Piazzale Oberdan, dallo scavo affiorano i resti delle antiche Muraine di Bergamo

Il sopralluogo La Soprintendenza ha confermato le origini del muro ritrovato durante il cantiere per il teleriscaldamento. Stop dei lavori per due giorni, lunedì riapre via San Giovanni.

Il sopralluogo della Soprintendenza in piazzale Oberdan ha confermato che il tratto di muro rinvenuto durante gli scavi per il teleriscaldamento apparteneva alle antiche Muraine, la cinta fortificata costruita tra la fine del 1300 e gli inizi del ’400 a difesa dei borghi della città bassa, e abbattuta nel 1901. In mattinata l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bergamo, Marco Brembilla, ha accompagnato i funzionari sul cantiere, in modo da accertare la natura del manufatto. I tecnici hanno chiesto a Palazzo Frizzoni un paio di giorni di tempo, giusto il tempo per concludere le verifiche, alle quali presumibilmente ne seguirà la demolizione, almeno per quanto concerne la parte necessaria a far passare i tubi del teleriscaldamento.

Da lunedì riaprirà via San Giovanni

In attesa che si concludano tutti gli accertamenti del caso, arriva una notizia positiva per il traffico. Gli automobilisti potranno continuare a percorrere via San Tomaso nella direzione in discesa da Città Alta, tenuto conto che in un primo momento si pensava di dover chiudere la strada in entrambi i sensi di marcia. Da lunedì 29 agosto, inoltre, è stata confermata la riapertura di via San Giovanni e di via Verdi. Qui i lavori hanno riguardato anche la sostituzione dei vecchi tubi del metano e la carreggiata verrà resa fruibile sia in direzione del centro città che verso la periferia.

Obiettivo: lavori conclusi per la riapertura delle scuole

Per il grosso del cantiere che attualmente insiste su piazzale Oberdan l’obiettivo rimane quello di riaprire completamente la strada e le quattro corsie di marcia entro l’inizio delle scuole. Si procede con cautela, giorno dopo giorno, anche perché, notizia di giornata, durante gli scavi per il teleriscaldamento è stata scoperta una vecchia fognatura in mattoni. Ora gli uffici e l’impresa incaricata dei lavori sono all’opera per trovare una soluzione che permetta di non interrompere il condotto. Una sua interruzione e conseguente ricostruzione comporterebbe infatti una dilatazione dei tempi previsti e conseguenti disagi a settembre, in un periodo decisamente più caldo, almeno dal punto di vista viabilistico.

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