Passeggeri dalla Cina, i tamponi a Malpensa: «Nei primi 15 test varianti di Omicron»

Covid. Rassicura il sequenziamento dei tamponi eseguiti nello scalo lombardo. «Tutte mutazioni già conosciute in Italia».

I primi 15 casi sequenziati sono varianti Omicron. L’annuncio dato in mattinata dal premier Giorgia Meloni ha rasserenato un po’ il clima di incertezza e preoccupazione che si respirava ieri in Lombardia, dopo l’accertata positività di 97 passeggeri su 212 provenienti allo scalo di Milano Malpensa direttamente dalla Cina il 26 dicembre, sottoposti a tampone. Attesa per gli esiti del sequenziamento e massima attenzione estesa a tutti i livelli, con anche un caso positivo (su 8) riscontrato e afferente all’Ats di Bergamo. Poi è arrivata la sospirata notizia sui primi esiti delle analisi di laboratorio, confermata nel primo pomeriggio dal governatore Attilio Fontana: «L’esito del sequenziamento dei primi tamponi effettuati ai passeggeri in arrivo dalla Cina a Malpensa ci rassicura. Il team del laboratorio dell’Asst 7 Laghi ha infatti riscontrato solo sottovarianti di Omicron già presenti sul territorio italiano e da cui siamo protetti. Continueremo comunque a sequenziare i tamponi positivi per confermare i primi risultati». Fontana ha poi ha sottolineato: «Questa volta finalmente c’è stata un’azione coordinata tra Regione e governo nazionale e in breve tempo si sono adottati provvedimenti per avere un primo quadro di quanto sta accadendo nel paese asiatico. Ringrazio anche il premier Meloni e il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, per essersi fatti portavoce in Europa della richiesta di un coordinamento a livello europeo, perché è chiaro che controllare solo i voli diretti, e non quelli che fanno scalo, sia un’azione incompleta».

L’incognita dei voli non diretti

E qui permangono i timori su una possibile falla del sistema di monitoraggio negli aeroporti dove non arrivano voli diretti dalla Cina, come a Orio e altri scali, in cui possono arrivare passeggeri dal paese asiatico che hanno fatto però scalo intermedio in un altro aeroporto, senza poi essere obbligati al tampone. Test reso obbligatorio invece per chi arriva a Malpensa e Fiumicino dalla Cina, con l’ordinanza del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ieri ha parlato di «tempesta perfetta» in Cina. Ma in Lombardia l’allerta resta alta. «Continueremo sicuramente a sequenziare tutti i tamponi positivi che troviamo – ha sottolineato l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso –. Oggi (ieri, ndr) sono previsti due nuovi voli dalla Cina. Ci aspettiamo anche lì parecchi positivi. È importante tenere sempre sotto controllo i ceppi che arrivano. Fin quando saranno tutte varianti di Omicron, va bene».

Bertolaso: «Avanti con i vaccini»

Poi un discorso a più ampio raggio, legato anche alla stretta attualità, e l’invito a non abbassare la guardia sul tema delle vaccinazioni: «Sappiamo bene che in Italia c’è ormai una comunità cinese numerosa – ha aggiunto Bertolaso – e sappiamo anche che tra poco arriva il Capodanno cinese oltre quello italiano, quindi da questo punto di vista era prevedibile che ci fosse un incremento di traffico tra la Cina e l’Italia. Ma il messaggio per tutti, in particolare per i più fragili, è vaccinarsi perché i vaccini di oggi, Omicron 4 e 5, sono mirati proprio verso queste varianti».

Dai responsabili del laboratorio di Microbiologia dell’ospedale di Circolo di Varese è arrivata una spiegazione tecnica al momento incoraggiante: «Quando abbiamo ricevuto i tamponi, abbiamo innanzitutto dovuto estrarre l’Rna virale. A quel punto, abbiamo caricato l’Rna estratto, che tecnicamente si chiama Wgs (whole genome sequencing), sul sequenziatore che, in circa 13 ore, ci ha dato il dettaglio delle sequenze delle basi azotate, corrispondenti ad ogni variante. Abbiamo quindi caricato queste sequenze sul data base nazione Icogen, che permette di confrontarle con tutte quelle già individuate e note in Italia. Nel nostro caso, il risultato è stato confortante: si tratta di varianti Omicron, di diversi lignaggi, tutte note».

Nessun aggiornamento da Ats Bergamo sul caso positivo segnalato nella Bergamasca sugli 8 esaminati, mentre dall’Asst 7 Laghi di Varese hanno appunto specificato che «il sequenziamento dei 15 tamponi ha portato a rilevare tutte varianti Omicron del Sars-Cov-2 di diversi lignaggi, nessuno dei quali predominante e tutti già conosciuti in Italia». Il laboratorio di Microbiologia dell’ospedale di Varese è uno dei centri di riferimento regionale per il sequenziamento delle varianti e partecipa regolarmente a indagini nazionali per verificare la circolazione delle varianti del virus in Italia. L’ordinanza del ministro della Salute Schillaci, in vigore fino al 31 gennaio 2023, prevede che chi entra in Italia dalla Cina dovrà presentare la certificazione di essersi sottoposto, nelle 72 ore antecedenti l’ingresso in Italia, ad un test molecolare o, nelle 48 ore antecedenti, ad un test antigenico. Obbligo di sottoporsi ad un test antigenico al momento dell’arrivo in aeroporto, o se non fosse possibile, entro 48 ore. In caso di positività, obbligo di sottoporsi immediatamente al test molecolare per il sequenziamento e isolamento fiduciario con test finale. Una situazione definita dal premier Meloni «abbastanza sotto controllo», mentre il ministro Schillaci nell’evidenziare dai primi risultati di laboratorio «la circolazione in Cina di varianti e sottolignaggi già presenti nel nostro territorio», ha ribadito la necessità di un «costante monitoraggio», nel timore della comparsa di una nuova variante del virus.

Moratti e Majorino: «Giusti i test»

«Bene avere imposto l’obbligatorietà del tampone ai passeggeri dei voli provenienti dalla Cina», adesso «bisogna però estendere la misura anche a chi arriva in Italia facendo scalo in altri Paesi»: è il parere di Letizia Moratti, candidata civica con il sostegno del Terzo Polo alle regionali in Lombardia. Anche per il candidato del centrosinistra Pierfrancesco Majorino serve «ovunque il test obbligatorio per chi arriva dalla Cina e non condivido le cautele perché credo che bisogna tenere alta la guardia per evitare di tornare a fare errori del passato».

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