Provincia, scelti i benemeriti 2022: ecco chi sono. Il 19 dicembre la cerimonia

Riconoscimenti.Tra i 19 premiati Aldo Ghilardi della Cooperativa Città Alta, la neonatologa Giovanna Mangili, il comandante dei carabinieri forestali Giorgio Deligios. Ecco l’elenco.

C’è Luigi Santus, che con la sua generosità e passione ha reso possibile la nascita del Museo delle Armi Bianche e delle Pergamene di Gromo. C’è la «sentinella dei boschi» Raoul Chiesa, fondatore nel 1974 a Bruntino della prima squadra antincendio boschivo Ana in Italia. E c’è il tenente colonnello Giorgio Deligios, comandante del gruppo dei carabinieri forestali di Bergamo, di cui si evidenzia «l’azione fondamentale nella tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque». Sono solo alcuni dei 19 tra cittadini e gruppi che verranno insigniti delle benemerenze provinciali «Renato Stilliti», istituite in Via Tasso in nome dell’indimenticato dirigente del settore Viabilità. La cerimonia di premiazione è prevista per lunedì 19 dicembre in Provincia, ma nei giorni scorsi il presidente Pasquale Gandolfi ha firmato il decreto con l’elenco definitivo dei premiati, scelti tra le tante segnalazioni arrivate da cittadini, Comuni, consiglieri provinciali, associazioni.

Quattro le benemerenze alla memoria. Diego Bianco, operatore del 118 e volontario di Protezione civile a Montello-Costa di Mezzate, morì a soli 46 anni di Covid nelle prime settimane della pandemia: grandissima fu la commozione tra i tanti che lo avevano conosciuto e stimato. Insigniti alla memoria anche il professor Fulvio Manara, tra i principali studiosi italiani del Mahatma Gandhi e della non violenza, Marco Caselli, fortemente impegnato nelle associazioni per la salute mentale, ed Enrico Mismara, sindacalista e «costruttore di coesione sociale attraverso il confronto», si legge nelle motivazioni.

Benemerenza anche a Giovanna Mangili, direttrice del Dipartimento materno-infantile e pediatrico e della Patologia neonatale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII e collaboratrice, dal 2010, dell’associazione per l’Aiuto al neonato. Si è certamente distinto nelle ricerche sulla storia del territorio, e in particolare di Arcene, Torre Boldone e Crespi d’Adda l’ex parroco di Crespi don Luigi (Gino) Cortesi. Passione e competenza per la storia locale condivisa da Giampiero Crotti, di Ranica, che con «Gli Zanni» ha coltivato anche la conoscenza della cultura e della musica popolare. È un «pilastro» per Città Alta Aldo Ghilardi, fondatore e presidente per 40 anni della storica Cooperativa diventata punto di riferimento per giovani, supporto agli anziani, e nel 2018 al centro del recupero e valorizzazione dell’ex chiesa di Sant’Agata. Mauro Bernardi è maestro di sci per persone diversamente abili, ma anche protagonista in prima persona di una storia di rinascita dopo un grave incidente, storia che porta come testimonianza tra scuole, associazioni ed enti.

L’elenco dei benemeriti continua con l’architetto Cesare Rota Nodari, pluripremiato progettista ma anche artista e creatore di presepi esposti in diverse mostre, e con Radames Ravelli, presidente dei Bergamaschi a Londra, che «si prodiga in modo ammirevole per aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro» nella capitale inglese. Cristian Botti, presidente del gruppo Librai e Cartolai di Ascom Confcommercio, viene premiato in particolare per il progetto «Libri per sognare», da lui fondato, che punta a promuovere la lettura tra gli studenti e vede quest’anno la partecipazione di duemila ragazzi. «Storica rappresentante del commercio equo e dell’economia solidale» è Giuliana Nessi, 85 anni, presidente dell’associazione «I Colori del Mondo».

Sarà poi premiato il progetto, «Brave@rt» dei giovani di Confartigianato, che offre riconoscimenti, sostegno e formazione a giovani imprenditori del territorio. Non ultime, due associazioni. «Il corallo» di Scanzorosciate propone attività per ragazzi disabili ed è divenuta un punto di riferimento a livello locale, non fermandosi neppure durante i lockdown. «Agedo Bergamo» è il punto di ascolto locale di una realtà nazionale di genitori con figli Lgbt+, che sostiene «le famiglie che possono trovarsi in difficoltà di fronte all’omosessualità di una persona a loro vicina».

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