«Piazzale Alpini, tanti eventi
ma l’emergenza sociale resta»

IL BILANCIO. Nxt: «Estate con 55mila persone, disagi e lamentele però restano». Il Comune: «Presidio prezioso in zona difficile». Caritas: «Serve lavorare in rete».

«Piazzale degli Alpini ha oggi riscoperto l’importante e nobile ruolo di essere punto di incontro e aggregazione. Bergamo sta sempre più prendendo atto dell’esistenza di questo luogo e con molta meno diffidenza partecipa e propone attività. Eppure è anche estremamente evidente che tutto ciò che si sta costruendo nell’indirizzo di un risanamento delle aree e un’ottimizzazione di gestione e di ripristino della socialità degli spazi perde di efficacia nel momento in cui ogni piccolo passo non sia adeguatamente protetto e sostenuto da tutti i protagonisti coinvolti». È un invito a tenere alta l’attenzione quello lanciato dallo spazio Nxt, il progetto triennale proposto da Shining Production, capofila in Ati con Pink Bear e realizzato in collaborazione con il Comune. È tempo di bilanci al termine di una nuova estate di musica, aggregazione, momenti di incontro e cultura, andata in scena in piazzale degli Alpini, in centro, a due passi dalla stazione e da diverse scuole.

«L’impegno è tanto, sul fronte sociale. E in più, sul lato dell’ordine pubblico, c’è il proficuo lavoro in sinergia con le forze dell’ordine e di polizia»

Dal 6 giugno al 7 settembre, spiegano gli organizzatori, circa 55mila persone di tutte le età e gusti hanno partecipato ai numerosi eventi proposti nel piazzale recintato. Ma nonostante questo, secondo Shining Production e Pink Bear, restano le criticità, legate soprattutto al tema della sicurezza. Mentre tra i residenti e i commercianti della zona sono diversi quelli che lamentano «il rumore provocato dagli eventi serali nel piazzale» e segnalano «numerosi episodi di degrado nell’area, tra bivacchi e spaccio».

Nxt: «Problemi in zona stazione»

«Nell’estate 2025 abbiamo lavorato ancora di più per confermare l’importanza di Nxt come fucina di aggregazione sociale e culturale – spiegano da Shining Production e Pink Bear –. Tuttavia, permangono delle criticità. Ancora precario è l’equilibrio, viste le consistenti problematiche di tipo sociale e di ordine pubblico che persistono nell’area della stazione. È pertanto difficile il percorso di recupero di quegli spazi da restituire alla collettività. Riteniamo sia fondamentale, al fine di procedere verso quel modello di rigenerazione sociale sul quale insistiamo, che vi sia una collaborazione ancora più proficua e sinergica fra le parti coinvolte. Negli scorsi mesi, è stata segnalata una situazione di forte emergenza attorno alla piazza, che mina anche le basi che da anni si sta cercando di costruire per far sì che questo spazio diventi vivibile dalla collettività».

Il Comune: «Presidio di socialità»

Interpellato sul tema, il Comune conferma e difende l’importanza «di questo spazio all’insegna della sana socialità come presidio di sicurezza» e ricorda anche «l’importante intervento di 1,8 milioni di euro, tra la recinzione e un’attività che ha grande successo di pubblico e di partecipazione nell’ambito di un contesto problematico». L’assessore alla Sicurezza, Giacomo Angeloni, entra nel merito: «Lo spazio Nxt rappresenta un bel modo per vivere un luogo che altrimenti sarebbe degradato – spiega –. Parliamo di un presidio davvero prezioso e di una collaborazione importante che intendiamo portare avanti». Il collega Francesco Valesini, assessore alla Rigenerazione urbana, esprime «soddisfazione per gli importanti risultati raggiunti da Nxt, in termine di partecipazione di pubblico e di proposta di eventi»: «Piazzale Alpini è una delle aree libere pavimentate più grandi della città – spiega l’assessore –. Non è da ripensare il piazzale, ma semmai il rapporto con l’Urban center (Bergamo Scienza lascerà infatti questa sede, per traslocare in Palazzo Libertà, come da volontà dei vari enti coinvolti, tra cui il Comune, ndr). Stiamo pensando a un ulteriore miglioramento e avanzamento delle sue condizioni. Ma ne parleremo a tempo debito».

Caritas: «In tanti vivono la strada»

Sul fronte sociale, don Roberto Trussardi, direttore di Caritas diocesana bergamasca, sottolinea che «aver valorizzato piazzale Alpini con lo spazio Nxt è sicuramente un bel segno. Ringrazio chi vive e lavora nella zona per la pazienza, so bene che alcune presenze possono creare fatiche e disagi. Lo sgombero in stazione dei mesi scorsi ha solo spostato in altre parti della città tante persone senza fissa dimora – spiega don Trussardi –. Non possiamo ignorarli. A Bergamo in tanti vivono la strada, italiani come stranieri. Ci vogliono tempo, pazienza e risorse. Serve lavorare in rete. Capisco il quartiere ma stiamo dando il maggior numero di risposte possibili. Servizi come mense, docce e dormitori sono colmi. L’impegno è tanto, sul fronte sociale. E in più, sul lato dell’ordine pubblico, c’è il proficuo lavoro in sinergia con le forze dell’ordine e di polizia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA