Prorogati i tagli alle accise. I gestori: «Ma i consumi scendono, l’erogato è in calo del 10%»

Carburanti Il beneficio fino al 20 settembre. E i prezzi continuano a calare. I gestori: «Nonostante questo, l’erogato è in calo del 10% rispetto al 2021».

Buone notizie per automobilisti e vacanzieri. Non solo il prezzo di benzina e gasolio è in (leggero) calo, ma il governo ha approvato l’ennesima proroga del provvedimento che taglia le accise sui carburanti. Lo «sconto» di 30,5 centesimi per ogni litro di benzina e e di gasolio erogati, a cui si aggiungono 8,5 centesimi di sforbiciata sul gpl, sarebbe infatti scaduto il prossimo 21 agosto. Grazie ai 900 milioni di euro messi sul tavolo dal decreto «Aiuti bis», i cittadini potranno continuare ad usufruire di una boccata d’ossigeno fino al 20 settembre prossimo. Si salvano di conseguenza i rientri dalle ferie agostane e l’inizio delle scuole, dopodiché bisognerà capire cosa succederà in autunno con il nuovo esecutivo che nascerà dalle elezioni politiche in programma il 25 settembre. Certo è che, se da un lato il provvedimento governativo rende meno oneroso il pieno alla pompa, dall’altro si tratta di meno introiti che finiscono nelle casse dello Stato.

Il metano sale

Nell’ultimo mese e mezzo i prezzi di benzina e diesel sono leggermente scesi, tanto che ieri i distributori della provincia esponevano quotazioni che in media andavano dall’1,75 all’1,80 euro per ogni litro di carburante. «Anche in questa occasione era necessario, oltre che indispensabile, procedere con la proroga – commenta Renato Mora, presidente del gruppo benzinai di Ascom Confcommercio Bergamo –. Se accogliamo con soddisfazione la decisione di prorogare al 20 settembre il taglio delle accise, dall’altro notiamo che il metano sta registrando continui aumenti e le quotazioni sono letteralmente schizzate alle stelle. La cosa certa è che negli ultimi tempi i profitti delle aziende petrolifere sono andati alle stelle, mentre i gestori dei distributori hanno ridotto ancora di più i margini».

Riduzione dell’erogato

Nonostante i costi per i consumatori siano più calmierati, almeno per quanto riguarda benzina e gasolio, gli operatori segnalano un calo dei consumi. «Stiamo registrando una riduzione dell’erogato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – prosegue Renato Mora –. Siamo nell’ordine di un meno 10% se lo confrontiamo con il trimestre da maggio a luglio 2021. Tutto è confermato anche dal minor afflusso che vediamo negli ultimi giorni. Da fine luglio la gente si è poi riversata in massa nelle località di villeggiatura e in questi ad agosto si nota, come da tradizione, un’ulteriore diminuzione del traffico. Paradossalmente i distributori lavoravano di più a giugno, quando i prezzi erano molto alti e superavano i due euro per ogni litro erogato – conclude Renato Mora –. Oggi i costi alla pompa dovrebbero favorire i consumi, invece accade esattamente il contrario, principalmente a causa dell’esodo estivo. È però rimasta l’abitudine di fare il pieno prima di partire, in modo da evitare il rifornimento nelle stazioni di servizio autostradali o nei distributori lungo la strada, che riservano più incognite rispetto al prezzo praticato».

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