(Foto di Agazzi)
LE OPERE DEL PNRR. Le ferrovie: «Più uomini e mezzi sui tracciati del treno per Orio e del raddoppio». Terzi: «Dialogo costante, importante accelerare».
Sui tracciati del raddoppio ferroviario Bergamo-Ponte San Pietro e della nuova linea per l’aeroporto, la «potenza di fuoco» di uomini e mezzi messa in campo per recuperare i ritardi accumulati nei primi due anni scarsi di lavori, si vede già da qualche settimana. Basterà per recuperare il tempo perduto? Per rispondere alla «domanda delle domande», Rfi si prende ancora almeno un mese.
Se non altro, come L’Eco aveva già anticipato il 7 novembre scorso, Rete ferroviaria italiana ora ammette che i lavori delle due opere, entrambe finanziate con i fondi del Pnrr complessivamente per oltre 400 milioni di euro, sono in ritardo. Vediamola così: nell’ottica di un tentativo di riorganizzare i tempi, è già un progresso. Nell’arrendersi all’evidenza dei fatti – in alcuni tratti manca ancora un’idea di tracciato, come nella zona di via Lunga per il treno per Orio –, Rfi ha parlato chiaramente di «scarsa prestazione resa dall’appaltatore». Da qui la richiesta di accelerare, a poco più di un anno dalla data in cui è prevista (salvo proroghe) la chiusura dei cantieri. «I lavori, sebbene in avanzamento, hanno purtroppo accumulato ritardi – tornano ad ammettere dalla società in un nuovo aggiornamento dei cantieri –. Rfi ha formalmente sollecitato l’impresa appaltatrice (la D’Agostino costruzioni generali di Avellino, ndr) ad attuare azioni organizzative e operative per recuperare i tempi. Tali azioni sono attualmente in fase di implementazione».
«Non possiamo ignorare che opere di tale portata comportino disagi che ricadono sui cittadini dei quartieri direttamente interessati dai cantieri, in particolare San Tomaso, Carnovali, Malpensata, Boccaleone»
Più mezzi, più uomini e nuovi cantieri hanno aperto lungo i percorsi delle due opere. «Una valutazione più chiara sulle tempistiche di completamento dei cantieri sarà possibile all’inizio del prossimo anno, una volta verificata l’effettiva efficacia delle misure messe in campo – puntualizzano da Rfi –. Nelle ultime settimane, si registra un aumento in alcune attività in cantiere, quali la demolizione del ponte di via dei Caniana conclusasi prima rispetto alle tempistiche di programma e i nuovi fronti di lavoro avviati presso via Pizzo Recastello e via per Orio rispettivamente per la nuova viabilità sostitutiva e per il completamento della galleria artificiale».
Da ventidue mesi a monitorare sui lavori, oltre ai cittadini che in più punti della città stanno inevitabilmente soffrendo gli effetti dei cantieri, c’è anche il Comune di Bergamo, che pure mantenendo un atteggiamento di collaborazione con Rfi, ha più volte mostrato una certa insofferenza nei confronti dei ritardi che andavano via via ad accumularsi con il passare del tempo: «L’investimento che Rete ferroviaria italiana sta realizzando sul territorio provinciale e cittadino è strategicamente importante perché consente di potenziarne le connessioni infrastrutturali a beneficio della dimensione economica, sociale, formativa – dice ora la sindaca Elena Carnevali –. Tuttavia, non possiamo ignorare che opere di tale portata comportino disagi che ricadono sui cittadini dei quartieri direttamente interessati dai cantieri, in particolare San Tomaso, Carnovali, Malpensata, Boccaleone. Rfi ha assunto impegni sulle tempistiche e ci auguriamo quindi che, pur consapevoli delle difficoltà operative incontrate dalle imprese appaltatrici, venga messo in campo ogni sforzo per recuperare i ritardi accumulati». Il Comune, prosegue la sindaca, «è parte attiva di un dialogo e confronto istituzionale continuo, trasparente e costruttivo con Rfi e Regione Lombardia e, fin dall’inizio dei lavori, ha operato per ridurre i disagi, individuando soluzioni viabilistiche alternative, aree per parcheggi di interscambio e attivando misure per incentivare l’uso del trasporto pubblico e della mobilità dolce, con l’obiettivo di tutelare i quartieri e limitare il traffico di attraversamento».
Dalla Regione Lombardia, auspica un «rientro dei ritardi» anche l’assessore alle Infrastrutture Claudia Terzi: «Il nodo ferroviario bergamasco è al centro dell’attenzione di Regione Lombardia, Rfi e Comune di Bergamo. A dimostrarlo è il nostro costante dialogo e confronto, intensificato negli ultimi mesi, mossi dal comune intento di sollecitare l’appaltatore perché rispetti il contratto con Rfi per garantire un recupero dei tempi persi – dice –. Pur nella consapevolezza delle difficoltà del mondo delle imprese la speranza è che vi sia un rientro dei ritardi, tenendo fermo che l’opera di potenziamento della linea Ponte San Pietro-Bergamo, il nuovo collegamento con l’aeroporto di Orio al Serio e la riqualificazione della stazione cittadina rappresentano un tassello fondamentale per il miglioramento della mobilità del territorio bergamasco e regionale».
Seppure senza sbilanciarsi con le tempistiche (un ulteriore aggiornamento è annunciato, come detto, all’inizio dell’anno nuovo), Rfi ha fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori sia della linea per Orio al Serio, che del raddoppio Bergamo-Ponte.
A Boccaleone, nella zona di via Lunga, «sono in corso le opere preliminari per la realizzazione della nuova viabilità alternativa al passaggio a livello di via Pizzo Recastello – spiegano da Rete ferroviaria italiana –. I lavori si sviluppano sia sul lato nord della ferrovia - verso la via Rovelli e per il collegamento con via Borgo Palazzo attraverso via Verne - sia a sud della ferrovia per il collegamento con via Lunga. Una volta terminati, si realizzerà la nuova sottovia che consentirà quindi il collegamento tra la via Lunga e la via Borgo Palazzo». Soltanto dopo le sbarre in via Pizzo Recastello si abbasseranno definitivamente. «Oltre alle nuove opere stradali, proseguono le attività di predisposizione della nuova linea ferroviaria – prosegue Rfi –. In particolare sono in corso le attività per l’aggiunta dei binari lungo l’attuale linea Bergamo-Brescia che, a est di Boccaleone, si separeranno poi dalla stessa linea per andare a collegare l’aeroporto. A sud di Campagnola avanzano i lavori per la realizzazione della galleria artificiale e le opere di deviazione del canale Morla».
Ad ovest sul tracciato del raddoppio verso Ponte San Pietro, Rfi ricorda solo alcune tappe del cantiere, dall’apertura dei lavori lungo via San Bernardino ad aprile, «uno degli interventi strategici previsti nell’ambito del raddoppio ferroviario», all’avvio a inizio settembre del «cantiere che interessa l’allargamento e la deviazione della sede ferroviaria all’altezza del ponte di San Bernardino». E ancora, a Curno «lo scorso maggio sono partiti i lavori per la nuova viabilità sostitutiva alla soppressione del passaggio a livello di via Fermi, mentre «è già stato completato l’intervento di adeguamento della stazione di Ponte San Pietro, necessario a garantire la fruizione del servizio ferroviario». Confermata infine per «la fine di maggio 2026» la ricostruzione del ponte di via dei Caniana.
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