Ravasio fiori chiude dopo 87 anni: «Finisce una storia bellissima»

L’ATTIVITÀ STORICA. Bergamo perde un’insegna storica. A fine giugno dopo 87 anni di attività abbasserà le saracinesche il negozio «Ravasio fiori» in Largo Belotti.

Bergamo perde un’insegna storica. A fine giugno dopo 87 anni di attività abbasserà le saracinesche il negozio «Ravasio fiori». Adriano Ravasio, che porta avanti il negozio nel centro piacentiniano, a pochi passi dalla sede della Camera di Commercio, ha deciso che è venuto il momento di chiudere una pagina decisamente importante dal punto di vista lavorativo. Lo scorso dicembre era venuto a mancare il cugino di Adriano, Giovanbattista Ravasio, conosciuto come Gianni. Il padre di quest’ultimo, Eugenio, insieme al fratello Vittorio, hanno portato a Bergamo orchidee e papaveri, trasmettendo la passione ai rispettivi figli Gianni e Adriano, sempre uniti nella gestione del negozio di Largo Belotti.

L’attività viene aperta nel 1936 dopo che Vittorio Ravasio aveva fatto un’esperienza di lavoro importante nei giardini vaticani di Castel Gandolfo, mentre Eugenio era stato fatto prigioniero durante la guerra in Sudafrica ma, caso del destino, anche lui incontrò poi una signora inglese che gli chiese di curagli il giardino. Poi rientrò a Bergamo con in tasca i semi di papavero e da lì iniziò la floricoltura con la coltivazione dei fiori in serra nella zona di San Martino della Pigrizia, affiancata all’attività commerciale.

«La perdita di mio cugino Gianni è stata molto dolorosa. Nel frattempo gli anni salgono e così ho deciso di chiudere il negozio – commenta con una certa emozione Adriano Ravasio –. Il lavoro non manca, ma non abbiamo il ricambio generazionale. La nostra è una storia bellissima che finisce altrettanto bene». Nel negozio di fiori entrano parecchi clienti ma anche tanti turisti. «Le botteghe di vicinato hanno sempre svolto anche un’azione sociale – fa presente Ravasio -. La mia giornata, che inizia con la preparazione dei fiori, è arricchita da tante visite quotidiane, chiacchiere in compagnia e un clima di vera amicizia. Continuerò ad occuparmi di fiori nelle mie serre, mi mancherà la routine del mio negozio».

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