Il grosso delle opere è legato ai fondi Pnrr, fondamentali per realizzare la T2 e la E-Brt, ma anche la nuova sede Gamec e la sistemazione dell’ex carcere di Sant’Agata, solo per citarne qualcuna. A queste risorse si aggiungono quelle della Regione e dello Stato, ma anche risorse proprie che il Comune conta di recuperare con la vendita di beni materiali e immateriali. Nella lista delle alienazioni confermata l’ex sede dei Servizi sociali di via San Lazzaro, con un’entrata prevista in 3,1 milioni di euro. Novità, l’ex convento del Galgario (dove Caritas gestisce il dormitorio) con una previsione di entrata di 2,5 milioni di euro. L’amministrazione mette in conto la vendita di parte del tesoretto di A2A: nel 2023 sono state vendute azioni per 4,150 milioni di euro, sul 2024 la cifra preventivata è di 6,4 milioni di euro. Tra le entrate non tributarie ci sono le multe, fissate in 13 milioni. «Come nel 2023, anche se il risultato finale è stato di 12 milioni – commenta Gandi –, ma crediamo che l’obiettivo dei 13 milioni sia raggiungibile».

Spese e Pop

Il Comune cerca di contenere la spesa, in primis quella energetica, rinegoziando i contratti con i fornitori di energia. «Oltre ad abbattere i costi delle utenze del 35% – sottolinea l’assessore – il nuovo operatore si è impegnato a investire sugli edifici comunali per 9 milioni di euro, rifacendo ad esempio gli infissi in 5 scuole e rinnovando le caldaie. Sono state anche introdotte regole ferree sulle temperature negli uffici». In totale il Comune risparmierà 2 milioni di euro, spendendo in tutto 9,6 milioni di euro in «bollette» (escluso il telefono). Si torna quindi sui livelli del 2021, quando la spesa complessiva fu di 9,1 milioni di euro (il picco nel 2023 con 11,6 milioni). Ed è grazie all’efficientamento energetico che il Comune vedrà riconoscersi risorse, utili ad abbattere i costi dei mutui accesi. «Per la nuova scuola Scuri la gestione servizi energetici ci riconoscerà 1,4 milioni di euro – fa il punto Gandi – e una parte dell’importo del mutuo per la nuova scuola Rosa sarà coperto con la stessa modalità». Il documento finanziario è legato al Piano delle opere pubbliche «quest’anno vale 30 milioni di euro, a cui si aggiungono altre opere in conto capitale pari a 24 milioni di euro – illustra Gandi –. Si aggiungono 54 milioni di euro in opere di Pop precedenti e 85 milioni di euro, tra cui le opere Pnrr, per lavori dove non siamo stazione appaltante, come la T2».

Diversi gli interventi in programma. Tra questi, la terrazza del chiostro di San Francesco in Città Alta, il rifacimento di via Paglia e Bonomelli, di via San Bernardino (tra via Baschenis e piazza Pontida), la passerella a Boccaleone, i lavori al parco Suardi, il restauro dell’ex carcere di Sant’Agata, la palestra di Santa Lucia, il restauro della torre del Galgario, la nuova piazza davanti alla futura sede Gamec e la facciata di Casa Suardi.

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