Saldi «abusivi», controlli a Bergamo: cinque sanzioni dalla Polizia locale

BERGAMO. I ribassi estivi iniziano il 6 luglio. Il Comune: nonostante i divieti, c’è chi è partito in anticipo. Le associazioni di categoria: «Fondamentale un controllo costante per tutelare i consumatori e gli stessi commercianti». E dal 1° luglio nuove regole: paletti sugli sconti e più trasparenza nelle vendite online.

I saldi estivi cominciano il 6 luglio, ma c’è chi attua già sconti e promozioni contro norme, regolamenti e anche contro le indicazioni che le associazioni dei commercianti hanno lanciato nei giorni scorsi, anche nella nostra città. «La Polizia locale – si legge in una nota diffusa dal Comune di Bergamo giovedì 29 giugno – ha raccolto gli auspici delle associazioni del commercio cittadine e ha avviato controlli mirati per contrastare il fenomeno di promozioni e sconti «abusivi». Sono state diverse le segnalazioni pervenute al Comando, da parte di cittadini e commercianti, su situazioni non in linea con i regolamenti, promozioni e pre-saldi lanciati in un periodo in cui non si possono lanciare».

Divieti e sanzioni

In Lombardia esiste inoltre un regolamento specifico che prevede il divieto di lanciare promozioni nei 30 giorni precedenti ai saldi: sono state cinque finora – spiega ancora il Comune – le sanzioni elevate dagli agenti della polizia commerciale per inosservanza di questa specifica regola. La sanzione per i trasgressori delle norme vigenti è di 1.000 euro

Il decreto legislativo approvato il 7 marzo scorso (e che ha recepito la direttiva europea del 2019) ha modificato inoltre la normativa sugli sconti, imposto regole più rigide sulla trasparenza dei prezzi e l’inquadramento dell’e-commerce, oltre a prevedere sanzioni più pesanti in caso di clausole vessatorie e pratiche commerciali sleali.

I controlli proseguono

«Nei prossimi giorni - spiega Gabriella Messina, comandante della Polizia locale di Bergamo - proseguiremo con attività di controllo mirate, anche raccogliendo le tante segnalazioni che ci pervengono da parte della cittadinanza e le sollecitazioni lanciate in questi giorni dalle associazioni di categoria».

Dal 1° luglio le nuove regole

Nei prossimi giorni, inoltre, entreranno in vigore le nuove regole, da 1° luglio per la precisione, e i nuovi cartellini dovranno rispondere da subito agli obblighi previsti dalla legge: dovranno essere indicati il prezzo pieno, lo sconto e il prezzo finale; in caso contrario la sanzione va dai 516 euro ai 3.098 euro. L’obiettivo è mettere un freno alla pratica scorretta dei prezzi gonfiati in occasione di saldi e vendite straordinarie. I clienti potranno segnalare all’Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) eventuali pratiche scorrette; dal canto loro i commercianti lombardi dovranno prestare attenzione alle tempistiche delle promozioni che andranno ad applicare, soprattutto durante il Black Friday (24 novembre), ossia una decina di giorni prima l’inizio dei saldi invernali.

I commercianti: «Controlli fondamentali»

«La fase di controllo – dichiara Nicola Viscardi del Distretto Urbano del Commercio - è una parte fondamentale per cercare di limitare i danni e le brutte figure nelle quali la categoria dei commercianti rischia di incorrere nei confronti dei consumatori e della propria clientela. Spesso è particolarmente complessa, penso a esempio nel caso della gestione dei crm, usati dai negozi più strutturati per mandare comunicazioni dirette agli iscritti, ma è chiaro che sia fondamentale un controllo costante per tutelare commercianti onesti e consumatori e le nuove regole dei saldi posso portare ad alcuni aspetti migliorativi rispetto alla situazione attuale».

«L’attività di controllo – commenta Filippo Caselli di Confesercenti Bergamo - è doverosa e mira alla tutela della concorrenza e dei commercianti che rispettano la legge; servirebbe un’azione ad ampio raggio territoriale, dato che il consumatore oggi si muove su larga scala. Le recenti modifiche al codice del consumo rafforzano questa impostazione coinvolgendo anche l’on line».

«La legge italiana – spiega Oscar Fusini di Ascom Bergamo - è oggi uniformata a quella europea, conferma obblighi e divieti per i commercianti tradizionali e punisce le pratiche commerciali scorrette e le clausole vessatorie, tipiche delle vendite on line e dei servizi digitali. Per attuare la legge e per equità occorre che anche i controlli si evolvano verso la ricerca e il contrasto delle violazioni che avvengono in rete, negli annunci in rete e sui social».

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