Cronaca / Bergamo Città
Martedì 29 Aprile 2025
Piogge estreme, Bergamo è tra le aree più colpite
CLIMA. La Bergamasca è all’11o posto in Italia per le forti precipitazioni. 3BMeteo: lo scorso anno il più piovoso di sempre, 2025 già oltre la media.
È una delle immagini più nitide del cambiamento climatico: gli acquazzoni improvvisi e potentissimi, capaci di riversare in pochissimo tempo una grande quantità d’acqua, con danni potenzialmente alti. Più che la pioggia in sé, il vero pericolo sono infatti le «precipitazioni» estreme. E Bergamo non se la passa bene, stando all’«indice del clima 2024» elaborato dal «Sole 24 Ore» sulla base di un dataset di 3bmeteo.
La provincia di Bergamo, ad esempio, si piazza al 96° posto sulle 107 d’Italia (è cioè l’11a provincia col dato peggiore) per quanto riguarda le «precipitazioni estreme», cioè i giorni con un accumulo di pioggia superiore ai 40 millimetri su un arco di sei ore; in media, tra il 2014 e il 2024, è accaduto 3,6 volte l’anno, uno dei dati peggiori in Italia (in testa c’è Ragusa con una media di 5 giorni l’anno).
Intensità pluviometrica
Analogamente, Bergamo è 94a (ossia la 13a peggior provincia del Paese) per «intensità pluviometrica», calcolata come l’accumulo medio di acqua per ciascun giorno piovoso: si arriva a 15,5 millimetri (la rilevazione è sempre calcolata come la media dal 2014 al 2024), in una classifica dove all’ultimo posto ci sono i 19,2 millimetri di Varese.
«A differenza della temperatura che ha una tendenza ben definita e di costante aumento, sulle precipitazioni non esiste un trend chiaro: il campo delle precipitazioni è molto variabile, sia da un anno all’altro sia tra le zone del Paese, ma quello che emerge è la nuova dinamica della concentrazione della piovosità – spiega Daniele Berlusconi, meteorologo di 3bmeteo -. Lo si è visto anche in anni poco piovosi, come il 2022 o il 2023: in poche ore o anche in pochi minuti si può concentrare un quantitativo di pioggia molto elevato. Oggi i giorni piovosi sono pochi, ma i quantitativi di pioggia sono mediamente superiori al passato».
Una combinazione che, coniugata all’urbanizzazione crescente, può amplificare le calamità naturali. Lo ha sperimentato anche la città di Bergamo lo scorso anno, quando il 9 settembre i torrenti Morla e Tremana esondarono mettendo in ginocchio diversi quartieri. «Il 2024 per Bergamo è stato uno degli anni più piovosi da quando esistono misurazioni ufficiali, cioè dagli anni Cinquanta – prosegue Berlusconi –. Anche il 2025 è particolarmente piovoso: nei primi quattro mesi, cioè in un terzo dell’anno, sono caduti circa 600 millimetri di pioggia, circa la metà di tutta quella che mediamente cade durante un anno intero».
L’analisi del «Sole 24 Ore» ha scandagliato le sfaccettature del clima sotto diversi profili, dalle temperature alle ondate di calore, dalle precipitazioni al gelo. Nella classifica generale Bergamo si posiziona così al 70° posto sulle 107 province del Paese, dunque nella parte medio-bassa della classifica, in compagnia di gran parte del Settentrione; su scala lombarda è invece terza, dopo Sondrio (66a a livello nazionale) e Brescia (69a a livello nazionale). Il clima migliore d’Italia è a Bari, con Barletta-Andria-Trani e Pescara a completare il podio, mentre il fanalino di coda è Caserta, poi Terni e Asti al penultimo e terzultimo posto.
Per quanto riguarda gli altri singoli indicatori più critici, la Bergamasca è al 98° posto per soleggiamento (le ore di sole al giorno, in media 7,4) e al 96° posto per circolazione dell’aria (un parametro che combina le precipitazioni, il vento e l’assenza di nebbia), anche per via del contesto morfologico in cui è inserita, quello della pianura padana.
Si sono moltiplicate le notti tropicali
Altri numeri confermano nello specifico l’impatto del cambiamento climatico, e in particolare il surriscaldamento. La temperatura media della città è aumentata di 2 gradi in meno di 15 anni: nel 2010 si attestava a 12,9 gradi, nel 2024 è stata di 14,9 gradi.
Di conseguenza crescono anche le «notti tropicali», le giornate in cui nemmeno durante la fascia notturna la temperatura scende al di sotto dei 20 gradi: fino al 2010-2011 si restava sotto le 40 «notti tropicali» all’anno, nel 2024 si è toccato un picco di 67 «notti tropicali». E ancora, è aumentato anche il caldo estremo: nel 2010 non si erano registrate giornate con temperatura massima superiore ai 35 gradi, nel 2024 ce ne sono state 6.
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