Ratzinger, nel 1986 la lectio magistralis in Seminario e la visita a L’Eco di Bergamo

Il ricordo. Il 27 ottobre il cardinale in Città Alta, poi in redazione con monsignor Andrea Spada e una tappa a Sotto il Monte.

Era una mattina di ottobre del 1986 quando il cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede varcò il cancello del Seminario Vescovile di Bergamo Alta. Era lunedì 27 - vigilia dell’anniversario dell’elezione di Papa Giovanni - e il porporato era atteso nell’auditorium dove avrebbe parlato sul tema: «Libertà e liberazione: la visione antropologica della Istruzione Libertatis conscientia». Un’occasione unica, straordinaria per assistere a una lectio magistralis del cardinale, che richiamò a Bergamo Alta sacerdoti, religiose, laici impegnati, rappresentanti di aggregazioni e sodalizi ecclesiali. A ricevere l’illustre presule il vescovo di Bergamo Giulio Oggioni, il rettore del Seminario Roberto Amadei, il vescovo emerito di Bergamo Clemente Gaddi.

«Sono lieto e onorato di parlare nella città di Papa Giovanni, così caro a tutti noi, e di svolgere l’argomento spiritualmente unito al Papa in pensieri di pace» furono le prime parole di saluto del porporato, che parlò poi della necessità di un fondamento antropologico della libertà, della corretta visione tra la fede e la prassi, la giusta lettura dell’Esodo.

«Fino a non molto tempo fa - affermò il card. Ratzinger - si parlava con disistima della dottrina sociale cattolica, come fosse ideologia della classe media e come semplice riformismo. Si sosteneva l’esistenza unicamente dell’alternativa tra capitalismo e rivoluzione e si affermava che solo la rivoluzione prometteva un uomo nuovo e una società nuova, in quanto essa soltanto corrispondeva alle leggi del progresso della storia. Oggi, invece, dopo numerose esperienze fallimentari, si va a poco a poco spegnendo la fede nel miracolo della nuova società che dovrebbe emergere dal salto dialettico della rivoluzione. Si comincia a vedere che questa prospettiva non è affatto storica, perché contraddetta di continuo dalla storia reale. Ma qual è l’alternativa cristiana? L’Istruzione Libertatis conscientia nel capitolo quinto offre a tutti i cattolici e a tutti gli uomini di buona volontà le linee orientative, affinchè si uniscano in una grande visione storica della libertà, che non crei nuove schiavitù, ma renda ogni essere umano, più rispettoso della sua dignità, più tutelato nei suoi diritti, più responsabilizzato nell’adempimento dei suoi doveri».

Dopo l’incontro in Seminario, il cardinale fece una visita alla redazione de L’Eco di Bergamo in viale Papa Giovanni XXIII dove ebbe un incontro con il direttore monsignor Andrea Spada. Quindi la tappa a Sotto il Monte, accompagnato dal Vicario episcopale don Achille Belotti e dal suo segretario. Nel paese natale di Papa Giovanni XXIII a ricevere il porporato furono il parroco monsignor Marino Bertocchi e i padri del Pontificio Istituto Missioni Estere. La visita pomeridiana iniziò nella Chiesa del battesimo del Papa - la chiesa di Santa Maria di Brusicco -, poi la casa natale, la chiesa parrocchiale e infine il museo di Camaitino, allora custodito dalle suore delle Poverelle dove il porporato si fermò per la cena.

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